Un mercato anomalo quello che si è posto dinnanzi ai nostri occhi. Anomalo per come è stato condotto – colpi last minute non indifferenti, numerosi prestiti, pochi soldi cash spesi, svendita di esuberi a titolo gratuito – e per il periodo in cui si è svolto. Ha aperto le danze in un clima estivo, per poi chiudersi oppositamente, con un sapore del tutto autunnale. Un mercato che ha risentito pesantemente (e lo vedremo in maniera approfondita nel prossimo paragrafo) gli effetti del Covid, stravolgendo i valori economici dei giocatori e risparmiando i portafogli della stramaggioranza delle squadre di A e di altre leghe. Pochi soldi, molta fantasia, un mercato mascherato che mette in mostra le ferite economiche lasciate dalla pandemia.

Tutti vittima del Covid
Se ci guardiamo indietro i dati sono estremamente differenti. I soldi, nel mondo del calcio, hanno sempre girato, a volte più del pallone, e portavano introiti inquantificabili nell’immaginario collettivo. Numeri giganteschi, con tanti zeri, a volte anche otto o nove e giocatori che valevano quanto il fatturato annuale di un’azienda. Quest’anno ci siamo fermati e non possiamo fare a meno di voltarci un attimo. Solo l’anno scorso, infatti, tutte le leghe registravano dei record sul fronte spese nel mercato, tanto da sorridere alla sanità del sistema calcistico: 1550 milioni provenivano dalla Premier, 1370 dalla Liga, 1170 dalla Serie A, 750 dalla Bundesliga e, infine, 670 dalla Ligue. Ora, tutto questo, ha subito un importante flessione nell’anno attuale: 1270 milioni spesi dalla Premier (280 in meno), 400 dalla Liga (addirittura 970 milioni in meno), 630 dalla Serie A (540 in meno), 300 dalla Bundes (450 in meno) e la Ligue con 400 (-270). Numeri importanti che ci invitano a riflettere. Tutti i maggiori campionati hanno esborsato meno cash e, come scritto precedentemente, le squadre hanno adottato trattative più fantasiose e dinamiche, in grado di spendere il meno possibile e di mettere a bilancio il più tardi possibile i nuovi acquisti. Solo il Chelsea ha gestito un mercato più in scioltezza, senza badare alle spese, ma ricordiamo che i Blues hanno avuto il blocco per due sessioni di mercato e incassato una valanga di soldi per Hazard (esercitato su più fronti).
Tutti vittima del Covid, perfino le grandi, sia a livello di collettivo sia economico hanno dovuto inginocchiarsi: la Juventus, padrona del nostro campionato, ha registrato una perdita di 90 milioni e, il Barcelona, addirittura 97, aggiungendosi a questi anche quelli dipendenti dal settore commerciale.
Le ripercussioni ci sono e ci sono state. E se la Juventus l’anno scorso poteva permettersi 75 milioni cash per De Ligt, adesso, il colpo Chiesa, arriva in modo frammentato: prestito biennale (3 adesso e 7 in quello successivo), un riscatto che avviene a seconda di una determinata condizione (o la qualificazione in Champions della Juventus o 10 gol e 10 assist di Federico in due anni o almeno il 60% di presenze contabilizzate dai 30’ in campo) + 10 milioni di bonus e 40 milioni che arrivano in tre anni. Insomma, tutta un’altra storia. Il Napoli è l’unica che si è potuta permettere un prezzo elevatissimo per l’acquisto di Osimhen, 70 milioni e 10 di bonus. Ma come però? Anch’essi dilazionati in cinque anni. Insomma, un mercato diverso a cui raramente siamo stati abituati. I giocatori, però, sono arrivati e sono partiti: analizziamo le pagelle delle squadre.

