Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l’uomo con la pistola è un uomo morto!  
Mr. Clint Eastwood, dall’alto dei suoi 193 centimetri, guarda beffardo il povero Gian Maria Volonte’ e tutti capiamo che per il “cowboy de noantri” non c’è ormai più nulla da fare; come eroe negativo dell’epopea degli spaghetti- western rappresenta il passato ed il suo destino è segnato! Oh, ma per caso lo volete mettere in dubbio? Ma volete scherzare? Uè, dico, all’angolo rosso c’è the world champions: fisico statuario, occhi azzurri (di ghiaccio) al secolo Clint Eastwood jr che è uno che mica dice parole “un tanto al chilo”. Le sue sono sentenze!!! E poi, se proprio vogliamo discuterne, tanto vale mettere, non qualche, ma almeno un puntino sulla “i”.

Quindi, onde evitare polemiche sterili, sgombriamo subito il campo da qualsiasi dubbio; un uccellino, qualcosa di indefinito, mi suggerisce che vi sta andando in tilt la cabeza e non so perché  vorreste paragonare uno che ha vinto qualcosa come “5oscar5” a (chi?) Volontè Gian Maria, 9 aprile ’33, Milano. Mi sa che vi sfuggono dei particolari. Lui, il Clint, nientepopodimeno viene dagli States; ma che dico dagli States…addirittura dalla California! E non un posto a caso della California, saltato fuori per puro caso e mettendo, ‘ndo cojo cojo, il dito sulla carta geografica, “Lui” è proprio di San Franciso nella cui baia è sorta, per fortuita coincidenza ed appena qualche anno dopo, la panacea di tutti i mali del mondo…la Silicon Walley! A questo punto mi e vi domando: vogliamo proprio costringere ad un impari confronto uno “alto, bello, biondo, americano(!) e pure, almeno per contiguità, “tecnologico di quelli iper”, con uno che “forse” si è formato (ma potrebbe essere la classica leggenda metropolitana) leggendo Camus e Sartre e tutt’al più specializzando le proprie arte teatrale recitando quegli insopportabili autori russi tipo Dostoevskij? Ho capito perfettamente, oggi vi va di prendervi gioco di me. Dite di no?
Allora vuol proprio dire che ridendo, scherzando e soprattutto senza accorgercene, ci siamo inoltrati in un bel ginepraio e vi assicuro che venirne fuori sarà tosta anzichenò.
Allora, stavamo dicendo… Quando un uomo con un libro incontra un uomo con un PC, l’uomo con il libro è un uomo morto (da quanto tempo, boh, chissà?).

Annosa, risibile ed ininfluente questione (tanto per cambiare). Possiamo, e vogliamo, veramente discutere e mettere in competizione un computer con qualche Yottabyte di memoria col cervello di un umanoide? No, di sicuro no. Ma la materia del nostro acceso ma silenzioso contendere forse è nascosta da qualche altra parte poco visibile ed i suoi termini non sono proprio così nitidi e definiti.
Per chiarire il tutto facciamo qualche esempio… sostiene Pereira, ma non “un Pereira qualunque”, proprio quello che, come il sottoscritto si diverte, di tanto in tanto, a scrivere o a postare qualcosa su questo squinternato blog che chiamasi VXL e che da un po’ ha sdoganato i nostri “pensierini della sera” ; dicevo, sostiene Pereira (dichiarandosi peraltro d’accordo con me) che… ”La pubblicità segue le tendenze dei consumatori, cavalca i bisogni del target…(ma, nds)… Sì, siamo noi che abbiamo desideri, sogni e quasi sempre bisogni”.
Cioè… ci facciamo pilotare, ma sino a che siamo consenzienti.

