Scritto con la mia fidanzata Alice

Al triplice fischio della partita di ieri, tutti I tifosi rossoneri hanno tirato un sospiro di sollievo: nonostante la partita non fosse stata semplice, con un Chievo che, almeno per un tempo, aveva tenuto in grande apprensione la coppia Romagnoli-Musacchio, segnando con Hetemaj anche il goal del momentaneo pareggio, il Milan aveva portato a casa un risultato decisivo ai fini della classifica, mantenendo il vantaggio sui cugini nerazzurri, confermando il suo trend positivo e l’ottimo momento di forma degli uomini chiave. Nonostante questo, vi sono state varie critiche ad alcuni giocatori, Paquetà in primis, e all’allenatore Gattuso: alcuni quotidiani hanno fortemente contestato la scelta di far giocare Conti, altri il ruolo stesso di Paquetà nel progetto milanista, altri ancora l’espulsione di Gattuso. Tuttavia, il Milan rimane in terza posizione, con un punto di vantaggio sull’Inter e a -5 dal Napoli, ed è la seconda squadra con più punti nel girone di ritorno, ovviamente aspettando il Derby della Madonnina.

Di seguito le pagelle scritte da me, con uno sguardo d'insieme su tutta la stagione rossonera.

PAGELLE

Donnarumma 6: conferma il suo momento straordinario con una prestazione di ordinaria amministrazione, guidando con saggezza la difesa. Attento nelle uscite alte e basse, sta dimostrando di essere cresciuto rispetto all’anno scorso, sia come uomo che come giocatore, meritandosi finalmente il titolo di “fenomeno”. Sul goal di Hetemaj può fare ben poco, con il finlandese liberissimo di angolare la sfera per colpa di una marcatura molto approssimativa di Conti. Per il resto si segnala un buon salvataggio su cross insidioso dei clivensi. Forse il Milan ha finalmente trovato stabilità in porta per buon decennio. Giovanissimo fenomeno.

Conti 5: parte del 1’ primo minuto per guadagnare minuti nelle gambe e tornare ad essere finalmente quel giocatore che tutti abbiamo ammirato a Bergamo. La partita gli riesce fino al 41esimo, quando per colpa di un suo errore in marcatura Hetemaj riesce a pareggiare, riaprendo la partita. Nella restante mezz’ora in cui gioca si mostra appannato per colpa di quell’errore che ha macchiato la sua gara, altrimenti sufficiente. Per riprendere fiato e gamba queste sono le partite da sfruttare. Falso difensore. Dal 64esimo Calabria 6: presidia con attenzione la sua zona concedendosi anche qualche sgroppata nella trequarti avversaria. Cresciuto moltissimo, si conferma come uno dei terzini più interessanti per la nazionale di Mancini.

Musacchio 6,5: buona partita del centrale rossonero, che dimostra di essere diventato un giocatore solido e affidabile, capace di creare una gran coppia con Romagnoli al centro della difesa, in attesa che torni disponibile Caldara. Nella partita non sbaglia un intervento, sempre attento quando il Chievo spinge, un gigante sulle palle alte: rispetto all’anno scorso si mostra come un signor difensore, che sembra finalmente aver superato I problemi fisici che lo hanno limitato al Villareal. Sicurezza difensiva.

Romagnoli 7: ennesima prestazione monumentale alla guida della difesa milanista, si dimostra essere un vero capitano, non sbagliando nemmeno un appoggio o una marcatura. Si concede persino qualche sgroppata nell’area di rigore avversaria, andando vicinissimo al goal di tacco sulla punizione di Çalhanoğlu: un giocatore giovanissimo divenuto il perno difensivo di una delle squadra più importanti d’Italia. L’investimento di 25 milioni, fortemente criticato negli anni scorsi, ad oggi è stato ampiamente ripagato. Capitano del futuro.

Laxalt 6: partita tutto sommato ordinata del terzino uruguaiano, che si sta abituando a giocare in un ruolo più difensivo rispetto a quello della nazionale e del Genoa. Buona copertura in fase difensiva, anche se si perde leggermente sul cross di Leris, e discreta spinta in fase offensiva. Un’ottima riserva in caso di necessità, ma anche un possibile titolare. Esterno incatenato al ruolo di terzino.

Kessie 6,5: grande corsa, gran fiato, grandi ripartenze, zero goal. Spinta eccezionale, sembra avere polmoni per due giocatori, grande fisicità in mezzo al campo, buona tecnica al servizio della squadra, ma scarsa lucidità al momento della conclusione: quelle due conclusioni fallite gridano ancor vendetta. Nonostante ciò rimane un giocatore da cui Gattuso non può prescindere nel suo Milan, unico per le sue caratteristiche, che donano atletismo, fisicità e dinamismo al centrocampo rossonero. Gran investimento in ottica futura, non a caso alcune big inglese hanno già messo gli occhi su di lui, ma tutti I tifosi rossoneri sperano che rimanga e che cresca ulteriormente. Leone indomabile.

