Il 10 luglio 2018 il colpo del secolo Cristiano Ronaldo alla Juventus è divenuto realtà. Dai comunicati ufficiali si è appreso che la Vecchia Signora a fronte di un corrispettivo di € 100 milioni, da versare nelle casse del Real Madrid e pagabili in due esercizi – oltre il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per € 12 milioni – acquista a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del fuoriclasse lusitano, con il quale si lega per i prossimi 4 anni, ossia fino al 30 giugno 2022, e al quale verserà 31 milioni di euro netti all’anno. L’operazione in totale vale circa 350 milioni ed è la più importante della storia del calcio italiano. Cifre pazzesche, ma nel mondo del calcio gli ultimi anni siamo abituati a tali assurdità.

Nonostante nel contratto stipulato col Real Madrid fosse presente una clausola risolutiva di un miliardo di euro, i Blancos si sono accontenti - si fa per dire - di soli 100 milioni di euro, principalmente per assecondare la volontà e le richieste espresse dal giocatore e grazie soprattutto alla delicata mediazione di Jorge Mendes. La perdita di un incommensurabile patrimonio tecnico è dimostrato dai numeri e dai risultati non esaltanti di questo primo scorcio di stagione del Real. Cristiano Ronaldo è stato il massimo capocannoniere nella storia del Real Madrid con 451 goal in 438 partite che hanno portato 16 titoli negli ultimi 9 anni, tra cui 3 Champions League consecutive e 4 nelle ultime 5 stagioni; a livello individuale ha vinto 5 Palloni d'Oro, 4 Scarpe d'Oro, 2 The Best FIFA Men's Player, 1 FIFA World Player, una volta Calciatore dell'anno per club UEFA e tre volte UEFA Best Player in Europe, oltre a molti altri premi. Con questi dati veniva salutato dalla sua ex squadra (per completezza ho aggiunto anche i premi individuali vinti quando era al Manchester United). "Al di là dei titoli conquistati, dei trofei vinti e dei successi conseguiti sul campo nel corso di questi nove anni, - proseguiva il comunicato - Cristiano Ronaldo è stato un esempio di dedizione, di lavoro, di responsabilità, di talento e di miglioramento".

La sua enorme professionalità fa sì che per lui il lavoro del calciatore non si limiti a quelle 2 ore di allenamento quotidiano al centro sportivo, insieme agli altri compagni di squadra, ma continui anche a casa, con allenamenti personalizzati nella sua palestra iper-tecnologica, curando maniacalmente l’alimentazione (attraverso piani nutrizionali studiati appositamente da professionisti), e trattamenti specifici. Nella casa in cui abita a Torino, così come a Madrid, ha fatto installare la crio-sauna per trattamenti a -200° che favoriscono la circolazione e il recupero. Tutto mirato a dare le migliori performance possibili in campo, non a caso è il migliore.

Alla luce di tutto ciò non sarà semplice per il Real rimpiazzare nel presente e nel futuro un campione di tale levatura, una stella del panorama mondiale di prima grandezza che ha dimostrato e conferma ogni volta che scende in campo di essere il migliore del mondo. Insomma un fuoriclasse che entra di diritto nei libri di storia del calcio. Al momento, infatti, le merengues non hanno preso nessuno del suo spessore. Inoltre, se paragonata ad altre trattative dello stessa fascia (Neymar e Mbappe al Paris Saint Germain per 222 e 180 milioni di euro, Coutinho e Dembele al Barcellona per 160 e 145 milioni di euro, solo per citare le più recenti) appare evidente che il prezzo di 100 milioni pagato dalla Juventus è veramente esiguo considerando il valore assoluto del giocatore in questione. E la Vecchia Signora, avendolo incontrato da avversario più di una volta, sa quale sia l’importanza di avere dalla propria parte CR7, che ha dato un contributo notevole, se non decisivo, alla vittoria delle ultime tre Champions League. Sono pochissimi i calciatori di quel livello, e chi li ha se li tiene stretti. Forse i due del Psg succitati poco prima, ma di sicuro lo sceicco del PSG non se ne priverà. Un altro potrebbe essere Edin Hazard del Chelsea, il cui costo è ben superiore a 100 milioni, ma oramai il mercato in Inghilterra ha prezzi folli ed i londinesi difficilmente lo lasceranno andare via. Kane del Tottenham, anch’egli incedibile e con costi superiori ai 200 milioni di euro.

