Leonardo ma che dici? E tu saresti il dirigente individuato per il rilancio? Ma per favore... 
Questo Milan, al netto dei noti problemi legati al FFP, nonché delle continue defezioni causa infortuni, ha un rendimento nettamente al di sotto delle proprie potenzialità. A meno che non si voglia credere che il Milan valga il Bologna o il Frosinone, giusto per citare le ultime due di campionato in cui i rossoneri sono apparsi un gruppo confuso e demotivato, che gira a vuoto. Di conseguenza, anche l'ultimo dei dirigenti capirebbe che un cambio in panchina è pressoché inevitabile. In fondo, continuare con un allenatore (improvvisato) che non solo è incapace di dare qualcosa in più ai suoi, ma che nemmeno riesce ad ottenere il minimo sindacale dalla squadra, è un errore, un grave errore. Tant’è vero che già sostituirlo stasera costituirebbe comunque una colpa per non essere intervenuti prima, figuriamoci continuare (e perseverare) con questo pianto.
Capisco che le finanze risicate e una rosa di 30 giocatori di cui, forse, la metà meriterebbe la maglia che indossa, non sono esattamente un incentivo per tecnici di un certo livello a spasso, specie se guadagnano da “disoccupati” più di quanto il Milan sarebbe disposto ad offrirgli per tornare in panchina. Ma è pur vero che se una squadra proprio non gira, se anche un certo Higuain si è dimenticato non il gol, ma la porta, forse non serve nemmeno un grande tecnico, ne basta uno normale a basso costo. Anche perché come sostiene Allegri (non esattamente uno che insegna calcio), un allenatore incide poco, più che altro deve evitare di fare grossi danni. Gattuso, appunto.

Detto ciò, bisogna solo avere il coraggio di fare delle scelte e la competenza per non sbagliarle. E non è scritto da nessuna parte che se sei stato un grande giocatore o un ex giocatore puoi solo che far bene. Giocare è una cosa, allenare un’altra, gestire e amministrare un’altra ancora.