Caro Ventura ti scrivo,

è il 14/11/2017,  il giorno dopo quella che probabilmente è stata la tua ultima panchina come Commissario Tecnico. Prima di lasciare l'incarico, noi italiani, dire che ci vorremmo tirar via qualche sassolino dalle scarpe non è corretto, ma vorremmo che ci fugasssi qualche dubbio.

  1. DIFESA A TRE: un CT degno del suo ruolo e del suo nome deve essere capace di fare alcune scelte; perchè giocare con la difesa a 3, modulo quasi mai utilizzato durante la propria carriera e che per giunta anche la Juventus ha smesso di utilizzare ancor prima della dipartita di Bonucci verso Milano.
  2. JORGINHO: un giocatore come Jorginho, il faro di una delle squadre di club che esprime il miglior calcio in europa, convocato "soltanto" per gli spareggi e non prima, quando un suo inserimento anzitempo avrebbe giovato alla qualità del gioco ed ad innalzare il tasso tecnico della squadra in generale. Parlando sempre di centrocampisti mi chiedo se,data l'esclusione dell'oriundo del Napoli fino a ieri, il ruolo di Verratti come mezzala fosse corretto, dato che tutti pensano che il suo ruolo, quello dove può dare il meglio di sè, è quello davanti alla difesa.
  3. BELOTTI negli spareggi con la Svezia: premessa: non si discute Belotti il giocatore, ma in una doppia sfida da dentro o fuori, giocata nel giro di quattro giorni, aspettarsi una partita da "Gallo", dopo averlo recuperato in extremis a poco più di un mese dalla lesione al legamento collaterale del ginocchio è sembrato un po' azzardato.
  4. GABBIADINI: non si capisce perchè ad un giocatore che nelle ultime 4 partite ha giocato 36 minuti totali viene investito della responsabilità di guidare l'attacco con Immobile nella partita più importante della tua intera gestione (giocatore oltretutto che non spicca per grande personalità, il che complica la comprensione di tale scelta).
  5. CANDREVA/DARMIAN: non si sa come sia stata preparata la partita, ma il quantitativo industriale di cross provati dalla coppia di esterni ieri fa pensare che si volesse provare a scardinare la difesa avversaria sulle palle alte quando bastava guardare la mole dei difensori svedesi per capire che questa tattica sarebbe risulta abbastanza controproducente (al di là del fatto che Darmian con il mancino non è riuscito ad alzare la palla a più di un metro, mentre i tentativi di Candreva, che nemmeno su calcio d'angolo è riuscito a mettere un cross decente, si commentano da soli.
  6. I ROMANISTI: la coppia Florenzi/El Sharawy: il primo che, anche se ieri è sembrato un po' snaturato come mezzala (è un esterno a tutti gli effetti che sa decisamente crossare) per grinta ed intensità è stato il migliore; il secondo invece, che con il suo ingresso è stato più pericoloso della coppia Immobile/Gabbiadini complessivamente, veniva da ottime prestazioni in campionato e quando un giocatore è in uno stato psico-fisico del genere qualche minuto in più gli e lo si potrebbe concedere...
  7. INSIGNE: messo a partita quasi conclusa in Svezia, incredibilmente fuori per tutta la partita ieri sera. Il calciatore invocato a gran voce da una nazione intera, quello che anche De Rossi ieri ti ha calorosamente consigliato di far entrare perchè ieri non si doveva pareggiare ma si doveva vincere, mentre non si sa per quale motivo, se per orgoglio o per qualche altra ragione, tu hai preferito lasciare in panchina e precludere quindi ogni tentativo di aggrapparci all'unico briciolo di talento certo sul quale al momento si poteva sperare.

Questi sette punti sono solo alcuni dei dubbi che tanti italiani si sono posti, al tempo stesso sono sette errori commessi da te, CT di una Nazionale campione del Mondo per quattro volte, per la quale non avere la possibilità di essere li a lottare questa estate, per provare a salire sul tetto del mondo è una sconfitta ed una delusione enorme. Dispiace che la tua carriera da allenatore sarà ricordata probabilmente soltanto per questo, ma è giunto il momento di farsi da parte per il bene di tutti, per il bene di un movimento calcistico intero, per il bene dell'Italia.

Firmato
Un tifoso italiano qualunque.