Dopo una buona stagione la Lazio proverà sicuramente a ripetersi o, i tifosi si augurano, a migliorarsi. Tuttavia competere su tre fronti quali campionato, Europa League e Coppa Italia, non dimenticando la partita secca con la Juventus per la Supercoppa, diventa assai difficile se non è disponibile una rosa all'altezza. Le vicende di Biglia, Keita e De Vrij scuotono l'ambiente bianco-celeste. Rinnovare o andare via? A prescindere dalle loro decisioni, il duo composto dal presidente Lotito e Tare dovrebbe puntare a migliorare la rosa e poi, nel caso in cui uno dei tre citati decidesse di andar via, cercare di intervenire con giocatori di qualità e pronti per la Serie A.
Non dimentichiamo che in passato alcuni acquisti ritenuti inadeguati si sono in realtà rivelati ottimi. Da Kolarov acquistato dall' OFK Belgrado a Lulic dallo Young Boys fino agli attuali Milinkovic-Savic (Genk) a Jordan Lukaku (Ostenda) ritenuto fino a pochi mesi fa il "fratello scarso" della famiglia Lukaku ma rivelatosi dotato di ottima corsa e grande forza fisica ma ora servono atleti pronti ad aiutare la Lazio a fare il salto di qualità. Analizziamo nel dettaglio la rosa laziale. I reparti sono composti da: Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic, Guerrieri Difensori: Hoedt, De Vrij, Bastos, Wallace, Radu, Basta, Marusic, Patric, Lukaku Centrocampisti: Parolo, Lulic, Biglia, Milinkovic-Savic, Anderson, Murgia, Cataldi, Crecco Attaccanti: Immobile, Keita, Djordjevic, Luis Alberto, Kishna, Lombardi, Rossi Una rosa che se rimasse tale con 2-3 innesti di spessore potrebbe competere per un posto in Champions ma se venisse decurtata dei vari Biglia, Keita e De Vrij, gli elementi da acquistare aumenterebbero con tutti i rischi collegati. Sarebbe sufficiente un vice Immobile considerando che Djordjevic ha deluso le aspettative. Un centrocampista che facesse rifiatare i vari Parolo, Biglia e Milinkovic e sicuramente un difensore centrale esperto. Wallace, Hoedt e Bastos non sono costanti e ancora troppo acerbi.
Sarebbe stato anche bello se Mister Inzaghi avesse avuto subito a disposizione questi giocatori per il ritiro di Auronzo in modo da farli ambientare, far conoscere il gioco della squadra e non buttarli nella mischia alla prima di campionato.
Il totale immobilismo dei vertici alti turba. Perché aspettare a rinnovare i contratti, perché non puntellare subito la rosa, ma soprattutto, perché ridursi sempre all'ultimo?
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