Atalanta: voto 7
Acquisti
: Pasalic (riscattato dal Chelsea per 15 milioni), Muratore (dalla Juventus per 7 milioni), Pessina (rientrato dal Verona), Carnesecchi (rientrato dal Trapani), Radunovic (rientrato dal Verona), Aleksey Mirančuk (dalla Lokomotiv Mosca per 14,5 milioni), Romero (prestito dalla Juventus per 2 milioni), Piccini (prestito dal Valencia), Lammers (dal PSV per 9 milioni), Mojica (prestito dal Girona), De Paoli (prestito dalla Samp per 0,6 milioni). Cessioni: Tameze (fine prestito e rientrato al Nizza), Castagne (ceduto al Leicester per 25 milioni), Ebrima Colley (prestito al Verona), Traoré (ceduto al Manchester United per 30 milioni + bonus), Da Riva (in prestito al Vicenza), Reca (in prestito al Crotone), Muratore (in prestito alla Reggiana), Viviani (in prestito al Bologna). Spese: 48,1 milioni. Entrate: 55 milioni. Saldo: +6,9 milioni.
Ormai parliamo di una realtà ben consolidata.
Alla classica domanda “dove vuole arrivare l’Atalanta?” si sostituisce “questa Atalanta è da scudetto?” che però Gasperini rimanda fra 20 giornate. Hanno trattenuto i più forti e rinforzato una batteria sempre più quadrata. Castagne è stata l’unica vittima sacrificale, andatosene di sua spontanea volontà; l’acquisto di Mirančuk dà spessore a quel ruolo fantasma dove tutti aspettano il ritorno del sloveno; serviva una roccia in difesa e l’ingresso di Romero è quello giusto, già andato vicino al gol; Papu rinuncia alle offerte faraoniche; Zapata e Muriel sono pronti a rendere ancora più distruttivo il binomio colombiano; l’ingresso di Lammers dà più ossigeno e, con uno spostamento di suola e gol all’esordio, fa sorridere Gasperini; il centrocampo è sempre quello: con gli inserimenti di De Roon, le pezze di Malinovskyi, la precisione di Pasalic, i nerazzurri sono sempre più consolidati. La cessione di Traoré last minute per 30 milioni, che potrebbero diventarne 40, senza aver mai giocato, rende tutto ancora più magico e poetico. Inoltre, l’Atalanta, si toglie anche il cavillo riguardante il problema del giocatore e del fratello Hamed per possibile falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il quinto anno di Gasp, il secondo di Champions, cara Dea, i sogni possono diventare realtà.

Benevento: voto 7
Acquisti
: Glik (dal Monaco per 2,5 milioni), Ionita (dal Cagliari per 1 milione), Foulon (dal Beveren per 0,6 milioni), Lapadula (dal Lecce per 3,5 milioni), Caprari (in prestito dalla Sampdoria per 1,5 milioni), Dabo (dalla Fiorentina per 1,2 milioni), Iago Falque (in prestito dal Torino per 0.5 milioni). Cessioni: Coda (svincolato finisce al Lecce), Gyamfi (svincolato finisce alla Reggiana), Gentile (ceduto alla Fiorentina per 1,3 milioni), Rillo (in prestito alla Fano), Goddard (in prestito al Mumbai City), Iemmello (in prestito al Las Palmas), Vokic (in prestito al Pescara), Antei (in prestito al Pescara), Kragl (in prestito all’Ascoli), Armenteros (ceduto al Fujairah). Spese: 10,8 milioni. Entrate: 1,3 milioni. Saldo: -9,5 milioni.
Non ha commesso lo stesso errore del primo anno di Serie A, quando pensava che lo stesso agglomerato di giocatori appartenenti alla serie cadetta avrebbero fatto bene. No, da quest’anno si cambia sinfonia e che sinfonia per mister Inzaghi. Non solo ha trattenuto il gruppo che ha stradominato in Serie B ma ha preso certezze che hanno avuto esperienze in A, andando a rendere ancora più salda l’attuale rosa. Tre anni fa erano 4 punti nel girone d’andata, adesso sono 6 in 3 giornate. In difesa arriva Glik, che, insieme a Barba, formano una coppia ben affermata; l’esperienza in mezzo al campo di Dabo, insieme a quella di Ionita, garantiscono più sicurezze e certezze; l’attacco è tutto tranne che da Serie B: Caprari-Lapadula-Iago Falque, un tridente lucido che ben figura con queste streghe. Qualcosa è cambiato e i risultati si vedono.

