Per non dare adito a preferenze, citerò i miei amici in ordine alfabetico

Buongiorno cari amici GUALTIERO, MASSIMO PERIN e QUADRAMARA,
so che per VOI quello di oggi non è un buon giorno dal punto di vista calcistico. Posso immaginare il Vostro stato d'animo in un momento che rispecchia tanti altri momenti vissuti negli anni precedenti, ma so anche e questo mi conforta, che siete vaccinati nell'incassare delusioni amare come questa, che ogni anno si ripresentano puntualmente in primavera e che ogni anno rilanciano le Vostre speranze (come è giusto che sia).

So bene quanto fosse importante per VOI la conquista della Champions League, una coppa che meritereste vincere non solo per la Vostra sportività, ma soprattutto per la Vostra tenacia nel sapere attendere. Non crediate che a me non dispiaccia, certo logicamente non nella misura di quanto dispiaccia a VOI, ma questa volta credevo che fosse l'anno giusto. Credevo che l'arrivo di Cristiano Ronaldo fosse stato come la ciliegina da mettere sulla torta, ma evidentemente non è bastato neppure CR7. Peccato! Sia ben chiaro che non sto qui a commiserare nessuno, mi sento però in dovere di confortare 3 amici che amano il calcio come lo amo io e per questo penso che i nostri intenti, le nostre prerogative, le nostre volontà, siano entrate in sintonia fra di loro.

Con VOI è sempre possibile dialogare di calcio in maniera molto critica e costruttiva, è sempre possibile condividere le nostre idee che quasi totalmente collimano e si integrano in un discorso generale più ampio. Non me ne vogliate se, già dalla vigilia di Amsterdam, ho temuto ma mai manifestato, che le possibilità della Juventus sarebbero state più scarse di quelle che la partita contro l'Atletico ci aveva illuso che fossero... Confidavo sì nelle potenzialità di Ronaldo, ma forse ho ritenuto in modo esagerato che queste fossero sufficienti per superare l'ostacolo AJAX.

Mi scuso con VOI per questo, ma sono sicuro che VOI stessi come me, siate concordi nel riconoscere la superiorità del gioco (di quanto espresso in campo) mostrato dalla squadra olandese.

Conoscevo discretamente l'AIAX poiché l'ho seguito molto già dal girone di qualificazione. Avevo ammirato lo schema semplice, lineare ed efficace della squadra guidata dal suo tecnico intelligente Erik Ten Hag. Ogni partita giocata dai lancieri mi ha sempre più convinto che la formula più idonea per giocare un bel calcio fosse quella più antica e mai ripudiata da chi ha sempre sposato la giusta filosofia del giocare bene al calcio. Cioè correre, fraseggiare con i compagni e attaccare per segnare il goal, a dispetto delle tattiche più esasperate del non prendere goal.

Ecco cari amici, qui sta il nocciolo della questione e so che ne convenite con me, si gioca per segnare goal e non per fare in modo di non riceverne. Si gioca per creare situazioni favorevoli costruendo azioni da goal, magari anche stando attenti a non mettere in condizione l'avversario di farceli fare. Nell'AJAX che tutti abbiamo visto, non abbiamo riscontrato nulla di nuovo inventato. Abbiamo ammirato un vero calcio totale. Un calcio giocato coprendo tutte le zone del campo: le fasce difensive, quelle in zona d'attacco, la porzione centrale della difesa in stretto contatto con quella di centrocampo e un centravanti che abbassando leggermente il suo raggio di azione, ha fornito le sponde necessarie per gli affondi dei compagni.
Se poi a coprire questi ruoli troviamo giocatori dotati tecnicamente ecco che riesce più facile capire che giocare al calcio in questa maniera significherà inevitabilmente vincere!

Qualcuno sostiene, a seconda le diverse teorie, che sia bene far correre la palla per giocare bene. Altri invece sostengono che sia bene correre per evitare di lasciar giocare il pallone agli avversari. Io posso dire con tutta onestà che ogni teoria, per essere valida, debba essere applicata in funzione dei giocatori che ci si ritrova adattandoli al meglio per la specifica teoria. Nell'AJAX invece si sono fuse le due cose assieme. Il correre dei giocatori e il correre della palla, ma ciò è possibile esclusivamente se si hanno giocatori ben dotati tecnicamente. Lo si è visto palesemente ieri ammirando le scorribande di Ziyech e di Neres che spesso come ambidestri si sono scambiati di fascia, lo si è visto con Van De Beek, De Jong e Schone i quali in un sincronismo ben organizzato hanno funto da difensori aggiunti aiutando i compagni di squadra Blind e De Ligt , da attaccanti aggiunti aiutando il serbo Tadic e da registi di centrocampo, catalizzando un gioco tanto piacevole quanto efficace. Se un appunto posso fare agli olandesi, ciò riguarda il fatto che a volte, cercando esasperatamente il compagno più smarcato, essi stessi peccano di evidente narcisismo!

Riesco a immaginare, anche se molto vagamente, come siano duri e circostanziati gli allenamenti di questi ventenni, i quali sembrano trovarsi quasi a memoria nelle diverse posizioni del campo. Anche su questo avrei da dire qualcosa che mi indispettisce non poco dandomi un senso di invidia. All'estero non esistono remore per lanciare diciannovenni o ventenni in prima squadra, giovani che trovano energie interminabili da profondere in campo.
In Italia è il contrario.
I giovani bravi, ben dotati fisicamente e tecnicamente, trovano posto solo in panchina o tuttalpiù vengono spediti in prestito a società minori che avranno l'incarico di farli crescere per recuperarli magari quando è troppo tardi... Quadramara, mi pare di sentire il tuo commento che approva in pieno questa considerazione...

Amici miei, la Vostra onestà di critica calcistica è da encomiare, non solo perchè capace di giudicare i meriti e i demeriti, ma soprattutto per elaborare propositi umili senza esaltazioni nei momenti felici della Vostra squadra. E calandomi in questo concetto, mi sento di affermare che l'antijuventinità esiste soltanto perché esistono tifosi juventini dalle caratteristiche ben lontane da quelle da VOI possedute.
La broccoleria, l'arroganza, la presunzione e la supponenza della quasi totalità dei tifosi juventini presenti in VxL induce ad accrescere il sentimento di antijuventinità, che sarebbe nullo se tutti questi sgradevoli tifosi avessero gli stessi valori che VOI avete sempre avuto.
Il mio augurio è quello di vedervi gioire presto per la conquista della Champions che meritate di vincere e mi associo al Vostro dispiacere, oggi, perchè capisco quanto sia atroce provarlo. Io lo conobbi in modo particolare quel giorno di Liverpool Milan...

Vi chiedo perdono se ho tralasciato qualche altro particolare, ma il mio maledetto vizio di scrivere di getto a volte non mi rende completa giustizia su tutto quanto vorrei esprimere. Se ho mancato in qualcosa Vi chiedo umilmente scusa.

Vi voglio bene!! Ad Maiora

 

1942pipporossonero