Chi ritorna nel calcio professionistico dopo un periodo di assenza, chi viene spedito in punizione in Serie C, chi continua a difendere questa categoria. Siamo nel girone del purgatorio del calcio italiano, per alcuni, per altri il paradiso, perchè di più non si può, per altri l'inferno, dopo aver sperato nel paradiso della Serie A. 

E sono sette le sorelle del Sud che hanno giocato nella massima Serie, che, salvo cambiamenti e ulteriori ribaltamenti ecc, in teoria, potrebbero ritrovarsi a condividere insieme il percorso della Serie C, come piace a noi chiamarla, anche se il nome ufficiale sarebbe Lega Pro, un nome mai entrato nel cuore dei tifosi. Bari, Reggina, Catania,Catanzaro, Palermo, Foggia, Avellino.

Il Catanzaro, prima squadra calabrese a raggiungere la Serie A, in duello perenne sempre con la Reggina, che in Calabria, negli anni '70, per altre ragioni portarono ad un rischio di guerra civile, con tanto di invio di carri armati, è rimasta nel cuore di tanti calabresi, come il suo stadio, il Ceravolo, l'impianto sportivo più antico della Calabria e tra i più antichi d'Italia. Purtroppo il pino marittimo che ne determinava la peculiarità non c'è più, le regole alla fine hanno prevalso. 

La Reggina sarà l'altra formazione calabrese a far parte della Serie C, insieme a Vibonese, Rende, ma insieme al Catanzaro l'unica ad aver vissuto il sogno della SerieA. Disputando 9 stagioni e ben sette consecutive nei primi anni 2000.

Il Bari, un tempo la Bari, oggi il Bari, che a furia di salire e scendere, tra le varie categorie venne battezzata a sfottò come la squadra ascensore, il Catania che porta i colori dell'Etna e del mare, Etnei o i Rossazzurri che potrebbero trovarsi a duellare con la squadra che invece di essere in SerieA si trova in Serie C, nata nel giorno di tutti i santi, nel 1900, il Palermo, il cui sentimento di rabbia è condiviso dal Foggia passato alla storia per l'attacco di Zeman, sfiorando addirittura la qualificazione in Coppa UEFA. E poi l'Avellino, formazione dai colori bianco verde, che ha come simbolo il lupo, e vanta ben dieci stagioni in SerieA.

Sperando di assistere un giorno al riscatto del Sud in SerieA, che continua ad esprimere pochissime rappresentanze delle squadre meridionali, intanto, ci si consola nelle categorie inferiori, dove il made in Sud è effettivamente notevole.