Come ampiamente noto, l’Inter ha deciso di annullare la canonica conferenza stampa di Antonio Conte, alla vigilia dell’incontro contro la Fiorentina al "Franchi". Le motivazioni di tale singolare decisione sono state giustificate dal fatto che il quotidiano sportivo Corriere dello Sport ha pubblicato, all'interno di una rubrica curata da Italo Cucci di domande/risposte con i tifosi, la lettera di un tifoso (dichiaratosi di fede felsinea), che si esprimeva con toni piuttosto duri nei confronti del tecnico leccese (considerato "esaurito"). Inoltre, il giornalista sportivo, nella replica, anziché stigmatizzare il comportamento del tifoso, acuiva i toni della polemica, associandosi alle critiche, non nei confronti di Conte ma rispetto alla dirigenza, per aver lasciato partire Icardi.

In risposta a quanto pubblicato da Il Corriere dello Sport, l'Inter diffondeva il seguente comunicato: "Ieri, dal Corriere dello Sport, è stata pubblicata una lettera offensiva nei confronti del nostro allenatore, giustificando l'aggressione nel commento. Per dare un segnale a tutti i media 'che devono garantire il rispetto delle persone' oggi non si terrà la conferenza stampa". Premesso di ritenere assolutamente censurabile quanto pubblicato dal quotidiano sportivo romano, soprattutto con riferimento a quanto riferito dal tifoso, in quanto trattasi di offese di carattere personale, sono almeno due le considerazioni, francamente incomprensibili, che si possono trarre in esito alla presa di posizione da parte dell'Inter. In primo luogo non si comprende per quale motivo, a fronte dell'errore di un quotidiano sportivo, a "pagare" debbano essere tutte le testate nazionali e i relativi giornalisti. A ciò poi si aggiunge che la mancata conferenza stampa ha privato i tifosi interisti di notizie riguardanti la squadra, soprattutto in esito all'eliminazione dalla fase eliminatoria della Champions League. Inoltre  la frase del comunicato "Per dare un segnale a tutti i media…" appare per certi versi "inquietante" e per altri intrigante.

L'aspetto inquietante è rappresentato dalla circostanza che la frase sembra un avvertimento dettato alla generalità della stampa su come ci si debba comportare quando si tratta di commentare l'Inter e ciò appare inaccettabile, nel senso che non si possono fornire "indirizzi di comportamento" alla stampa, per natura libera di informare (e ci mancherebbe) senza alcun condizionamento di sorta. Venendo però alla parte "intrigante", non potevamo sottrarci alla tentazione di dare un seguito, ironico (?), al citato comunicato stampa della squadra nerazzurra. Infatti, alla luce degli eventi citati, l’'nternazionale F.C. S.p.A. sta per diffondere a tutti gli organi di stampa le regole di comportamento che dovranno essere seguite da tutti i giornalisti in occasione delle conferenze stampa con Antonio Conte.

Di seguito, si anticipa il testo, di prossima pubblicazione

Le regole da seguire per le conferenze stampa di Conte

  • Prima di poter accedere alla sala stampa, ciascun giornalista dovrà inginocchiarsi su un altarino adiacente la porta d’ingresso e recitare dinanzi all'icona di Antonio Conte, ritratto mentre impartisce i sacramenti alla squadra, il seguente "Atto di dolore ad Andonio": "Mio Andonio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore delle domande scomode che avrei voluto porti, perché anche solo pensandole ho meritato il tuo castigo e molto più perché avrei potuto offendere Te, infinitamente buono e degno di essere pagato un milione di euro netti al mese. Propongo con il Tuo santo aiuto di non pensare mai più di poterTi offendere e di fuggire le occasioni di possibili domande scomode. Andonio, misericordioso, perdonami".
  • Dopo l'Atto di dolore, ciascun giornalista dovrà consegnare all'addetto stampa la lista dei quesiti che intende porre ad Antonio Conte. Il giornalista sarà autorizzato a porre le domande che saranno precedentemente autorizzate dal tecnico.
  • Sono escluse dalla preventiva autorizzazione del tecnico, solo le domande che propongono l'istanza di santificazione (si sta valutando se necessitino di preventiva autorizzazione anche quelle che propongono la "sola" beatificazione) o che lodano le grandi doti di comunicazione e di innata simpatia di Antonio Conte.
  • Sono altresì consentite le domande che chiedono delucidazioni in ordine alla splendida capigliatura del tecnico, con particolare riferimento ai riflessi ramati, che richiamano la figura di Antonio Conte come Ares, il mitico Dio della Guerra. Il tecnico sarà lieto di fornire a ciascun giornalista interessato consulenza tricologica in merito.
  • Sono vietate le domande riguardanti (i) la forma dei calciatori e l'organico, in quanto vengono poste al solo scopo di destabilizzare l'ambiente nerazzurro e di irritare il delicatissimo stato d'animo dei calciatori interessati; (ii) le condizioni degli infortunati, in quanto vengono formulate con il solo obiettivo di perpetrare il "malocchio" nei confronti degli stessi calciatori; (iii) le anticipazioni sulla possibile formazione, perchè tendenti esclusivamente a fornire indizi alla squadra avversaria di turno e certificanti la malafede del giornalista; (iv) le condizioni climatiche, perché miranti a irritare i calciatori interisti, notoriamente meteoropatici; (v) l'abbigliamento del tecnico, perché tendenti a porre dubbi sulla notoria classe ed eleganza delle tutine azzurre che il tecnico interista sfoggia nelle conferenze stampa.
  • Saranno sanzionati, con inaudite punizioni corporali, i giornalisti che oseranno anche solo ipotizzare (il tecnico Antonio Conte ha una particolare competenza a leggere nella mente dei suoi interlocutori, tenuto conto che in proposito è stata ingaggiata, su sua segnalazione, una medium ad Appiano che tiene quotidiane lezioni al tecnico sull'importanza della trasmissione del pensiero nel calcio) di porre domande riguardanti i continui fallimenti europei del tecnico
  • Saranno appesi a testa in giù sui riflettori di Appiano, i giornalisti che, in sala stampa, saranno sorpresi in sorrisetti ironici, perché ciò certificherà in maniera inequivocabile che gli stessi stanno ridacchiando sul fatto di come si possa giustificare per il tecnico un compenso stratosferico di euro 12 milioni netti all'anno, stante la circostanza che la sua squadra non è stata in grado di vincere contro i pulcini del Barcellona.

Ciò premesso, l’Internazionale F.C. S.p.A. ribadisce che la Società ama intrattenere con gli organi di informazione un rapporto improntato alla massima collaborazione e garantisce, come diritto irrinunciabile, la libertà di pensiero e di espressione di ciascun giornalista. In proposito, la F.C. Internazionale è costretta però a stigmatizzare come pesantemente offensiva la recente domanda di un giornalista, formulata al tecnico, prima dell’apertura della conferenza stampa post partita con il Barcellona. Il giornalista in questione, aveva infatti posto ad Antonio Conte il seguente quesito: "Mi scusi, Lei si aspettava il record di incassi a San Siro con il tutto... esaurito?". Il giornalista è stato dato immediatamente alle fiamme e le ceneri dello stesso saranno restituite alla famiglia.