Bologna: voto 5,5
Acquisti
: Vignato (dal Chievo per 1,5 milioni, già pagati a gennaio), De Silvestri (svincolato dal Torino), Hickey (dal Heart of Midlothian per 2 milioni), Calabresi (rientrato dal prestito dall’Amiens), Paz (rientrato dal prestito al Lecce), Kingsley (rientrato dal prestito alla Cremonese), Falletti (rientrato dal prestito al Club Tijuana), Falcinelli (rientrato dal prestito al Perugia), Vergani (in prestito dall’Inter per 0,8 milioni), Viviani (in prestito dall’Atalanta), Karisson (in prestito dal Breidablik). Cessioni: Krejci (ceduto allo Sparta Braga per 0,8 milioni), Falletti (a titolo temporaneo alla Ternana), Sarr (a titolo temporaneo all’Ascoli), Corbo (a titolo temporaneo in prestito all’Ascoli), Santurro (in prestito al Catania), Cangiano (in prestito all’Ascoli), Donsah (in prestito al Rizespor), Juwara (in prestito al Boavista con diritto di riscatto a 7,5 milioni), Bani (in prestito con obbligo di riscatto al Genoa a 4 milioni), Falcinelli (prestito con diritto di riscatto alla Stella Rossa a 1 milione), Pattarello (in prestito al Mestre). Spese: 4,3 milioni. Entrate: 13,3 milioni. Saldo: +9 milioni.
Un mercato mediocre, posto al di sotto della sufficienza.
Ci si aspettava il salto di qualità, ma invece non è arrivato nulla. Operazioni superficiali e alcune un po’ incomprensibili. Vendere Bani che può garantirti una buona copertura nelle retrovie e un’aggiunta come jolly come terzino, perché? Forse perché è troppo “vecchio” rispetto al progetto che hanno in mente, o, semplicemente, per prendere qualche milione. Hanno trattenuto Tomiyasu, rifiutando offerte anche di 25 milioni e 20 sicuri dalla Roma; buono l’acquisto a parametro zero di De Silvestri; ottimo l’acquisto di Hickey, di cui non solo se ne parla bene, ma possiede personalità e tanta armonia in campo. Però, si poteva fare di più.

Cagliari: voto 6
Acquisti
: Pinna (rientrato dal prestito all’Empoli), Vicario (rientrato dal prestito al Perugia), Aresti (rientrato dal prestito all’Olbia), Ceter (rientrato dal prestito al Chievo), Marin (dall’Ajax per 10 milioni), Sottil (rientrati dal prestito alla Fiorentina), Luvumbo (dal Primeiro de Agosto per 1 milione), Zappa (dal Pescara per 3,5 milioni), Tripaldelli (dal Sassuolo per 3 milioni), Pajac (rientrato dal prestito al Genoa), Godin (dall’Inter), M. Tramoni e L. Tramoni (dall’Ajaccio), Ounas (in prestito dal Napoli). Cessioni: Nainggolan (fine prestito dall’Inter), Mattiello (fine prestito dall’Atalanta), Lu. Pellegrini (fine prestito dalla Juventus), Ionita (ceduto al Benevento per 1 milione), Lella (in prestito all’Olbia), Gagliano (in prestito all’Olbia), Deiola (in prestito allo Spezia), Farias (in prestito allo Spezia per 0,5 milioni), Cigarini (svincolato va al Crotone), Rafael (svincolato va allo Spezia), Despodov (in prestito al Ludogorets). Spese: 17,5 milioni. Entrate: 1,5 milioni. Saldo: -16 milioni.
Ci ha provato, ma alla fine l’arrivederci datogli da Di Francesco, che tanto caro l’aveva a Roma, si è trasformato in un addio. Non proprio addio, ma semi. Forse ci si ritenta a gennaio, ma Nainggolan, è rimasto all’Inter, facendo scontenti tutti. L’arrivo di Marin non è male, anzi, può dettare fantasia e astuzia lì in mezzo. Nelle prime giornate non ha brillato, così come anche il Cagliari, bisogna attendere, anche se il tempo scorre velocemente. L’innesto di Godin è tanta roba, anche se con lui, i difensori in rosa fanno 12: un po’ troppi direi. Bene anche il colpo Ounas, con un diritto di riscatto fissato a 16 milioni. Tanta abbondanza anche lì davanti, ma il tridente dovrebbe essere questo: il franco-algerino a destra, con Simeone al centro e Joao (sembrava esser ad un passo dal Torino) a sinistra. Sottil sempre pronto a dire la sua, senza dimenticarci di Pavoletti e di Cerri (non sono riusciti a cederlo al mercato in chiusura). La squadra c’è, con il belga sarebbe aumentata nettamente di valore, ma adesso, quello che conta, è che il mister faccia valere la sua filosofia.

