Ieri il maestro Gasperini ha dato una sonora lezione ad un Diavolo che non si è scatenato, ma che anzi ha sofferto in ogni parte del campo. Infatti la Dea bendata è stata superiore in tutto nei confronti di un Milan poco incisivo, disattento e privo di quella reazione che lo aveva contraddistinto in questi ultimi mesi. Ma questo comunque è il Milan adesso e non dimentichiamoci che tra le due squadre il divario è anche dato dall'esperienza dei nerazzurri che già da alcuni anni sfoggiano grandi prestazioni e che quindi hanno avuto una crescita progressiva con una squadra giovane e ben costruita.

I rossoneri devono essere contenti e lavorare ancora come hanno fatto finora facendo il loro percorso e cercando di sfruttare le opportunità e l'esperienza dei campioni che si sono aggiunti via via alla compagine. Se vogliamo poi fare qualche appunto ai milanesi c'è da dire che un pizzico di attenzione di Kalulu e Kessiè e la non chiusura dell'angolo sul terzo gol da parte di Donnarumma poteva esserci.
A proposito, ma vi ricordate Garella come parava anche con i piedi? Io gli manderei a lezione il nostro Gigione perchè è più facile e rapido intercettare le traiettorie dei palloni che passano rasoterra vicino al corpo, piuttosto che buttarsi a terra con un corpo così lungo. Infatti ieri sui primi due gol si è visto anche questo.
Ma la perfezione non esiste ed il risultato è stato giusto per quello che si è visto in campo ed i giovani diavoli possono ancora migliorarsi e chissà, forse l'anno prossimo saranno loro a fare ciò che adesso i bergamaschi fanno.