Caro Mister,

ancora sconcertato non tanto per la sconfitta di Ferrara, quanto per come avevo visto la Juventus "B", ho sentito le Sue dichiarazioni.

È allora che mi si è palesata la mia immensa ignoranza di calciofilo.

Non dotato della Sua raffinatezza di giudizio, infatti, al contrario di Lei, non sono riuscito a vedere tutto quel bel gioco e quella convinzione che ho sentito descritta nelle sue convinte affermazioni.

Lei è un tecnico professionista, accreditato come uno degli allenatori migliori del mondo.

Io sono un povero tifoso grullo, che già tifava la Juventus quando Lei doveva ancora nascere.

Ho visto la squadra di Sivori, di Charles, di Boniperti dal vivo e, attraverso la passione i ricordi di tifosi anche più maturi di me, ho "studiato" quelle precedenti.

Ho poi vissuto attivamente quelle successive.

Ho la sensazione che, il suo, sia un comportamento per certi versi giustificabile da certe contingenze, ma solo nel risultato a corto raggio.

Lei mi ricorda per certi versi Luigi XV di Francia che, con il suo "après moi le déluge" contestualizzava cronologicamente ogni sua decisione limitando il significato all'epoca del suo regno.

Lei è il Responsabile, attualmente (chiamarla Condottiero, non mi riesce proprio), ed è lecito che si comporti come crede.

Ne ha facoltà. 

Non sfugge nemmeno ad un ignorante come me che la partita del prossimo martedì abbia un significato assai più importante di quella di oggi.

Sono egualmente ben conscio che a Ferrara la squadra non si giocava la partita della vita e che lo scudetto è oramai acquisito.

L'atteggiamento visto in partita (da tutti quei giovanotti, tra l'altro, mi sarei atteso un po' più di grinta) è stato per altro realmente vergognoso.
Vergognoso nei confronti degli avversari stessi.
Hanno vinto, sì, ma sono stati snobbati; vergognoso nei confronti dei tifosi; censurabile nei confronti degli avversari indiretti (oggi era la Spal; poi sarà Inter, Roma e quant'altro, prima della fine del campionato. Molti di questi club devono ancora conseguire risultati importanti classifica.

Non oso pensare a cosa potrebbe accadere se nel corso delle future partite la Juventus potesse essere accusata di favori indiretti ...); vergognoso, infine, nei confronti dello sport eticamente inteso.

Mi pare consequenziale alla sua olimpica serenità che a Lei di tutto ciò non importi assolutamente NULLA. 

Lei procede a battute, ad arguzie, a "volpinate"; come la battuta sul buon Douglas Costa che ad Amsterdam avrebbe dovuto lasciar perdere una azione esaltante (mai sentito parlare di trance agonistica, vero?) per sfruttare un fallo da ammonizione che avrebbe privato gli avversari di un giocatore importante per la partita di ritorno.

D'accordo che Lei sia conterraneo al Boccaccio,  ma il poeta ebbe ispirazioni anche più profonde di Chichibio e della sua Gru ...

Ora, Lei potrà ottenere o meno la qualificazione contro l'Ajax e potrà vincere o meno la Champions League ed anche la Coppa intergalattica, se mai me sarà messa in palio una.

Se la vincerà, sarò anche ben contento, per la squadra, che continua a rappresentare per me una convinta fede sportiva.

Sono e sarò comunque altrettanto convinto che la Juventus che nacque centodiciannove anni fa su una panchina del Centro di Torino, poggiò sempre la sua esistenza  su valori di idealità sportiva e di Signorilità che non rispondono alle uniche leggi della propria convenienza del momento.

Questa FONDAMENTALE considerazione, che mi nobilita nella mia juventinità, mal si attaglia ad atteggiamenti come quelli che ho visto oggi, che, oltre tutto, hanno anche l'approvazione dialettica di chi ne è responsabile.

La saluto senza applaudirLa