Capito? E forse, senza volerlo (o forse “sì”), il sig Pereira, proveniente da un’imprecisata località della Trinacria, ha messo un mattoncino alla costruzione, ancora estremamente fragile, che andiamo a cominciare e faticosamente a tirar su!
Ma i mattoncini li mettono anche i giovani e quindi capita, anche questa volta inconsapevolmente, che un altro blogger storico e giovanissimo, Damiano Fallerini, ci mostri, con il candore e l’incoscienza naturale dei teen, quanto nudo sia il re (per alcuni di noi che si girano colpevolmente dall’altra parte) dicendoci…” …Cioè, l’uomo come noi non conta niente per quanto riguarda il potere…meno di uno, sì, praticamente niente…Una sola formica in un formicaio quanto conta?...E il sistema si basa su ogni formica, una per una, e funziona perché ogni formica svolga il suo dovere (sistema e dovere l’ho grassettate io, non Damiano!!!)”.
Riflessione crudamente “agghiacciande” ed assolutamente in linea col presente, non trovate?
Va bene, aggiungiamo un’altra ultima pietra alla costruzione (tranquilli, è breve e poi mi fermo nelle citazioni): un altro top-blogger: Arsenico17 (un classe ’77), oltretutto scelto capziosamente perché va a porsi, generazionalmente, giusto in mezzo fra gli “anzianotti tetragoni al nuovo che avanza inesorabile” ed i “blogger rampanti” e di cui colgo solo una frase che trovo chirurgicamente esemplificativa ma, assolutamente (metto le mani avanti) da parte mia, non approvo né tantomeno critico, perché è il suo (di Arsenico) essere uomo contemporaneo: “Frankie (io) è bravo…la cultura aiuta tanto…il mio livello di conoscenza letteraria è molto limitata (nds: no Arse, se hai capito cosa realmente sia cultura, sei a cavallo )”. Bene, siamo arrivati a fine percorso! Siamo arrivati ad un punto che ci guardiamo fra noi stupiti perché…“per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?” Ma anche Il bimbo che “è lì”, ci guarda tutti e quattro, ed a noi si rivolge inferocito: siete degli idioti. Mi avete comprato la nuova macchinina ma non vi siete resi conto che sono ancora “troppo” piccolo e non arrivo ai pedali!
E di colpo capiamo (forse) che conoscenza, evoluzione, potere ed i pensieri che ci vengono in testa fanno tutti parte della realtà umana e che, per default, generano una messa in discussione di quegli stessi principi appena citati e siccome li andiamo continuamente ad analizzare dato che “normalmente pensiamo”… li trasformiamo. Punto!
In parole povere abbiamo reso concreto e vitale una specie di “cane razionale che si morde la coda”.
Però, a differenza di un gioco del monopoli portato alla follia, tutto ciò, cioè il percorso mentale, ci aiuta a ricercare e magari se siamo fortunati ed intelligenti, persino a trovare la verità. Eh già, è proprio cosi (se vi fermate a riflettere). Fra i tifosi della pistola (il libro) e quelli che invece parteggiano per il fucile (le sterminate potenzialità del computer) esiste un vincente? Esiste quello che possiamo definire “depositario della verità”? Sicuramente no, presi singolarmente la “cosa” (la prospettiva) però cambia radicalmente se uniamo l’una all’altro; se cioè uniamo la potenza di fuoco della pistola con quella del fucile. Cosa me ne faccio di un potente computer se non ho la cultura per saper cercare “dentro di lui” e quindi del saper riconoscere quella corretta “fra tutte le risposte che mi dà”? Ve lo ricordate il bimbo che non arrivava coi piedi ai pedali? Proprio la stessa, identica, cosa! E dato che ormai mi sembra chiaro che lottando ed imprecando, abbracciandoci o mandandoci a quel paese (a seconda dei momenti) stiamo arrivando al traguardo del bene comune e cioè di un’evoluzione sostenibile, un’evoluzione che ci permette di vivere meglio e affrontare il futuro più preparati e sereni. Allo stesso tempo questa agognata evoluzione dovrà essere concepita ad uso e consumo nostro e non del primo furbo che passa che, statene certi,  la userà sostituendosi a noi. E’ probabile che riusciremo a stare meglio se solo mettiamo, dove devono stare (avete capito benissimo), sia gli integralisti no-byte (tanto ci sono i libri) che quelli  no-libro (tanto ho google); sono uguali e “specchiati” nella loro immobile stupidità e soprattutto non ci permettono di progredire naturalmente. E quindi, già che ci siamo, visto che “fatti non fummo a viver come bruti…” perché non proviamo ad unire Tesi ed Antitesi e a fare una Sintesi del tutto? Anche perché forse sta cosa qualcuno l’aveva già pensata e scritta ed aveva pure tentato, vanamente, di farcela capire qualche centinaio d’anni fa; ma se non l’avessimo studiata su un maledetto libro  adesso come la trovavamo su internet? Raga, già è dura di suo, cerchiamo di far di tutto per viverla al meglio questa vita; mettiamoci dentro tutto quello che abbiamo, sia il cervello che il cuore, altrimenti è come se il viaggio non l’avessimo mai fatto.