Caro Catania,
ieri sera mentre stavo seguendo la partita dell'Inter, ho ricevuto la brutta notizia del tuo fallimento. Sono rimasto così triste dopo una brutta giornata a causa di un litigio esagerato con i miei familiari.
Ti voglio dire una cosa. Grazie perchè hai fatto sognare tutta la Sicilia in Serie A tra gli anni 2000 e 2010. Ricordo il derby contro il Palermo, i goal di Mascara che è arrivato addirittura a Tonga, poi la scalata verso la semifinale di Coppa Italia e la mancata qualificazione in Europa nel 2011 e nel 2013. Ma c'è ancora molto da raccontare. Pensa che negli anni sessanta, la squadra chiuse per ben tre volte all'ottavo posto.

Ti ricordi di quella famosa partita contro l'Inter? Certo. L'espressione era la seguente "Clamoroso al Cibali" detto da un grande giornalista italiano ovvero Sandro Ciotti nella telecronaca a "Tutto il calcio minuto per minuto". 
Era il 4 giugno 1961, la Serie A si apprestava a giocare l'ultima giornata in un campionato combattuto fino all'ultimo sangue tra la Juventus e appunto i nerazzurri. In panchina c'era il mago Herrera e il grande capitano dell'Inter, Giacinto Facchetti.
La partita per i padroni di casa partì bene, la squadra giocò per tutta la durata della gara in attacco e al 25esimo arriva il vantaggio del Catania con Mario Castellazzi. Al goal della punta etnea, un tifoso sugli spalti disse: "Questo è il vero sport!". Il Catania continua ad attaccare e colpisce due pali con Prenna e Castellazzi, mentre l'Inter non riesce ad incidere dopo quella rete subita dai rossoazzurri. Nella ripresa gli Etnei raddoppiano con Calvanese al minuto 70 che s'involò solitario verso la porta, raggiunto da Facchetti che stese l'attaccante etneo e il portiere meneghino: il più veloce a rialzarsi fu il giocatore del Catania, che recuperò il pallone e segnò a porta sguarnita. A fine gara, i tifosi del Catania si vendicano contro i tifosi dell'Inter che avevano preso in giro proprio i tifosi rossoazzurri dando per scontato il risultato. Urlarono poi: "Viva la Juventus", che sapeva di beffa per i nerazzurri. La Juventus grazie al pari contro il Bari si laurea campione d'inverno.

Poi arrivò un certo Angelo Massimino che prese in mano il club del Catania. La squadra riesce a tornare in Serie A nell'annata 1969-70, però durerà solo un anno e il club siciliano tornò in Serie B per tutta la durata degli anni 70. C'è stato un momento brutto dove gli Etnei hanno giocato in Serie C e in C1, quest'ultimo a causa di inadempienze finanziarie, è costretto a ripartire dall'Eccellenza Sicilia. Una brutta notizia sconvolge la città di Catania. Muore in un incidente stradale il presidente Massimino e la società venne ceduta ai Gaucci. Per ritornare in Serie A ci voleva tanto tempo e alla fine del campionato di Serie B, il club venne ceduto ad Antonino Pluvirenti.

Il paradiso esiste davvero? Sì. Grazie a Pasquale Marino, siete riusciti a tornare nella massima categoria dopo 23 anni. Ricordo perfettamente quando il Catania aveva avuto in panchina, allenatori come: Walter Zenga, Vincenzo Montella, Rolando Maran e Sinisa Mihajlovic. C'erano giocatori molto conosciuti e li ricordo quasi tutti: Maxi Lopez, Morimoto, Mascara, Martinez, Bergessio, Lodi, Andujar,  Papu Gomez, Barrientos, Ledesma, Ricchiuti, Alvarez, Schelotto e Silvestre. Ricordo la sconfitta dell'Inter contro il Catania di Mihajlovic che compie un impresa a dir poco clamorosa e raggiunge una salvezza da record. Avete sfiorato per due volte l'Europa League con Montella e appunto con Maran in due anni di gloria eterna.
Poi il calo inaspettato dalla stagione 2013-14 con la consueta retrocessione in Serie B nonostante la vittoria contro il Bologna per due reti ad uno. Poi arriva anche un'altra retrocessione per illecito sportivo in Lega Pro e la squadra non tornerà mai più nel massimo campionato.
Ieri, 22 dicembre, è stato annunciato il fallimento del club siciliano per insolvenza, hanno 30 giorni per impugnare la sentenza, dovranno avere delle disponibilità economiche per portare al termine la stagione 2021/22. 
Se dovesse essere così, diremo addio ad un'altra squadra siciliana dopo il Palermo. Dovranno ripartire dal fondo come hanno fatto i rosanero e a noi ci dispiace tantissimo.
Grazie perchè ho visto un club che ha creduto nei loro tifosi, nella rosa e nel presidente.

Un abbraccio Pasqui