Questa sera  l'Italia bianconera ha accarezzato il cielo con un dito, mancava così poco per afferrarlo e varcare le porte del paradiso. 
Il destino, ancora una volta, ha tirato uno dei suoi scherzi peggiori: dopo una partita giocata con prudenza, massima concentrazione e qualche fisiologico calo nelle fasi centrali della partita, ecco che la linea difensiva bianconera si fa letteralmente beffare all'ultimo secondo.
Tanti, troppi i rimorsi dopo questa eliminazione: penso alla partita d'andata, alla grinta dei "nostri" ragazzi questa sera e alla carriera di Buffon, una magnifica cavalcata durata più di 20 anni, che si conclude così, con una terribile delusione (dopo quella mondiale) ed un'espulsione.

Oggi, 11 aprile 2018, il ciclo della grande Juventus, della corazzata vincitrice di (forse) 7 scudetti consecutivi, si è definitivamente concluso: il capitano appenderà i guantoni al chiodo, Chiellini continuerà, ma serviranno nuove leve oltre ai vari Benatia, Rugani e Caldara, il centrocampo deve ringiovanirsi e il reparto offensivo deve arricchirsi di un campione "europeo", quello a cui in serate come questa non  tremano le gambe, quel fantomatico top player che, a suon di gol e giocate, ti trascina verso i più grandi traguardi.
Che dire di Allegri? Beh, chi lo avrebbe mai detto che "acciughina" potesse superare anche Conte? I risultati sono tutti dalla sua parte: scudetti, coppe Italia, finali di Champions... Perse sì, ma pur sempre finali. Difficile decifrare il futuro del tecnico juventino: probabilmente, dopo una gabbionata ai " Bagni Fiume" ed un caffè in Baracchina Rossa ne sapremo di più. 

Spero che il signor Dybala abbia guardato attentamente la partita e che faccia un lungo e commosso "mea culpa": non sono soltanto sue le colpe di questa eliminazione, ma è stato senz'altro co-protagonista della debacle di settimana scorsa. 

Fortunatamente, il cammino italiano in Champions non si conclude questa sera: i nostri "fratelli" romanisti ci hanno regalato emozioni indescrivibili ieri sera e "Grazie Roma" rimbomba ancora nella mia testa.
Liverpool, Real Madrid e Bayern Monaco, sulla carta, sono avversari proibitivi, ma De Rossi, Dzeko e tutto il resto dei gladiatori giallorossi hanno dimostrato di poter superare ogni ostacolo, di infrangere ogni limite.
L'Olimpico sarà il "nostro" Colosseo e da lì cercheremo di conquistarci Kiev

Abbandoniamo tutti noi italiani "l'ascia di guerra" e cominciamo ad indossare la maglia giallorossa! 
E tutti voi altri continuate a chiamarlo solo un gioco...