Biglia 7,5: mezzo voto in più per la grande punizione che sblocca la partita, 7 per tutto il resto: geometrie di qualità, grandi recuperi e dozzine di palloni recuperati, un giocatore che mancava tremendamente al Milan, anche in fase offensiva. In questa partita ha messo su minuti importanti in vista del Derby, come Conti. Inoltre la pennellata all’incrocio dei pali è da vedere e rivedere, chissà che il connazionale Messi non gli abbia svelato qualche trucchetto del mestiere. Il regista criticato l’anno scorso, quest’anno si sta dimostrando come un giocatore capace di fare la differenza in mezzo al campo. Bakayoko ha trovato un rivale per il posto da titolare. Bentornato Lucas!

Paquetà 5,5: partita non da bocciatura completa, ma insufficiente rispetto agli standard a cui il brasiliano ex Flamengo ci aveva abituato. Tuttavia ha una giustificazione: è in totale debito d’ossigeno, avendo giocato tutte le partite da quando è arrivato in Italia, per di più in un ruolo non proprio suo, in cui il dispendio di energie è elevatissimo. Tutto sommato, gioca una discreta prima mezz’ora, per poi calare vistosamente fino alla sostituzione avvenuta al 54esimo: sono mancate le giocate illuminanti, e anche la precisione dei passaggi ha spesso lasciato a desiderare. Ciò nonostante sarà un giocatore importantissimo per il Milan del futuro. Campione stanco. Dal 54esimo Çalhanoğlu 7: entra con l’argento vivo addosso, dimostrandosi come un giocatore capace di fare la differenza nel Milan. Dai suoi piedi partono tutte le scorribande offensive rossonere, come anche il goal del 2-1, ma al momento della conclusione viene sempre murato dai difensori clivensi. Quando Suso non gioca, ci pensa il trequartista turco.

Suso 4,5: assente ingiustificato in una serata complicata in cui ha definitivamente spento la luce: copia sbiadita di quel giocatore che nel girone d’andata era stato spesso decisivo, ma che sembra aver perso la condizione nella maniera più assoluta. Sono mancate le sue giocate di qualità e I suoi spunti sulla destra, oltre all’assente affiatamento con Kessie. Una bocciatura pesantissima per un giocatore ritenuto perno di un gran progetto come il Milan. Unico sbaglio nello schieramento di Gattuso. Fantasma. Dal 84esimo Borini 6: sicuramente merita più spazio. Buona copertura in difesa e la solita corsa, abbinata alla solita grinta.

Piątek 7: ogni pallone che transita dai suoi piedi si tramuta magicamente in goal. Decisivo come non mai con il pallone trai piedi, ma prima di tutto senza: corre, strattona, recupera, guadagna e distribuisce falli. Un tuttocampista offensivo, con una fame di goal che non si vedeva da tempo a Milanello: al primo pallone giocabile trova una rete da grande opportunista, piazzandosi secondo nella classifica marcatori, alla sua prima stagione in Serie A. Un campione che il Milan è riuscito a strappare a prezzo di saldo, assicurandosi goal e grinta per un buon decennio. Con buona pace di Cutrone, che dovrà lottare molto per togliere spazio a questo cecchino dalla mira infallibile. Fenomeno.

Castillejo 6,5: fumoso in molte situazioni, ma rimane un giocatore che deve assolutamente partire titolare al posto di Suso: porta grinta, dinamismo e soprattutto un’inaspettata quantità, abbinata alla sua qualità tecnica. Il partire dalla fascia sinistra non lo ha condizionato minimamente, permettendogli anche di realizzare un assist di testa, che non è di sicuro la specialità della casa. Lo spagnolo è un ottimo investimento per il futuro, ma deve essere maggiormente sfruttato da Gattuso, perché ha le qualità per fare male a qualunque avversario, nonostante debba ancora migliorare in concretezza, andando a concretizzare le ghiotte occasioni che spesso gli capitano, come contro il Chievo. Giovane interessante.

Gattuso 6: prepara discretamente la partita, non partendo bene ma venendo aiutato da un gran goal del capitano silenzioso Biglia. Poi si fa espellere, ingenuità che rischia di costargli il Derby, anche se tutti speriamo di no. Dopotutto, Gattuso è l’anima di questa squadra creata a sua immagine e somiglianza, brutta ma grintosa e soprattutto vincente. Nel secondo tempo il Milan riparte benissimo, segnando dopo meno di un quarto d’ora il goal decisivo, con il solito Piątek. Intanto Rino gongola e si gode il terzo posto in solitaria. Croce e delizia.

 

In generale, la partita contro il Chievo ha messo a nudo I difetti di una squadra che è ancora un cantiere a cielo aperto, che necessità di modifiche, di miglioramento, ma soprattutto di tempo e di pazienza, sperando che Gazidis e Leonardo ne abbiano. Noi tifosi siamo fiduciosi in questo Milan, brutta ma vincente, che sta dimostrando di avere la grinta e la qualità per tenersi stretto il terzo posto fino alla fine e guadagnarsi così la qualificazione in Champions dopo anni di assenza. Il Milan sta tornando. E noi tifosi lo stiamo aspettando.

Pagelle a cura di Federicoz.