C’è da aggiungere che le prime conseguenze del dopo Ronaldo si sono già iniziate a farsi sentire. Le Merengues, infatti, dopo la sconfitta in Supercoppa Europea a Tallinn per mano dell’acerrimo rivale dell'Atletico Madrid – che ha interrotto la striscia di 13 finali consecutive vincenti – hanno iniziato un percorso altalenante tra campionato e coppa. Un dato abbastanza rilevante, poi, lo si è avuta all’esordio stagionale in Liga. I Blancos hanno sì vinto, liquidando 2 a 0 il malcapitato Getafe, ma hanno fatto registrare un’affluenza minima al Bernabeu, solo 49mila spettatori. Era dal maggio 2009 che non si avevano dati così bassi, esattamente pochi mesi prima dell’arrivo di Ronaldo dal Manchester United. Che sia una semplice coincidenza? Non credo. Basta vedere i dati ed accorgersi che l’effetto CR7 ha avuto una grossa incidenza sul numero di spettatori allo stadio quando gioca lui, con relativo beneficio delle casse societarie per i ricavi derivanti dai botteghini. Per le partite in casa all’Allianz Stadium attualmente i numeri ci indicano che la media spettatori è simile rispetto allo scorso anno, con una capienza dello stadio del 95% di media ad ogni partita (la più elevata rispetto ogni altra società di Serie A), mentre ciò che è cambiato sostanzialmente è l’aumento del 30% sia degli abbonamenti che dei biglietti. Si potrebbe obiettare che il rincaro c’è stato prima dell’arrivo di Ronaldo, ma realisticamente è difficile credere – anche in virtù del notevole aumento – che ciò non fosse una mossa pianificata proprio in vista dell’arrivo dell’asso portoghese.

L’aumento del costo dei biglietti ed il tutto esaurito lo si ha anche in coincidenza delle trasferte della Juventus con relativo beneficio per la squadra ospitante di volta in volta.  Per la prossima trasferta di sabato 27 ottobre contro l’Empoli i biglietti sono stati polverizzati in meno di due giorni dalla loro messa in vendita. Saranno presenti oltre 16 mila spettatori allo stadio Castellani. Nella predente gara in trasferta della Juventus, contro l'Udinese, la Dacia Arena era tutto esaurito. Gli spettatori sono stati 25 mila, superiori sia a quelli registrati con il Napoli (21mila) che con la Lazio (17 mila). La società friulana ha alzato i prezzi dei vari settori in modo esponenziale rispetto alla scorsa stagione (e soprattutto rispetto alle altre gare di campionato): le curve sono passate dai 45 euro dell’ultima sfida casalinga dell’Udinese con la Vecchia Signora a 60 euro, la tribuna centrale da 95 a 140 euro, la tribuna laterale da 70 a 105 euro, i distinti da 75 a 110 euro. Cifre altissime, sopratutto se paragonate a quelle che lo stesso club della famiglia Pozzo adotterà per le gara contro squadre di rango inferiore: 25 euro la curva, 30 la tribuna laterale e 45 quella centrale. A Frosinone i botteghini hanno impiegato solamente 5 minuti (tramite circuito online) per vendere tutti i biglietti riservati al settore ospiti dello Stadio Benito Stirpe. Il sold out totale si è avuto in poche ore. L’effetto Ronaldo ha colpito anche il Parma. Tutto esaurito anche in questo caso. Però, grazie ad una inchiesta di TuttoSport, è uscito allo scoperto il caso del secondary ticketing con prezzi gonfiati a dismisura. Si tratta di un mercato di biglietti parallelo a quello autorizzato, molto attivo su internet, in pratica una specie di bagarinaggio 2.0. Il quotidiano torinese ha rivelato che biglietti di curve che normalmente costavano 25 euro erano venduti a 178 euro; nondimeno erano disponibili biglietti in tutti i settori con rincari del 300% circa. Il boom, tuttavia, si è avuto per l'esordio in A del fenomeno di Madeira. Allo stadio Bentegodi di Verona per Chievo-Juventus il tariffario dei biglietti, rispetto all’ultima sfida sempre contro i bianconeri, ha avuto un incremento fino al 66%. Un vero e proprio affare per la società veneta nonostante non vi sia stato il tutto esaurito a causa dello sciopero dei gruppi organizzati di tifosi della Juventus indignati per questi aumenti fuori misura. Quindi, come era facile immaginare, l’effetto CR7 non si abbatte unicamente su Torino, ma su tutta la Serie A. In ogni città, ogni volta che gioca Ronaldo, parte la caccia al biglietto. Tale fenomeno come detto fa incrementare i ricavi dei botteghini per le singole società ma anche quelle di persone disoneste che lucrano, attraverso il mercato nero, a danno del consumatore.