Crotone: voto 5
Acquisti
: Magallán (prestito temporaneo dall’Ajax), Vulic (dalla Stella Rossa per 0,8 milioni), Cigarini (dal Cagliari svincolato), Rispoli (dal Lecce), Eduardo (in prestito dallo Sporting), Riviere (dal Cosenza svincolato), Dragus (in prestito dallo Standard Liegi), P. Pereira (prestito temporaneo dal Benfica), Reca (in prestito temporaneo dalla Spal), Petriccione (dal Lecce per 1,5 milioni), Rojas (dal U. de Chile per 2,4 milioni), Luperto (in prestito dal Napoli), Djidji (in prestito dal Torino), Siligardi (in prestito dal Parma). Cessioni: Curado (fine prestito dal Genoa), Bellodi (fine prestito), Barberis (ceduto al Monza, fine contratto), Gerbo (fine prestito dall’Ascoli), Jankovic (fine prestito dalla Spal), Armenteros (fine prestito dal Benevento), Maxi Lopez (ceduto alla Sambenedettese), Rodio, Petris e Ruggiero (ceduti alla Pro Vercelli), Nanni (ceduto al Cesena), Kargbo (ceduto alla Reggiana), Garattoni (ceduto alla Juve Stabia), Viscovo (ceduto alla Fano), Giannotti (ceduto al Francavilla), Gigliotti (ceduto al Chievo), Spolli (risoluzione del contratto). Spese: 4,7 milioni. Entrate: 0. Saldo: -4,7 milioni.
Nullo, come le entrate.
Un mercato fantasma per certi versi e non da Serie A.
Serviva un mercato alla Benevento, ma bastava anche un po’ meno. Servivano certezze e invece rimangono tanti interrogativi. Il colpo più importante Cigarini; Luperto e Rispoli convincono poco; bene l’acquisto di Petriccione, anche se serviva qualcosa di più. Rojas è uno sconosciuto e si è fatto un modesto investimento. Serviva qualcosa di più e, le partite, ne stanno dando conferma: due gol fatti, dieci subiti e tutte sconfitte. È la candidata numero uno al ritorno nella serie cadetta.

Fiorentina: voto 6,5
Acquisti
: Amrabat (dal Verona per 22 milioni già calcolati a gennaio), Cristoforo (fine prestito all’Eibar), Dabo (fine prestito alla Spal), Ranieri (fine prestito all’Ascoli), Eysseric (fine prestito al Verona), Saponara (fine prestito al Lecce), Biraghi (fine prestito all’Inter), Bonaventura (svincolato), Borja Valero (svincolato), Barreca (in prestito dal Monaco), Quarta (dal River Plate per 7 milioni + 6 di bonus), Callejon (svincolato). Cessioni: Gori (in prestito al Vicenza), Zurkowski (in prestito all’Empoli), Terzic (in prestito all’Empoli), Diks (in prestito all’Aarhus), Rasmussen (in prestito al Vitesse), Hancko (in prestito allo Sparta P.), Sottil (in prestito al Cagliari), Zekhnini (in prestito al Losanna), Benassi (in prestito al Verona), Dabo (ceduto al Benevento per 1,2 milioni), Agudelo (fine prestito dal Genoa), Badelj (fine prestito dalla Lazio), Illanes (in prestito al Chievo), Ranieri (in prestito alla Spal), Boateng (ceduto al Monza), Thereau (svincolato), Chiesa (prestito biennale alla Juventus per 10 millioni + riscatto a 40 milioni + 10 di bonus), Ceccherini (in prestito al Verona). Spese: 7 milioni. Entrate: 11,2 milioni. Saldo: +4,2 milioni.
Se fosse arrivato Milik avrei dato un 7 pieno, ma il polacco non ha scelto la destinazione Viola. Cosa che invece non ha fatto Callejon, arrivato a zero dopo aver terminato il contratto proprio con i partenopei e pronto per la corte di Iachini.
Ottimo l’ingresso di Quarta, giocatore nel giro della Nazionale: un anno di esperienza questo che si appresta a venire, per poi essere il titolare il prossimo, data la partenza imminente di Milenkovic. Chissà se non lo diventa già in questa stagione. Barreca in sostituzione di Biraghi e Bonaventura e Borja Valero arrivati a parametro zero: tanta esperienza lì in mezzo, due buoni innesti. Chiesa non penalizza la valutazione: un giocatore che non voleva rinnovare e che voleva andare via, destinazione Juventus. Un prestito biennale mascherato, che farà felici tutti, tranne la tifoseria. Lì davanti, oltre che lo spagnolo, rimangono i soliti: Cutrone, Vlahovic e Kouamé. Affiancati dall’esperienza di Ribery e dell’ex Napoli, devono saper cogliere l’occasione di essere letali.

