Non riuscirai mai a farcela!!!!

Chi almeno una volta nella vita, non ha sentito dirsi questa frase?!? Detta da un amico, un compagno di classe, da un genitore, dal tuo datore di lavoro, da un collega. Rientra sicuramente nelle frasi che oggigiorno associamo al fenomeno del bullismo (argomento delicato e meno semplice di quel che sembra), parola ormai in iperuso sociale, il quale sta dilagando facendo non poca confusione. L'impossibilità quindi di fare qualcosa o di raggiungere un obiettivo.
Quante volte davanti ai nostri amichetti da piccoli, abbiamo provato a fare quel qualcosa in cui gli altri non riuscivano. E quante volte per invidia, o altro, ci siamo sentiti dare zero fiducia da chi magari ti aspettavi che potesse averne. Parliamo di cose semplici ovvio, ma se approfondiamo capiremo che la semplicità è forse l'unica chiave che ci è rimasta per poter far bene le cose, e magari cambiarle finalmente. 

Abbiamo appena archiviato l'ultima giornata del girone d'andata.
Abbiamo delle certezze, delle sorprese, delle delusioni, e di qualche incognita. In testa della classifica troviamo come sempre la Juventus, la quale pur non entusiasmando troppo, ottiene comunque il titolo di campione d'Inverno, anche con qualche difficoltà (rarità negli ultimi anni). Era da prevedere che il cambio ciclo da Allegri a Sarri, avrebbe portato molte novità e qualche disguido, ma la mentalità é rimasta sempre e comunque quella: Vincere é l'unica cosa che conta!

Seconda posizione per l'Inter di Antonio Conte, a soli due punti dai bianconeri. Una lode speciale per il tecnico leccese, capace in poco tempo, di trasformare l'Inter da vittima a protagonista. Senza nulla togliere a Spalletti, con il mercato fatto la scorsa estate, ci aspettavamo di vedere i nerazzurri competere ad alti livelli. La "pulizia dello spogliatoio", fatta da Marotta e Conte sta sfruttando e l'ambiente sembra essere tornato quello del 2010. In fatto di mentalità l'ex tecnico del Chelsea non é certo secondo a nessuno, e a meno di stravolgimenti, permetterà all'Inter di giocarsela fino in fondo.

In terza posizione troviamo la Lazio di Inzaghi. Autentico miracolo quello delle 11 vittorie consecutive, e squadra sempre in partita in ogni match. Se vuoi che poi anche gira un po di fortuna, allora vuol dire che stiamo per assistere al miglior campionato del ventennio, che ci porterà magari all'europeo da protagonisti. Ogni parola spesa sull'aspetto mentale della squadra della capitale, é ormai superflua visto che i risultati parlano chiaro. Unica squadra ad aver raccolto le briciole lasciate dalla Juve in questi anni, seppur non entusiasmando in Europa.

Zona champions per Roma e Atalanta. Discorsi differenti ovviamente per le due squadre ma analogie tra i due tecnici (quello romanista al debutto nel nostro campionato!!), che si somigliano più di quanto pensiamo. Almeno come mentalità di gioco quello sicuro.
Più staccate Cagliari, Torino e la sorpresa Verona. Tra le tre sicuramente chi ha fatto vedere qualcosa sono più Cagliari (nella prima parte) e Verona. Per il Torino il discorso cambia visto i numerosi problemi tra piazza e società. Solo applausi per Juric e Maran che stanno facendo benissimo (il primo con un materiale tecnico molto modesto), e che stanno regalando alle città un autentico sogno.

Passando per il Parma, arriviamo alle autentiche delusioni di questo campionato: Milan e Napoli. Forse se prestiamo più attenzione l'autentico fallimento é quello dei partenopei, ancora vivi in Champions, ma con 18 punti in meno dello scorso anno, e con un esonero alle spalle. Le vicissitudini societarie contro la squadra hanno portato solo guai ad una piazza che per anni ha combattuto per lo scudetto, almeno fino a 4-5 giornate al termine. Mentalità da provinciale per gli azzurri in innumerevoli campi (Milano, Roma ma anche Udine o Torino) e grosse rivoluzioni con Gattuso, che sicuramente proverà a cambiare marcia.

Discorso differente ma analogo anche per il Milan. Esonero, piazza contro la società e la squadra, e mentalità da ricostruire da zero (l'arrivo di Ibra il primo segnale).
Del blocco che vede le altre 8-9 squadre un encomio particolare lo meritano il Bologna di Sinisa e il Sassuolo di De Zerbi. Hanno raccolto molto ma molto meno di quello che hanno seminato, e sono rimasti finora imbrigliati in acque cattive, ma grazie agli approcci dei tue tecnici daranno delle gioie ai loro tifosi. Il primo per una causa che va aldilà di ogni altro discorso (voto 100 all'allenatore serbo) , il secondo per conoscenze e intelligenza sportiva.
Pessimi ma preventivabili rendimenti per Brescia, Lecce e SPAL, le candidate più accreditate per la retrocessione e con molti problemi in casa (anche se forse il Lecce sembra quella messa meno peggio). 

Sono anni che si dice che la mentalità nello sport è tutto.
Forse cominciamo a rendercene conto un po tutti. Meno ciuffi "ingellati" e tatuaggi in vista, e più sudore. Per un calcio migliore. Per una vita migliore.