Questi sono solo numeri parziali, dato che siamo solo all’inizio, ma inquadrano bene il fenomeno che si è creato attorno all’ingresso di Ronaldo in serie A. Ciò comporterà inevitabilmente anche un considerevole aumento del pubblico televisivo. È verosimile ipotizzare anche un maggiore interesse per gli spettatori stranieri che vorranno seguire le gesta del fenomeno portoghese anche in maglia bianconera. A livello di immagine il ritorno è stato importante per la Juventus, anche se difficilmente quantificabile. Milioni di followers sono migrati dal Real Madrid alla Juventus già dopo poche ore il suo annuncio. Di conseguenza questo maggiore interesse si riverserà non solo sulle partite della Juventus, ma sulla Serie A in generale. Se per il triennio 2018-21 i diritti televisivi sia in Italia che all’estero sono stati già venduti, si può facilmente immaginare che in questo lasso di tempo aumenteranno i nuovi telespettatori/consumatori (specialmente all’estero dato il seguito di milioni di persone che il portoghese ha) della nostra Serie A, ed è altrettanto presumibile che questi nuovi consumatori continuino a fruire del prodotto anche nel triennio successivo. Pertanto, con un bacino di utenti allargato, la Lega di Serie A potrà contrattare ad una cifra decisamente più elevata i diritti all’estero che attualmente generano poco più di 1 miliardo in 3 anni. Questo sarà possibile soprattutto se Ronaldo farà da volano per il nostro campionato con l’arrivo di altri campioni che potrebbero seguire il suo percorso e sfruttare anche la tassazione agevolata italiana. In Italia, infatti, dal 2017 è in vigore un regime fiscale agevolato per i neo-residenti; una sorta di ‘flat tax’ che consente a chi trasferisce in Italia la propria residenza fiscale di beneficiare di un’esenzione completa su tutti i redditi di fonte estera, a fronte del pagamento di un’imposta forfetaria di 100 mila euro.

In ultimo non si può trascurare l'impatto che CR7 avrà sul mondo Juve. La società di Agnelli ha sì speso 100 e passa milioni per un singolo giocatore, versa 60 milioni lordi al giocatore ogni anno, aumentando considerevolmente il suo monte ingaggi (in parte ammortizzato dalle partenze di vari giocatori), ma guadagna un top giocatore, il fuoriclasse che è mancato in questi anni per dare l’assalto alla tanto anelata Coppa dalle grandi orecchie. E nel caso di successo sarà ben felice di aggiungere ulteriori 10 milioni di bonus al già stratosferico ingaggio. C’è chi lo bolla oramai come finito e vecchio, eppure i dati dicono il contrario. È stato il giocatore più veloce (34 kmh) ai Mondiali di calcio in Russia, il che dimostra la sua eccellente integrità fisica. E indovinate chi è stato il migliore nei test fisici alla Continassa, tra tutti i giocatori della Juventus? Sì esattamente lui, CR7. Più che sull’aspetto tecnico, però, vorrei concentrare la mia analisi sul fattore dove questo colpo inciderà maggiormente, cioè sul fatturato.

