C'è altro oltre Ibra.
Ieri lo svedese, prima di segnare il gol decisivo per il pareggio, aveva segnato in negativo la gara con una ricerca ossessiva del gol. Male anche Chalanoglou tornato quello dei "bei" tempi e Bennacer, timido ed impreciso.
A brillare ieri è stato Leao, in versione super. Specie nel primo tempo quando ha letteralmente fatto quello che voleva contro quel Lovato, che Maldini & co. vorrebbero portare al Milan. Un talento purissimo quello del portoghese che abbina velocità e tecnica sopraffina. Anche il tiro è niente male, peccato solo che ieri in porta Silvestri fosse in modalità Benji Price. Nel secondo tempo, spostato sulla destra per fare posto a Rebic, buona partita la sua, si è un po' perso finendo ai margini della manovra fino a lasciare il campo per Diaz, Fino ad allora comunque è stato lui il vero top player in campo, una spanna sopra tutti (Silvestri a parte). Pioli lo sa e infatti lo incoraggia sempre: più per non fargli perdere l'attenzione che per altro. Il ragazzo infatti ha per il momento il grande limite dell'aggressività. Ha sempre un atteggiamento morbido in fase di non possesso, ed è poco cattivo sotto porta. Se lo riuscisse a superare diventerebbe immediatamente un fuoriclasse di caratura internazionale. Lo stesso problema che mi sembra affliggere ultimamente anche Theo Hernandez che ieri ha giocato bene, ma non benissimo, rispetto a quello che può e quindi deve fare. Intanto rimane la soddisfazione di essere rimasti ancora in cima alla classifica, di aver in qualche modo portato a casa una partita che dopo un palo, un rigore sbagliato, 2 gol annullati, e almeno altri 2 sventati miracolosamente da Silvestri, appariva irrimediabilmente compromessa.
Certo sarebbe stato meglio affrontare Gennaro con 2 punti in più, ma almeno il carattere da un po' di tempo non ci manca.