Genoa: voto 6
Acquisti
: Cassata (dal Sassuolo per 7 milioni), Parigini (fine prestito alla Cremonese), Perin (in prestito dalla Juventus), Czyborra (in prestito dall’Atalanta), Zajc (in prestito dal Fenerbahce), Badelj (dalla Lazio per 5 milioni), Asoro (in prestito dallo Swansea), Melegoni (in prestito dall’Atalanta), Goldaniga (in prestito dal Sassuolo), Zappacosta (in prestito dal Chelsea), Pjaca (in prestito dalla Juve), Males (in prestito dall’Inter), Lu. Pellegrini (in prestito dalla Juventus), Scamacca (in prestito dal Sassuolo), Bani (dal Bologna per 4 milioni), Shomurodov (dal Rostov per 7,5 milioni), Paleari (dal Cittadella per 2 milioni), Destro (svincolato). Cessioni: Ichazo (ceduto al Danubio), Romero (fine prestito dalla Juventus), Sanabria (fine prestito dal Betis), Soumaoro (fine prestito dal Lille), Omeonga e Jaroszynski (il primo rescissione con il Genoa e va al Pescara, il secondo sempre al Pescara ma in prestito), Pajac (fine prestito dal Cagliari), Lapadula (ceduto al Benevento per 3,5 milioni), Agudelo (in prestito allo Spezia), Calò (in prestito al Pordenone), Charpentier (in prestito alla Reggina), Carillo (in prestito alla Casertana), Pinamonti (in prestito all’Inter con obbligo fissato a 18 milioni), Favilli (in prestito al Verona), Ankersen (ceduto al Copenaghen), El Yamiq (ceduto al Valladolid), Asencio (in prestito al Pescara), Curado (in prestito al Frosinone), Carillo (in prestito alla Casertana), Castelli (in prestito al Villareal), Jagiello (in prestito al Brescia). Spese: 25,5 milioni. Entrate: 3,5 milioni. Saldo: -22 milioni.
Tanti acquisti, una grande rivoluzione.
L’ingresso di Czyborra dall’Atalanta è un ottimo rinforzo, come l’arrivo in prestito di Zappacosta che può riscattarsi dopo una stagione opaca con la Roma. Segnata sì dall’infortunio, ma anche un modulo che di certo (all’inizio c’era la difesa a 4) che non lo avrebbe mai aiutato. Con la difesa a 3 può ritrovare il suo habitat migliore. Punto interrogativo per Badelj e Zajc: il primo dovrà trovare continuità, il secondo incuriosisce e basta. Luca Pellegrini sulla fascia è un grande colpo e potrebbe fare la differenza. L’attacco convince poco: Destro così e così, bene Pjaca che può rilanciarsi, Shomurodov quasi 8 milioni, non lo conosco. Anche Scamacca è un arrivo interessante. L’avvio è stato promettente, poi i 6 gol presi contro il Napoli hanno riabbassato l’entusiasmo. Un mercato sufficiente, su cui non voglio sbilanciarmi troppo. Tanti “se” e poche certezze.

Inter: voto 7
Acquisti
: Hakimi (dal Borussia Dortmund per 40 milioni + 5 di bonus), Nainggolan (fine prestito al Cagliari), Perisic (fine prestito al Bayern), Vagiannidis (svincolato), Dalbert (fine prestito dalla Fiorentina), Radu (fine prestito dal Parma), Kolarov (dalla Roma per 1,5 milioni), Males (dal Lucerna), Pinamonti (in prestito con obbligo di riscatto a 18 milioni dal Genoa), Vidal (dal Barcellona), Darmian (prestito gratuito con obbligo fissato a 2,5 milioni dal Parma). Cessioni: Moses (fine prestito dal Chelsea), Biraghi (fine prestito dalla Fiorentina), Vergani (in prestito al Bologna), Godin (ceduto al Cagliari), Candreva (in prestito alla Sampdoria con obbligo fissato a 2,5 milioni), Dalbert (in prestito al Rennes con diritto fissato a 2,5 milioni), Asamoah (risoluzione del contratto), Joao Mario (in prestito allo Sporting Lisbona), Males (in prestito al Genoa), Longo (ceduto al Vicenza). Spese: 63 milioni. Entrate: 5 milioni. Saldo: -58 milioni.
Ora, il buon Antonio Conte, non può lamentarsi.
La rosa è larghissima, basta che adesso non si lamenta per i troppi giocatori. Il mercato è stato competitivo e la rosa è al pari della Juventus. O quasi. Sono arrivati tutti, tranne Kanté e uno tra Alonso e Palmieri, ma comunque, il reparto è ottimo. In difesa arriva Kolarov, un giocatore d’esperienza e molto carismatico, voluto assiduamente dal tecnico. Oltre a far respirare Bastoni, può essere impiegato nella difesa a 3, così da trovare il sostituto di Godin; Hakimi è un acquisto da 9 ed è un terzino che rimembra i tempi d’oro della fascia riservata a Maicon; l’innesto di Vidal conferisce più durezza a centrocampo, compensato anche da Barella. Tanti i giocatori che bisognava vendere: a partire da Skriniar, con il forte interessamento del Tottenham e poi rimasto tale; Brozovic, che da leader ai tempi di Spalletti, è diventato una riserva di lusso con Conte (che comunque gioca); Nainggolan rimane con il muso: era prossimo al Cagliari e tutto viene rimandato a gennaio. Cellino non andava oltre il prestito, Zhang che lo avrebbe venduto o a titolo definito o, al massimo, con un prestito fissando l’obbligo; Perisic ed Eriksen rimangono: se il primo può trovare più serenità, quella del danese sembra essere ancorata all’orizzonte. Possibile nuova destinazione a gennaio. Nel complesso, un ottimo mercato. Ora, l’Inter, non ha più scuse.