La Juventus ha acquistato un brand che le permetterà di avere maggiore visibilità in tutto il mondo e di di pari passo innalzerà il valore dei ricavi commerciali, che attualmente sono ben al di sotto delle squadre di Premier League e Liga. Come dette in precedenza,con l’arrivo di Ronaldo aumenta pure il monte ingaggi di un 30% circa ma prevedibilmente aumenteranno anche i ricavi. Quelli da stadio sono saliti del 30%, principalmente dovuti al rincaro dei biglietti. Un altro aumento si avrà alla voce merchandising. Tutti vogliono la maglia numero 7 di Ronaldo. Nei primissimi giorni dopo il colpo del secolo, lo store online sul sito ufficiale della Juventus è andato in crash e davanti al Megastore dell’Allianz Stadium si sono registrate file chilometriche. Se le richieste continueranno ad essere così elevate l’ingaggio del portoghese potrebbe ripagarsi da solo. Se non bastassero questi numeri a rendere l'idea del impatto positivo di CR7 sulle finanze bianconere, basti pensare che agli albori della trattativa, quando ancora vi erano solamente dei rumors, il titolo Juventus salì vertiginosamente in Borsa tanto che ci fu addirittura una richiesta ufficiale di chiarimenti da parte della Consob (l’organo predisposto al controllo delle società quotate in borsa). Perché parlare di Ronaldo fa notizia e genera un interesse esagerato sempre e comunque.

Il presidente Andrea Agnelli ha paragonato Ronaldo ad un moderno supereroe: «Così lo vedono i bambini, che oggi in tutto il mondo ci seguono di più grazie a CR7. È stato un colpo che abbiamo preparato nel tempo: eravamo già fortissimi». Oltre al merchandising ed i ricavi da stadio sicuramente si avranno altri ricavi. Questa estate la tournée negli Stati Uniti ha fruttato un 20% in più rispetto lo scorso anno, senza sapere di Ronaldo. Appare evidente che col portoghese questo aumento sarà ulteriormente più consistente. Come detto il brand CR7 è un marchio a livello planetario che genera ricavi per circa 300 milioni esclusivamente al giocatore, molti dei quali derivano da numerosi sponsor. Quindi una conseguenza diretta sarà che anche gli sponsor della Juventus aumentino sia di numero che in termini di ricavo. Ronaldo è una cassa di risonanza mondiale e da questo momento indirettamente gli sarà affiancata anche la Juventus. L’investimento va valutato nei prossimi anni. In genere l’impatto sul primo anno è sempre in perdita, come sarà anche per la Juventus a livello di bilancio a fine di questo anno, ma la crescita ed il ritorno ci sarà negli anni futuri. Non vi sono dubbi che ciò non avvenga. Anzi ci sono possibilità anche di immediati e non prevedibili – al momento - risvolti economici positivi in caso di vittoria in Europa.

Quindi per quanto sopra esposto, in conclusione, i maggiori benefici che il fattore Ronaldo determinerà col suo arrivo in Italia sono tutti economici ed in particolare: maggiori ricavi da stadio per tutte le società di Serie A, maggiore visibilità del campionato italiano in tutto il mondo da cui deriveranno maggiori guadagni per la vendita dei diritti televisivi, e un aumento futuro del fatturato della Juventus (in seguito a maggiori ricavi da stadio, sponsor e merchandising).

Tutto questo è ciò che genera il fenomeno – inteso come sostantivo - Ronaldo.