Quando Higuain manifestò il desiderio di cambiare aria, in tantissimi diedero addosso a Leonardo. La “colpa”? Aver chiesto all’indolente punta argentina maggior impegno. Praticamente lesa maestà. Almeno a leggere quello che hanno detto e scritto  i grandi esperti di calcio un po’ ovunque. E quando ha “deciso” di sostituire l’ex pipita con Piatek, poco ci mancava che qualcuno lo definisse un incompetente totale. Lui che aveva fatto sborsare ben 35 milioni per un giovane brasiliano, reo di non essere rappresentato dai soliti noti (procuratori) e dunque sconosciuto ai soliti noti (esperti).
Un disastro annunciato, sempre sui giornali che amano puntare sull’usato sicuro piuttosto che rischiare un giudizio sul nuovo. Poi però vedi questo nuovo Milan, con Paquetà e Piatek, prendere sempre più forma. Grazie a loro i gol arrivano più regolari, si rivedono le verticalizzazioni e persino casi disperati come Chalanoglu sembrano trovare nuova linfa, sgravati di responsabilità che non sono capaci di gestire. Sì perché al di là di tutto, i due nuovi acquisti non si nascondono in campo, accettano il confronto e dunque la responsabilità. Come colui che li ha portati a Milano, mettendoci le idee prima e la faccia poi.
Mostrando coi fatti, quello che in tanti sostengono, ovvero che i talenti vanno cercati prima che comprati. Una verità che si è trasformata in un pugno nello stomaco quando la “pipita dello scandalo” assisteva alla debacle della sua nuova squadra, tanto agognata. Questo ci insegna che non basta aver giocato a calcio per intendersene di calciatori, men che meno fare il giornalista commentatore.

Naturalmente solo il tempo ci dirà definitivamente chi aveva ragione, ma senza dubbio per il momento vince Leonardo 6 a 0.