E' passato appena un anno e sembra che tutti si siano dimenticati di Li Yonghong: già, quel cinese che decise nel 2017 di rilevare da Silvio Berlusconi il Milan, pagando in tre trance, 100, 100 e 50 milioni di euro, i 250 milioni totali per l'acquisizione a titolo definitivo. Dal giorno dopo Li Yonghong è ufficialmente il nuovo presidente del Milan. Berlusconi era convinto, avrebbe messo la mano sul fuoco che tutto sarebbe andato per il meglio, invece... Li Yonghong, il cinese che aveva sventolato ai quattro venti l'intenzione di fare del Milan una potenza, è evaporato. Ma chi era costui? Era il socio di maggioranza della Guizhou Fuquan Group, società attiva nell'estrazione mineraria, lavorazione e vendita di prodotti in fosforo, proprietaria della più grande miniera di fosforo cinese. Tuttavia nel novembre 2017 un'inchiesta del New York Times ha messo in dubbio la proprietà della miniera, che apparterrebbe invece a Guangdong Lion Asset Management, una società che ha cambiato quattro proprietari in due anni. Dopo una stagione controversa, nella quale Li Yonghong non ripiana del tutto il debito del Milan, la Elliott Management Corporation alla quale si era affidata proprio il presidente cinese si prende il Milan. Elliott aveva prestato 303 milioni a Li affinché onorasse gli impegni assunti verso Fininvest e completasse il closing. Il 21 luglio 2018 Li Yonghong viene sollevato dall'incarico ed Elliott ne prende le redini. Ma ora tutti si domandano: "Che fine ha fatto Li Yonghong?".

Li Yonghong dopo aver abbandonato la presidenza del Milan è tornato in Cina, e nessuno sapeva più nulla di lui. Ma oggi sappiamo che fine ha fatto. Dopo aver chiesto prestiti su prestiti, Li Yonghong dileguatosi in Cina per non pagare i suoi debiti è stato chiamato a rispondere di tali danni anche in patria, ma non solo. Deve rispondere anche alla denuncia italiana. Li Yonghong si è fatto fare da garante anche dalla moglie Huang Qingbo. Cosa dire? E' in mezzo ad un mare di guai. Lui aveva investito 400 milioni di euro nel Milan e tutti quei soldi facevano parte di prestiti su prestiti, che il minerario cinese non ha restituito del tutto, anzi rischia ora una dura condanna in patria in primis, oltre ad andare a processo anche in Italia. Quindi per questo non si è più sentito parlare di lui: molti credevano fosse fuggito con il bottino e dileguatosi tra le migliaia di facce tutte simili della sua Cina, mentre la sua faccia sta facendo il giro dei tribunali nazionali cinesi e tra poco lo rivedremo in quelli italiani. Quello "scherzo" di comprare il Milan gli sta costando quasi 700 milioni di dollari, con il rischio che tutti i suoi averi possano svanire in un batter d'occhi. Così il 'ricchissimo' cinese arrivato per stravolgere la vita del Milan e dei milanisti si sta vedendo stravolgere la propria in modo negativo e siamo solo all'inizio di una lunga ed estenuante storia di tribunali che non sembra poter cessare nel breve tempo. Li Yonghong si fa vedere in foto felice ad una grigliata in famiglia e in altre foto spensierate, mentre dietro quei sorrisi c'è un impero familiare che sta per crollare.