Juventus: voto 6,5
Acquisti
: Arthur (dal Barcellona per 72 milioni), Kulusevski (dal Parma per 35 milioni + bonus già pagati a gennaio), Romero (fine prestito dal Genoa), Lu. Pellegrini (fine prestito dal Cagliari), Correia (dal Manchester City per 10,5 milioni), McKennie (dallo Schalke per 4,5 milioni per il prestito + 18,5 milioni per il riscatto e altri 7 per eventuali bonus), Hajdari (dal Basilea per 4 milioni), Mandragora (dall’Udinese per 11 milioni circa + 6 di bonus), Morata (dall’Atletico Madrid per 10 milioni per il prestito e 45 per il diritto di riscatto), Chiesa (prestito biennale dalla Fiorentina per 10 millioni + riscatto a 40 milioni + 10 di bonus). Cessioni: Pjanic (ceduto al Barcellona per 60 milioni + 5 di bonus), Matuidi (risoluzione del contratto), Muratore (ceduto all’Atalanta per 7 milioni), Romero (prestito biennale all’Atalanta per 2 milioni + 16 legati al riscatto e altri 2 di bonus), Sene (ceduto al Basilea per 4 milioni), Moreno (ceduto al Manchester City per 10 milioni), Higuain (risoluzione del contratto), Hajdari (in prestito al Basilea), Pjaca (in prestito al Genoa), Lu. Pellegrini (in prestito al Genoa), Rugani (in prestito al Rennes per 1,5 milioni), Douglas Costa (in prestito al Bayern Monaco), De Sciglio (in prestito al Lione), Nicolussi Caviglia (in prestito al Parma). Spese: 121,7 milioni. Entrate: 84,5 milioni. Saldo: -37,2 milioni.
Non facciamoci ingolosire dai colpi Chiesa, Kulusevski e Arthur, ma bisogna analizzare il tutto nel complesso. In questo, ci metto la decisione di promuovere sulla panchina Andrea Pirlo.
Se ha avuto il talento di padroneggiare il campo con i suoi modi di fare e di essere, non significa che faccia la stessa cosa come allenatore: è un ruolo importante e serve esperienza. In difesa, manca un ricambio per Alex Sandro e rimanere a secco così non è una grande idea. Così, come il mancato arrivo di un quinto di difesa: fuori Romero, fuori Rugani, insomma, si hanno sempre tre competizioni. A centrocampo ottima la gestione Pjanic-Arthur, ma completamento svilito con gli altri due titolari: McKennie e Rabiot, non possono essere la prima scelta della Juventus. L’acquisto di Chiesa è lodevole, così come il metodo di pagamento; straordinario l’arrivo dello svedese dall’Atalanta (ha giocato in prestito al Parma), ma Morata non è mai stato la prima scelta: prima era Milik, abbandonato con l’addio di Sarri, poi Dzeko, che non è arrivato a causa di un effetto domino mancato, poi Suarez, ma i tempi erano corti e, infine, l’esigenza di trovarne uno. Con la Roma, Morata, è “ritornato a casa”, ma si è sentito spaesato: non è più la stessa che aveva lasciato. Rimane una delle favorite per lo scudetto, ma non la favorita. Non mi stupisco se dovesse arrivare seconda o addirittura terza.

