Non tutto deve partire per forza di cose da quel 2006, già, perchè per molti quel 2006 è stato lo spartiacque che ha fatto rompere del tutto la rivalità tra Juventus e Inter, ma voglio parlare degli ultimi 10 anni nerazzurri, quelli in cui è passata da un Triplete, culminato proprio nell'ultimo anno di grande calcio, ad un, quasi decennio, tra l'incubo e la rinascita. Come iniziare una lettera, beh, io l'ho iniziata così...

Caro interista, sono passati ben 10 anni da quel triplete che t'ha visto sul tetto del Mondo, sembra ieri ma sono già due lustri. Eppure ricordo con stupore, quella coppa alzata al cielo da quel signore, che con tutto rispetto, amava il calcio come nessun altro. Già quel capitano, forse l'ultimo che togliendosela di dosso, capì fin da subito che si era arrivati all'osso, di quel signore spendaccione, che fece di tutto per formare uno squadrone, senza pensare che una volta gratificato, si è visto sprofondato in indebitamenti che hanno sormontato quel bilancio che più in rosso di così non poteva andare, poi dopo tre anni di alti e bassi, si è fatto da parte, aveva raggiunto il suo obiettivo, superare quel che aveva vinto il suo papino, e con quel triplete si era trasformato in un magnete, ma appena tutto il vinto, convinto di restare lì in alto, si è tenuto stretto ogni minimo elemento, con il botto dietro l'angolo. Già, quel botto che forse pochi immaginavano arrivasse, si tramutò in una ecatombe, quei signori che l'avevano portato in alto, di colpo lo portarono allo sprofondo. E lui cosa fece, tappò quel che poteva, e per tre anni, si tenne stretto quel che restava del gruzzoletto, spingeva e sfaldava ogni giocatore che aveva.
L'Inter poi passò all'indonesiano, arrivato da lontano, ma che oltre ad aver tappato il bilancio in rosso, non fece nulla da rimaner commosso, anzi giocatori di medio livello, pur di restare nella parte sinistra della classifica, e ci riuscì. Poi però serviva una sterzata, che dalla Cina è arrivata, il signor Suning ci mise poco a rilevar, quel che molti sembrava un giocattolo, beh da ricostruire fin dalle radici, e quindi la recise, dalla base alla punta, tenendo stretto solo quel che conta. Ma nemmeno a parlare di un capitano, al quale avevano regalato la fascia, che per poco non la sfascia, un primo anno tra fuoco e ferro, e che dire della panchina, un quarto posto gli stava stretto, per questo dopo un ritrovo ristretto, si decise di prendere il migliore, quell'Antonio salentino, che piaceva un casino, e che pensare di vederlo festeggiare in nerazzurro, dopo un passato da colori odiosi, che li avrebbe portati a festeggiar in faccia al nemico, quel tricolore mal condiviso, ma che ben presto si sarebbe scoperto, che di botto quel che poteva essere un alleato era un nemico in casa, anzi il secondo, dopo quel direttore generale.
Le richieste si fecero insistenti, neanche si fosse partiti da vincitori partenti. Il segnale si vide fin da subito, e si gridò "Quest'anno sarà tricolore?", ma alcuni tenendo alla fede risposero senza pretese "Tricolore? Ma chi l'ha detto? Noi speriamo di entrare nel quartetto, che se fosse migliorato, non sarebbe di certo un reato".
Lo scudetto non arrivò, ma quel che fece scalpore fu l'attaccar quel signore che sedeva in panchina, e che tanto aveva chiesto prima, tra un ingaggio e tanti giocatori, che alla fine non portarono né gioco né allori. Cosa dici il 2020-2021, porterà novità di sicuro? Certo, pensai, se la Juventus è questa, non si sa mai. Non raccolgo né vittoria né vinti, ma quel che resta di sorrisi spenti, lasciati all'albo dei dieci anni passati, che mal son stati curati. Quel che dico al tifoso interista è che la storia non si è ancora spenta, perchè proprio nel momento peggiore, esce fuori il momento migliore.