L'età è solo un numero, un numero che significa tanto e significa niente; quando voglia, determinazione, sacrificio si uniscono tra loro formano un mix perfetto che formano la parola "Campione". Ed è proprio di un campione di un campione di cui voglio parlarvi oggi che è ancora in grado di emozionarsi ed emozionare nel momento del trionfo. Verrebbe semplice a noi porci una domanda: se hai vinto tutto, se sei il giocatore più vincente di sempre a livello maschile dei Grand Slam, se hai ottenuto tutto sui campi da tennis cosa ti spinge ancora ad avere la voglia di essere così competitivo? Ammetto che se lo avessi di fronte a me non esiterei a chiederglielo visto che anche da una domanda che può sembrare apparentemente così banale si possa trarre una grande fonte di ispirazione da poter seguire.
Ma passiamo ad analizzare ciò che il campo ci ha detto: da una parte il neo numero 1 del mondo Djokovic che a pelle dimostra di essere ancora un ragazzino sul campo; dall'altra parte della rete il russo Daniil Medvedev che si è mostrato nel corso di questi ultimi anni la sfida più ardua per il tennista serbo e ricordiamoci che proprio il giocatore russo si è frapposto fra Djokovic e il Grande Slam( vincere tutti i tornei dello Slam nello stesso anno). In quella partita lì era fuoriuscita tutta l'emotività del serbo che particolarmente sentiva la pressione in quel match e quest'ultima ha fiaccato la sua pur solidissima resistenza. Nella finale di quest'anno la musica si percepiva diversa, le note sembravano ben delineate verso la vittoria del serbo nonostante Medvedev rappresentava un autentico pericolo dopo la meraviglia compiuta in semifinale contro lo spagnolo Carlos Alcaraz che tutti davano già affiancato al nome di Djokovic per contendersi la finale. Ma Daniil è un osso molto molto duro, guai a sottovalutarlo... non scordiamoci che è pur sempre un ex numero 1 del mondo e non l'ultimo capitato lì per pura casualità.
Il campo ieri ha mostrato una discreta supremazia del serbo che forse libero dalle pressione che lo aveva pericolosamente accerchiato nella finale di due anni fa, quasi a volergli tarpare le ali, si è dimostrato superiore sul piano tecnico e mentale. C'è anche da dire che il secondo parziale è stata un autentica lotta alla sopravvivenza nella quale Nole è sopravvissuto aggiudicandoselo dopo quasi 2 ore di gioco! E poi via liscio nel terzo set, dove un Medvedev probabilmente molto provato dallo sforzo profuso nel secondo set e senza aver ottenuto nulla ha alzato bandiera bianca.
24! 24 titoli del Grande Slam: il più vincente per quel che riguarda la categoria maschile si può ora accomodare accanto ad un'altra leggenda di questo sport, Margaret Court unica donna capace di raggiungere le 24 vittorie a livello Slam; due epoche diverse, due modi di esprimersi in questo sport completamente anomale fra loro ma un traguardo comune da custodire insieme gelosamente e personalmente credo che passerà del tempo affinché qualcuno possa sedersi al tavolo con loro due e dire:" ci sono anche io!". Questo pensiero prende forma nel momento in cui anche vere e proprie leggende del tennis come Federer e Nadal che hanno dominato il circuito negli ultimi due decenni insieme a questo serbo alquanto "giovincello" non sono riusciti in questa impresa e se vogliamo essere più espansivi nella ricerca e distenderci per quel che concerne il tennis femminile nemmeno Serena Williams è riuscita nell'impresa di toccare quota 24 titoli dello Slam nonostante le numerose occasioni avute nel corso della sue finali.
Siamo quindi di fronte al giocatore più forte di tutti i tempi, forse, ma questo pensiero è alquanto soggettivo, i pareri relativi a chi sia il più forte sono contrastanti fra di loro, non trovano punto di giuntura in un unico nome, un po' come nel calcio con i vari Messi, Ronaldo, Pelé e Maradona.
La conclusione più romantica di tutto ciò mi fa sottendere ad un pensiero ben preciso:
"La passione, la dedizione ed i sacrifici che vengono fatti alla lunga ripagano sempre e tu Nole sei un esempio per tutti noi di come nonostante hai ottenuto tutto hai ancora voglia di emozionarti e farci emozionare".
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