Lazio: voto 5
Acquisti
: Reina (dal Milan per 0,5 milioni), Hoedt (in prestito dal Southampton per 1 milione e diritto fissato a 5), Escalante (svincolato), Akpa-Akpro (dalla Salernitana per 3 milioni), Muriqi (dal Fenerbahce per 20 milioni), Fares (dalla Spal per 10 milioni), A. Pereira (in prestito dal Manchester United), G. Pereira (in prestito dal Monaco), Kiyine (fine prestito dalla Salernitana), Di Gennaro (fine prestito dalla Juve Stabia). Cessioni: Kishna (al Den Haag), Berisha (ceduto al Reims per 5 milioni), Vargic (ceduto al Koper), Guerrieri (alla Salernitana per 2 milioni), Badelj (ceduto al Genoa per 5 milioni), Maistro (in prestito al Pescara), Casasola (in prestito alla Salernitana), Jony (in prestito all’Osasuna per 0,5 milioni), Palombi (in prestito al Pisa), Wallace (al Malatyaspor), Rossi e Falbo (in prestito alla Viterbese), Adamonis e André Anderson (in prestito alla Salernitana), Jordan Lukaku (in prestito all’Anversa), Adekanye (in prestito al Cadice). Spese: 34,5 milioni. Entrate: 12,5 milioni. Saldo: -22 milioni.
Doveva arrivare il colpo Champions e invece è arrivato il colpo basso per non aver preso quei rinforzi che avrebbero garantito più qualità. E se per la qualificazione alla massima competizione europea i tifosi biancocelesti hanno dovuto aspettare 13 anni, questo, non ha contribuito all’acquisto di un grande giocatore.
David Silva era ad un passo, la folla già era pronta ad esultare, ma poi il dietrofront del giocatore ha spento ogni tipo di entusiasmo e amplificato i malumori. Kumbulla lo si trattava da una vita, ma sono bastate poche ore per vederselo soffiare dai cugini: al suo posto Hoedt. Fares sulla fascia può essere un buon innesto e Muriqi 20 milioni è un buon colpo. Proprio l’arrivo del turco, sembrava spalancare le porte dell’addio a Caicedo, ma che invece è rimasto. Serviva un difensore e invece torna l’olandese fuori condizione: allora, Inzaghi, se lo trova in casa propria. Parlo di Marco Parolo, che, dopo due prestazioni più che sufficienti, sembra aver trovato una nuova vita e un allungo ulteriore sulla carriera. Non prevedo la stagione dell’anno scorso. I più forti sono rimasti, ma la rosa andava rinvigorita qualitativamente. Di questo passo, il quarto posto è un miraggio.

Milan: voto 7
Acquisti
: Rebic (dall’Eintracht), Kalulu (dal Lione), Saelemaekers (riscattato dall’Anderlecht per 3,7 milioni), Kjaer (riscattato dal Siviglia per 3,5 milioni), Brahim Diaz (in prestito dal Real Madrid), Tonali (in prestito dal Brescia per 10 milioni di euro + riscatto fissato a 15 e altri 10 di bonus), Tatarusanu (dal Lione per 0,5 milioni), Hauge (dal Bodoe Glimt per 4 milioni), Dalot (in prestito dal Manchester United). Cessioni: Suso (ceduto al Siviglia per 24 milioni), Rodriguez (ceduto al Torino per 3,5 milioni), Begovic (fine prestito dal Bournemouth), Plizzari (in prestito alla Reggina), Brescianini (in prestito all’Entella), Reina (in prestito alla Lazio per 0,5 milioni), André Silva (ceduto all’Eintracht), Pobega (in prestito allo Spezia), Paquetà (ceduto al Lione per 20 milioni), Halilovic (rescissione del contratto), Laxalt (in prestito al Celtic). Spese: 21,7 milioni. Entrate: 47,5 milioni. Saldo: +25,8 milioni.
Un mercato quadrato e che ha sposato un progetto, quello sui giovani.
Da anni il Milan faceva acquisti senza un fine, gestiti solo dalla casualità, senza nulla per mano. Adesso la musica è cambiata e i nuovi rinforzi per Pioli possono davvero far sperare per l’approdo nella tanto agognata Champions. Ottimo il riscatto di Kjaer, sempre più leader in difesa e il prestito di Dalot, un terzino che potrà essere equipaggiato anche come centrale, visto che, in quella zona di campo, non è arrivato nessuno. L’arrivo di Tonali a centrocampo è uno dei colpi migliori di questo mercato e di quello futuro. Bakayoko non arriva, ma la qualità lì in mezzo c’è lo stesso. Hauge è da scoprire, ma ne parlano tutti molto bene, così come Brahim Diaz, alla quale il Real tiene moltissimo e che non ha lasciato spiragli per il riscatto. Magari un domani ne riparleranno, ma, per adesso, è solo prestito biennale. La cessione di Paquetà per 20 milioni è miracolosa, così come la permanenza di Ibra: un ingaggio elevato, ma d’altronde, non c’erano alternative. Forse, manca una giusta riserva dello svedese. Per il resto impeccabile: primo a punteggio pieno insieme all’Atalanta e zero gol subiti. Il sogno Champions, può realizzarsi.

