Sarò cresciuto che tante cose non c'erano; non c'erano i Pc, non c'era internet, non esistevano i cellulari, e soprattutto non esistevano le clausole rescissorie nel calcio...

E così gli anni '80 e '90 passarono tra trattative varie, ingaggi poco più che normali, e la prima clausola rescissoria nel 1997 quella che prevedeva il passaggio poi di Luis Nazario Da Lima in arte Ronaldo da parte del Barcelona per non perderlo a costo zero, che portò il club spagnolo pari a 3 miliardi di Lire, poco più che un acquisto di un giocatore normale.
Poi come sappiamo tutto questo è degenerato nel tempo, quando il Betis Siviglia o Real Betis la mise sul brasiliano Denilson con 12 anni di contratto, poi ne giocò soltanto 2 nel club spagnolo, e 750 miliardi di Lire di clausola per chi avrebbe voluto portare il giocatore nella sua squadra.
Però per molto tempo rimase un singolo caso, anche perchè quale club avrebbe mai intavolato una trattativa per un giocatore a quelle cifre? Nemmeno gli sceicchi che detengono Manchester City o PSG, nessuno. Denilson fu purtroppo per il calcio mondiale, un talento che si rovinò la vita calcistica, meno quella personale a suon di miliardi, ma pian piano tutti o quasi si dimenticarono di quell'astro nascente, che poi passò dai spagnoli al Flamengo, al Bordeaux per poi in giro per gli USA e Brasile dove poi terminò la sua carriera nel Kavala in Grecia in Terza Divisione, la nostra Lega Pro.
Diciamo che dal 1998 ad oggi è divenuto in poco tempo un bussines per le tasche delle società; che così non hanno il pericolo di perdere il giocatore per una cifra inferiore davanti a club potenti. Hanno arricchito le tasche di giocatori e procuratori, che per firmare un accordo del genere chiedono più soldi, ma alla fine hanno rovinato quel calcio che tutti avevamo conosciuto prima; quindi giocatori che passavano da un club ad un altro per cifre non esagerate come poi ci siamo abituati a vedere. Però se fino al 2010 ancora si reggeva botta, dal 2010 in avanti ecco che escono fuori delle cose senza senso; perché fin quando si tratta di campioni, come CR7, Levandowski, Messi, di colpo anche giocatori con un anno buono avevano la clausola altissima, cosa che molti club hanno sbeffeggiato ridendosi addosso. Sì, oramai è divenuta una moda, ma alla fine il club cosa si mette in tasca se poi si trova con un giocatore che prima firma per la clausola e poi l'anno dopo chiede la cessione? In questo caso a rimetterci sarebbe il club, perchè il giocatore continuerebbe a percepire l'ingaggio anche se non gioca o gioca poco, il procuratore la sua parte se la sarebbe già presa alla firma. E il club? Potrebbe fare anche le magie, ma se il giocatore s'impunta, e nessuno è disposto a pagare la clausola, sarà costretto a cedere il giocatore a cifre molto, ma molto inferiori alla clausola messa.

Ora la domanda sorgerebbe spontanea: "Ma quale giocatore, che gioca in un club di alta classifica, si sognerebbe di rifiutare i milioni di Euro da PSG o Manchester City o d'indossare maglie prestigiose come quelle di Real Madrid o Barcellona?
Ecco qui cade l'asino, perchè oramai il calcio non ha più un giocatore che dice no ai soldoni. Prendiamo per esempio, Rafael Leao del Milan, del quale è in voga la situazione che vedrebbe il Milan pronto a mettere una clausola da 150 milioni di Euro, per blindarlo, facendogli firmare un contratto da 4,5 milioni di Euro, ancora da capire per quanti anni. Si parla di una rottura con il potentissimo procuratore Jorge Mendes, stesso di Cristiano Ronaldo, perchè chiederebbe alla nuova società rossonera 6 milioni di Euro a stagione, mentre il Milan non si muove dai 4,5. E così sembra che qualcuno, della società rossonera, stia spingendo il giocatore a chiudere il rapporto con il suo procuratore, addirittura consigliando uno di quelli più vicini alla società, per trovare subito l'accordo e mettere questa benedetta clausola rescissoria.
E allora cosa succederà? Leao si dice felice al Milan, ha ancora due anni di contratto, ma ci sarebbe da capire se le sirene Real Madrid siano davvero vere, oppure soltanto una 'giornalata' di Jorge Mendes per far si che il Milan alzi l'offerta al suo assistito. I 150 milioni di Euro dovrebbero rallegrare la società, che potrà stare tranquilla, vista la volontà di non cedere il 23enne portoghese, e soprattutto allontanare quella maglia blanca che piace a tutti e soprattutto che ogni giocatore vorrebbe indossare, soprattutto per il prestigio e i trofei importanti che si porta a casa. Ma Leao davanti all'offerta del Real davvero direbbe di no per restare al Milan? Questo sembra probabile, anche perchè altrimenti non sarebbe pronto a rinnovare, anzi chiederebbe subito la cessione, anche perchè al Real i 6 milioni glieli darebbero subito su un piatto d'argento. E allora sarà vera sta pseudo offerta da 120 milioni del Real Madrid? E sarà vero che il Milan prima ha detto che Leao valeva 120 e davanti all'offerta del Real si sarebbe impaurita e vuole mettere questa clausola rescissoria di 30 milioni più alta? Ma se davvero sono tutti poi così sicuri che Rafael Leao resti, a cosa servirebbe mettergli una clausola? In questo frangente allora cominciano a venire dei dubbi; forse il Milan ha paura che Leao possa di colpo cambiare idea e chiedere la cessione? Perchè così facendo e con soli 2 anni di contratto il Milan sarebbe costretto a cederlo o in questa o nella prossima stagione di calciomercato, onde evitare il rischio di perderlo a costo zero nel 2024. E se invece Leao non avesse detto un bel niente sul suo futuro nemmeno al Milan, e abbia voglia di accettare l'offerta del Real, come si comporterebbe la società rossonera? Tornerà su i suoi passi e accetterà questi pseudo 120 milioni di Euro? E allora a cosa servirebbe tutta questa pantomima?

Per chiudere aggiungo: "Ma davvero Leao vale 120 milioni di Euro? E allora giocatori come Francesco Totti o Zinedine Zidane? Quanto sarebbero stati valutati?
Almeno il quadruplo...