Vi ricordate delle famose schede svizzere di Moggi? Sono ormai un mito urbano, un simbolo di Calciopoli. Cosa si sa realmente? Che sono esistite, che sono state distribuite ad arbitri e dirigenti, che è stata richiesta la possibilità di intercettarle, ma che per varie ragioni non hanno prodotto alcun risultato. Quindi il valore delle schede svizzere non è il loro contenuto, ma quello che presumibilmente era il contenuto, che nessuno conosce, se non gli interessati. Dunque le schede svizzere sono una prova in quanto… schede svizzere. Non ne voglio parlare dal punto di vista processuale, sono stati scritti fiumi d'inchiostro su quello, vorrei soffermarmi invece sul valore che hanno avuto nel sentimento popolare.
Nell'impianto accusatorio contro Moggi e la Juve, rappresentano la prova provata degli illeciti. Sono schede straniere (tecnicamente sì, in realtà sono state acquistate a Chiasso, non in Bangladesh) che sono diventate il simbolo delle trame occulte. Nonostante nessuno sappia cosa si dicessero, paradossalmente le schede svizzere assumono maggiore importanze delle intercettazioni vere e proprie che sono migliaia. La spiegazione è che nell'umana esigenza di semplificare, niente è più facile e significante di queste schede svizzere, a partire dal nome.
Quante volte avrete parlato tra amici di calciopoli e nell'eterno dibattito tra juventini e antijuventini, prima o poi arriva il momento delle schede svizzere risolutive, che pur in assenza di contenuti riscontrabili, sono la parola magica che tutto può.
Dopo calciopoli e soprattutto dopo i sette scudetti consecutivi della rinata Juventus di Andrea Agnelli, c'è stato bisogno di scuse nuove, impossibile in Italia fare i complimenti ai vincitori, bisogna sempre ricamare e cercare trame occulte, cercare 'schede svizzere'. Nell'attualità ogni episodio arbitrale favorevole alla Juve scatena giorni e giorni di polemiche, dibattiti, accuse.

Prendiamo Empoli-Juventus, è iniziato da poco il secondo tempo la Juve perde e gioca male, ma nel secondo tempo ha sfiorato il pareggio già varie volte fino a un rigore fischiato per fallo su Dybala. Gli episodi sono quasi tutti discutibili, ci sta che si metta in dubbio che fosse rigore, Dybala ogni tanto tende a svenire, ma nell'opinione pubblica qualificata unanimemente si dice che è un rigore abbastanza chiaro. Apriti cielo! “Alla Juve danno SEMPRE i rigori”. Si ironizza sulla facilità con cui gli arbitri assegnano rigori alla Juve. Poi qualcuno osa verificare i numeri che, incredibilmente, dicono il contrario. La Juve non ha più rigori delle altre, anzi, ne ha meno di varie avversarie. Quindi il “Alla Juve danno sempre i rigori”, diventa “Danno sempre i rigori alla Juve QUANDO SERVE”. Risolto tutto. Dialetticamente l'aggiunta del quando serve, annulla qualsiasi dato oggettivo portando il discorso a supposizioni e trame occulte senza controprova. Come le schede svizzere.
Già, però alla Juve i rigori contro non li danno MAI.
Qualcuno osa verificare anche questo: insomma già due rigori contro quest'anno, non era che non davano i rigori contro MAI? Il sentimento popolare va in crisi, bisogna fare qualcosa, bisogna trovare un altro concetto da usare come jolly che non sia argomento dimostrabile coi fatti.
La soluzione arriva da Napoli, attualmente la capitale mondiale delle scuse automatiche. La gestione dei cartellini! Ma certo, in fondo lo scudetto dell'anno scorso è stato vinto grazie a un cartellino giallo (più tutta un'altra serie di fatti che però non contano nulla di fronte alla gestione dei cartellini). La teoria è che gli arbitri non aiutano più la Juve coi rigori, ma coi cartellini gialli. Ogni discorso sulla Juve e sulle sue vittorie, da parte degli antijuventini ha in partenza il risultato: la Juve ruba. I numeri e gli operatori per dare quel risultato sono cambiati dinamicamente a seconda del risultato. É come se in una semplice operazione matematica, sappiate dall'inizio che il risultato finale dovrà essere 10. Avete 4 mele, 7 pere e 2 arance? Inventatevi che 2 pere erano marce e una mela in realtà era solo un'ombra: fatto, fa 10! Infatti i soliti perditempo che osano verificare numeri e fatti obietteranno che la Juve in comparazione ai falli fatti ha più ammonizioni di molte altre.
Ma chi se ne frega dei numeri, il punto è “la gestione dei cartellini”. Il risultato finale deve essere che la Juve ruba e per arrivarci bisogna tirare fuori concetti convincenti a prova di qualsiasi fatto.

Non è difficile, la memoria selettiva dei tifosi (di tutti nessuno escluso) ricorda solo i fatti convenienti, ve ne accorgete quando usano affermazioni assolute tipo sempre, mai, 'senza se e senza ma' o come quando fanno un'affermazione che si conclude con 'e punto!'. É così e basta.
Vi sarà capitato di parlare con amici che vi hanno detto che gli episodi dubbi capitano SEMPRE a favore della Juve. E quando citate un caso di errore arbitrale contro la Juve cosa vi rispondono? “Eh per UNA volta che capita a voi, vi lamentate!”. Sarà sempre un 'capita SEMPRE a voi' versus 'per UNA volta che capita a voi'. Non importa quante volte veramente capita.
E se proprio siete tra quelli pignoli che i numeri e i fatti li contate, ricordatevi della gestione dei cartellini. E delle schede svizzere.