Dopo le partite concluse ieri sera ho vissuto amarezza. Amarezza nel constatare che nonostante un ottimo calcio espresso dal Napoli di Benitez e dallo sfortunato accoppiamento di Fiorentina - Juventus, in cui è passata la squadra bianconera, abbiamo come unica rappresentante la compagine di Torino vincitori del prossimo e precedente scudetto. Stiamo vivendo un periodo buio a livello europeo. Abbiamo passato gli ultimi 10 anni pensando che l'Europa League fosse un ripiego di difficile gestione. Sia per l'impegno del giovedì sia per il ritorno economico ridicolo. Grazie a questa forma di snob nazionalistico abbiamo perso posizioni nel ranking europeo e siamo arrivati alla situazione attuale che vede come unica compagine i bianconeri campioni d'Italia, il bel Napoli eliminato dal Porto, la Lazio ridicolizzata dal Ludogorets e la Fiorentina che ha deposto le armi ma ha dimostrato ciò che fino ad oggi era sotto gli occhi di tutti, ossia di potersela giocare con chiunque. Mai come quest'anno però le squadre italiane hanno capito che per tornare ad avere 4 rappresentanti in Champions League, abbiamo l'assoluto e inequivocabile obbligo di farci rappresentare nella seconda coppa europea piazzando più squadre possibili nei turni che contano. Il Portogallo non sta a guardare e sta sfruttando, come la Francia, l'Europa League come punto di partenza per diventare competitivi e aumentare il numero di partecipanti alla Champions. Auspico vivamente che l'anno prossimo, possiamo avere 3 degne rappresentanti disponibili a giocarsi l'Europa League fino alla fine evitando di aggrapparsi alla scusa del giovedì, così da poter ricominciare a essere protagonisti in Europa anche se dalla porta secondaria. Comunque finirà quest'anno, con la Juventus in pole position per la potenziale finale da giocarsi in casa, dobbiamo ripartire da qui per costruire il futuro del nostro calcio.