Caro Simone,
mi sono deciso a scriverti perché continuo a pensare che tu possa essere l'allenatore giusto per l'Inter, avendo visto l'anno scorso il miglior gioco espresso dai nerazzurri negli ultimi 10, 15, 20 anni. Ma, con massima modestia, mi permetto di darti un consiglio prima che la situazione precipiti.
L'Inter non è solo una squadra di calcio, è un mondo a sé, un territorio che pochissimi, anche grandi, allenatori sono stati in grado di esplorare, rispettare e conquistare. Tra i tifosi dell'Inter ci sono rappresentanti del mondo imprenditoriale, politico, della società civile che tu non ti aspetteresti essere interessati al calcio; eppure l'Inter li ha sedotti e li tiene stretti a sé, li porta a farsi coinvolgere nelle discussioni tecniche, ad approfondire le statistiche e a discutere delle scelte societarie anche in contesti dove il calcio di solito non è presente. Vero, forse una tifoseria un po' snob, un salotto buono, ma così é, e forse te ne sei già accorto.
Tutti i mister che non l'hanno capito non sono stati riconosciuti parte di questo mondo, questa vastissima comunità che, comunque vada, difenderà l'Inter contro tutto e tutti coloro, inclusi proprietari, presidenti, dirigenti, allenatori e giocatori, che non dimostrano di avere capito il mondo nuovo del quale sono entrati a far parte.
Allora permettimi un consiglio per non cadere nella trappola, per citare gli ultimi, nella quale sono caduti Mancini, Spalletti e Conte.
Il primo ha portato scudetti all'Inter, incluso quello, assolutamente legittimo, vinto sulla carta, ma le avversarie non erano all'altezza e Ibra era una garanzia per lo scudetto (non per l'Europa); quando è tornato si è visto quanto fosse sopravvalutato data la sua incapacità di cambiare schemi, moduli, tattiche, giocatori; di essere chiaro su titolari e riserve, di effettuare cambi coraggiosi e non ripetitivi a 15 minuti dalla fine. Tutto sommato quello che abbiamo visto con la nazionale dopo la vittoria degli Europei, dovuta più al cuore che al gioco.
Con Spalletti abbiamo toccato il fondo nel post-triplete: vuoto pneumatico, atteggiamento rinunciatario, giustificazioni incomprensibili da un allenatore, certamente molto preparato, ma non vincente e tantomeno pronto per affrontare le competizioni europee.
Poi è arrivato Conte, estremamente scaltro nello "spremere" denaro, per sé e per i giocatori, dalle nuove proprietà, un ottimo motivatore ma anche un pessimo costruttore; vincente solo in Italia perché il suo gioco è privo di fantasia, e, diciamolo, fortunato, perché, dopo un girone di andata da dimenticare, qualcuno gli ha suggerito che in fondo Perisic non era poi così male e, come per Mancini, gli avversari non erano certo irresistibili.

Quindi, caro Simone, il mio umilissimo consiglio a chi ha fatto giocare bene l'Inter come nessuno dei tre mister sopracitati, é quello di tornare a farci divertire perché è questo che ti farà amare per sempre dagli interisti, sia che tu diventi il nostro Ferguson sia che tu scelga altre strade.
Stabilisci chi sono i titolari e fagli capire che è una grande responsabilità giocare all'inter, fregatene del 70° minuto, cambia chi non funziona al 30° o al 45°, cambia modulo, non essere mai remissivo; ieri sera hai tenuto in campo giocatori di cui i tifosi si sono vergognati perché avrebbero preferito perdere 4 a 0 e vedere la schiena dritta, la palla avanti, puntare l'uomo per batterlo, piuttosto che quei passaggi desolanti che nel migliore dei casi sono stati orizzontali ma prevalentemente retro-passaggi.
Lascia stare Onana, è un bravo portiere, ieri ha fatto il suo dovere come Musso, Cragno, Perin e tanti altri avrebbero fatto, ne più ne meno. Non fare confusione, Barella è un gianburrasca, ma gioca da Inter, se stai perdendo col Bayern metti dentro Correa per attaccare a tre, per provare a rimontare e non per limitare i danni. Gagliardini è un ragazzo adorabile, ma non puoi provocare i tifosi mettendolo in campo quando hai Aslani e Bellanova che scalpitano.

Caro Simone, cambia approccio, sei ancora in tempo, col Toro e col Viktoria non inventarti nuove formazioni, parti con il 3-5-2, ma sii pronto a difendere a 4, metti Bellanova , o magari Dumfries, a sinistra perché nessuno ha detto che l'ala sinistra deve essere per forza un mancino, se le cose si mettono male spariglia le carte subito, prima del 70°.
Facci divertire e divertiti, caro Simone, nella peggiore delle ipotesi rimarrai nei nostri cuori ma, sono fiducioso, l'Inter tornerà a giocare come l'anno scorso; delusi per lo scudetto perso, contenti delle due coppe più che dello scudetto vinto da Conte e finalmente orgogliosi del calcio europeo che abbiamo fatto vedere. Coraggio Simone, coraggio!

P.S. forse hai notato che non mi sono riferito a Mourinho perché é facile essere soddisfatti quando si vince; però lui è rimasto nel nostro cuore non solo per il triplete, ma perchè ci ha fatto divertire tanto chiedendo a Eto di fare il difensore o erigendo la Maginot contro il Barca: giocavamo bene? Mah, in fondo non come l'anno scorso, ma ci siamo divertiti tanto :-)