Diciamoci la verità, ma se l'UEFA dovesse in questo momento puntare su degli arbitri per una finale di Champions, come possiamo solo sperare che venga a scegliere in Italia?
Purtroppo, in quest'ultimo campionato gli arbitri e il V.A.R. hanno fatto di tutto per far perdere di credibilità il nostro calcio. Gli ultimi episodi, poi, sono stati come un macigno legato al collo di un naufrago in pieno oceano. Se agli errori già di per sé molto gravi andiamo ad aggiungere lo striscione laziale esposto durante Lazio-Sampdoria e le dichiarazioni del D.G. della Fiorentina, Joe Barone, allora il nostro Paese calcisticamente ne esce a dir poco ridicolizzato.
La cosa peggiore, poi, è la mancanza di confronto tra membri dello stesso staff, perché se Italiano, tecnico della Fiorentina, dopo la gara dichiara che anche loro hanno subito diverse ingiustizie, quindi ammette che il rigore non c'era, mentre il D.G. dichiara che il rigore era nettissimo, significa che già tra loro non si capiscono!
Per non parlare, poi, degli attacchi a Mourinho! Il tecnico giallorosso è stato sempre duramente attaccato quando si è lamentato degli arbitri, ma alla fine lo stesso designatore degli arbitri, poi, gli dà ragione squalificato gli arbitri attaccati da Mourinho.

Ora, capisco che Mourinho è uno dei migliori tecnici al mondo, ma non credo che Rocchi squalifichi Pairetto e Banti fino al termine del campionato solo per le parole dello Special One. Potrei anche capire che un dirigente, un tecnico, un calciatore abbia l'obbligo di difendere la squadra a cui appartiene, ma per difendere non si può negare l'evidenza. Atteggiamenti simili, alla fine, sono dannosi per l'intero sistema calcio italiano. Alla fine, poi, l'Europa non perdona, le squadre che arrivano in Europa senza averlo meritato, diventano una sorta di barzelletta, vengono eliminate alla fase a gironi e negli ultimi anni lo stiamo vedendo: è sotto gli occhi di tutti.