Sarà pure antipatico quanto vuoi, ed antipatico (trovatemi chi dice di no), Adani lo è, ma almeno i dati oggettivi, anche se è lui che li snocciola, e quindi sicuramente vengono citati per denigrare Juve e Allegri, l'attendibilità che essi hanno è indiscutibile, e questi dati affermano, tenetevi forte, che la Juve da quando è tornato Allegri ha occupato il primo posto in classifica in una sola occasione: alla prima giornata di campionato del campionato scorso, quando vinse col Sassuolo, e insieme ad altre sei squadre condivise per l'ultima volta il primo posto in classifica. Dopo quell'episodio, fatevene, anzi facciamocene una ragione: la Juve non ha mai più occupato il primo posto in classifica.

Allegri in, Allegri out. Poverino, che ne può? Teniamocelo! Sciagurato, gli venga il Beri-beri, appendiamolo a testa in giù a piazzale Loreto! Da una domenica all'altra l'idea che ci si fa circa la situazione tutt'altro che invidiabile della Juve può cambiare radicalmente.
Prendiamo la partita col Bologna, con uno Skorupski del genere, per farne uno ieri dovevi meritarne tre. Se poi uno dei tre è un calcio di rigore battuto alla Nureyev dalla nuova Etoile del teatro dall’Ara, al secolo Arkadius Milik, allora per farne uno ne devi meritare quattro. E in tutto ciò il buon Allegri cosa c'entra? Non è certo lui che entra in campo e tira la palla per farla entrare nel sacco. Va da sé che comunque le responsabilità di un allenatore non possono certo essere eluse guardando all'errore incredibile di Soulè o a quelli non meno colpevoli di Fagioli.
Ma torniamo pure ad Allegri.

Allegri è diventato, come fosse un brand a parte, colui che intercetta più scommesse sportive a livello nazionale. C'è chi scommette sul fatto che verrà esonerato alla fine di questa stagione, chi scommette sul fatto che durante la partita indosserà la pancera Gibaud, chi scommette sulla frequenza delle volte con cui Allegri andrà di corpo nel corso della settimana. Allegri da solo, poco alla volta, è diventato un catalizzatore di scommesse formidabile e si stima che da solo sarebbe in grado di trainare il 20% del mondo delle scommesse in Italia, e spero di non aver, citando questo dato numerico, incentivato involontariamente tutta la tribù degli scommettitori compulsivi che gravitano attorno ad Allegri, ai quali faccio un appello: ragazzi… anche se vi dovesse arrivare la soffiata sul fatto che Allegri si gratterà più volte l’orecchio sinistro, rispetto al destro, resistete! Perché le scommesse sono davvero capaci di gettare sul lastrico intere famiglie. E poi, fosse anche vero che una casa di scommesse riuscisse a mettersi d'accordo con Allegri per truccare l’esito di un incontro e far sì che il numero, che so io, di peti che lui tirerà durante la partita, sia quello deciso prima della gara, chi ci può garantire che il dato non verrà ulteriormente truccato, ad esempio modificando la soglia del rilevatore di peti ad infrarossi?
Ragazzi, non si scherza! Non credete a tutto quello che vi dicono, cercate piuttosto di resistere e iscrivetevi ad uno dei gruppi degli scommettitori anonimi che pian piano riusciranno a farvi uscire dal vortice del vizio delle scommesse, e del gioco d’azzardo in generale.

Sempre parlando di individuare il numero di eventi, ognuno con la sua data probabilità di verificarsi, ieri sera chissà che gruzzolo avranno guadagnato quelli che avevano ipotizzato, scommettendoci sopra, che skorupski avrebbe parato più gol in quella partita che in tutto il resto della sua stagione. Se poi questa sequenza di eventi concatenati fosse risultata ancora troppo probabile, perché non ipotizzare anche il tiro di un rigore effettuato da Milik come neanche l’Etoile del corpo di ballo del teatro Bolshoi avrebbe mai ipotizzato di realizzare. Un calcio di rigore effettuato alla Nureyev. E tutto questo non al teatro della Scala di Milano ma allo stadio Vittoriale , poi rinominato stadio Dall'Ara di Bologna, e che forse a breve verrà rinominato stadio e teatro Milik: scommettiamo?

Per trovare un'esecuzione di un calcio di rigore più ridicola di questa sono stato costretto a tornare indietro nel tempo e nella memoria al rigore di Pellè, o peggio a quello di Zaza, uno più ridicolo e imbarazzante dell'altro. Per fortuna Milik si è poi saputo riscattare segnando subito un gol di discreta fattura. Ma non vogliamo spendere qualche parola anche per esprimere in nostro plauso per quello che ha combinato Danilo con quel rigore su Orsolini? Una roba di un'ingenuità che neanche il capitan Findus avrebbe mai saputo arrivare a tanto.
C'è poi Fagioli che da quella serata del pianto a dirotto (quasi pari a quello di Dybala) e successivo declassamento a rincalzo di Miretti Babbascione, sembra non essersi più ripreso del tutto: stasera ne combina un’altra: due tiri ravvicinatissimi che hanno fatto fare un figurone a Skorupski, il quale, spero, avrà avuto poi la signorilità a fine partita di andarlo a ringraziare. Tuttavia, a contendere la palma del più disastroso sotto porta, Fagioli è fortunato, perché c'è il tiro di Soulè, indirizzato alla luna, che strappa a due mani lo scettro di tiro più sballato e sanguinoso della partita, fino a quel momento nelle mani del legume, a questo ragazzo, che magari in allenamento sarà bravo come Pelè, ma quando gioca in campo è capace di tirarti le botte dalle mani.
Gatti in versione manovale dà supporto alla manovra offensiva, con qualche sua pennellata, d’artista della pennellessa. Svarione che potrebbe costare il gol: graziato.
Cuadrado scattante e trascinante, il tutto condito da errorucci che rischiano di diventare erroracci: emozionante.
Rabiot
in versione intercity.
Iling Jr
che al primo scatto determina il pareggio con una progressione da mach 1, Poi pian pianino si adegua al ritmo da Freccia rossa, comunque bene.
Locatelli
qualcosa di buono la fa, ma nel centrocampo di Pogba, Vidal, Pirlo, Marchisio, il campo l’avrebbe visto solo due volte l’anno, nelle feste comandate. Diligente.
Ormai è ufficiale Vlahovic è in crisi e Kostic non sta tanto meglio. Da quando è entrato Chiesa ha perso la leadership della fascia sinistra. Il problema è che né l'uno né l'altro sembrano essere in grado di giocare al meglio, e farli giocare contemporaneamente potrebbe non essere la scelta migliore. Allegri sicuramente avrà da tener contenti i procuratori di entrambi i giocatori. La nostra sensazione è che la gestione di Kostic e Chiesa sia più politica che tattica.
Il tifoso juventino sa che Allegri, per certi versi, meriterebbe di essere cacciato a pedate, foss’anche solo per il suo modo indisponente di comportarsi, ma se poi si tiene conto di tutta l’enorme mole di magagne tenute sotto il tappeto per anni in casa Juve, nessuno, in tutta onestà, se la sentirebbe di gettare la croce sulle sue spalle. Controverso!