Cio’ che il popolo milanista si aspetta dalla nuova proprietà è un netto segno di discontinuità, non tanto rispetto alla sciagura Yonghong Lì, quanto a quella della gestione degli ultimi anni berlusconiani.

Sicuramente la capacità di parlare chiaro al tifo prima di alimentare illusioni e foraggiare speculazioni a mezzo stampa: ciò che non è stato fatto col caso Ibra!
Che il gigante svedese attendesse un rilancio dei Galaxy come conditio sine qua non per approdare nuovamente in rossonero, andava detto due mesi fa, non ieri, quando il novanta per cento dei tifosi si era illuso e il novantotto per cento della stampa aveva dato per certo l’arrivo del centravanti!
Personalmente lo avevo scritto ad inizio dicembre, ma avrei preferito avere torto marcio. Qualche commentatore ieri sera, con piena ragione, affermava che le voci sull’approdo certo di Ibra al Milan era proprio Leonardo a doverle stoppare sul nascere, invece ha preferito continuare a far sì che si alimentassero.

La verità è che il colosso del nord era il lasciapassare pressoché certo per il quarto posto ed ora la prospettiva è quella di ingaggiare due giocatori che rappresenteranno un terno al lotto e, al pari di Paqueta’, solo con molta fortuna potranno dare quella svolta radicale alla cronica mancanza di idee della compagine rossonera.

Stimo molto Leonardo, ma sarebbe arrivata l’ora di abbandonare le pessime abitudini, fattuali e comunicative, dei suoi maestri! I milanisti sono reduci da anni di bufale, false promesse e totale mancanza di rapporto con la società, perché la società li ha considerati meno di nulla!

E’ ora di cambiare. Da subito.