Napoli: voto 7,5
Acquisti
: Osimhen (dal Lille per 70 milioni + 10 di bonus), Rrahmani (dal Verona per 15 milioni), Petagna (dalla Spal per 20 milioni), Bakayoko (in prestito dal Chelsea). Cessioni: Callejon (fine contratto), Karnezis (ceduto al Lille per 5 milioni), Manzi (ceduto al Lille per 5 milioni), Palmieri (ceduto al Lille per 5 milioni), Liguori (ceduto al Lille per 5 milioni), Allan (ceduto all’Everton per 24 milioni + 4 di bonus), Younes (in prestito all’Eintracht), Luperto (in prestito al Crotone), Ciciretti (in prestito al Chievo), Ounas (in prestito al Cagliari), Chiriches (ceduto al Sassuolo per 8 milioni). Spese: 105 milioni. Entrate: 52 milioni. Saldo: -53 milioni.
Il miglior mercato di questa sessione.
Pochi acquisti, ma tanta qualità. L’operazione Osimhen è la più costosa, ma gestita alla grande: sia il pagamento dilazionato in cinque anni e sia i giocatori rientrati nell’operazione garantiscono una boccata d’ossigeno per un giocatore che l’ossigeno te lo toglie. Rrahamani è un ottimo acquisto e garantisce ai partenopei molta più fantasia e dinamicità. Il colpo last minute Bakayoko è tanta roba: dopo la cessione di Allan, serviva un rinforzo che rispondesse alle esigenze di Gattuso. Veretout era quello designato, ma la Roma non scendeva sotto i 40 milioni. L’arrivo di un altro francese garantisce spessore alla rosa, così come la permanenza di Koulibaly. Peccato per non aver ceduto Milik: l’accordo con la Fiorentina c’era, ma a far saltare tutto ci ha pensato il giocatore. Un Napoli arrembante, forte, determinato. Il campionato può fare brutti scherzi a causa del Covid (vedi la partita con la Juve), ma, questa squadra, può andare oltre l’obiettivo Champions.

Parma: voto 5
Acquisti
: Valenti (dal Lanus per 7,5 milioni), Mihaila (dal Csu Craiova per 7 milioni), Cyprien (dal Nizza per 8,5 milioni), Brunetta (dal Godoy Cruz per 6 milioni), Sohm (dallo Zurigo per 6 milioni), Nicolussi Caviglia (in prestito dalla Juventus), Osorio (dal Porto per 3 milioni), Busi (dal Charleroi per 6 milioni) Cessioni: Kulusevski (alla Juventus), Barillà (al Monza), Da Cruz (al Groningen), Dermaku (al Lecce per 0,5 milioni), Darmian (ceduto all’Inter per 2,5 milioni), Siligardi (in prestito al Crotone).   Spese: 44 milioni. Entrate: 3 milioni. Saldo: -41 milioni.
Un mercato che aveva bisogno di altro e che rischia di rendere opaca una stagione.
Fuori D'Aversa e dentro Liverani. Fuori, anche l’uomo più forte, Dejan Kulusevski, che adesso è tutto juventino. Si riesce a trattenere a Parma, Gervinho, che nelle ultime fasi di mercato lo davano vicino all'Inter. Ma qualcosa manca, nulla che potenzia l’undici di partenza. Una squadra indebolita, con tante incognite. L’unico colpo è quello di Nicolussi Caviglia, ma, per il resto, solo bocconi amari. Senza lo svedese, sarà dura.

Roma: voto 6,5
Acquisti
: Pedro (svincolato), Kumbulla (dal Verona, prestito di 12 + obbligo fissato a 13,5 + 3,5 di bonus), Borja Mayoral (in prestito biennale per 2 milioni di euro e diritto di riscatto fissato a 15 per la prima stagione e 20 per la seconda), Smalling (dal Manchester United per 15 milioni + 5 di bonus). Cessioni: Defrel (ceduto al Sassuolo per 9 milioni), Gonalons (ceduto al Granada per 4 milioni), Bianda (in prestito al Waregem), Fuzato (in prestito al Gil Vicente), Cetin (in prestito al Verona), Schick (ceduto al Bayer Leverkusen per 26,5 milioni + bonus), Riccardi (prestito al Pescara), Kolarov (ceduto all’Inter per 1,5 milioni), Florenzi (prestito al PSG di 0,5 milioni e riscatto fissato a 9), Under (in prestito al Leicester per 3 milioni e diritto di riscatto fissato a 23), Coric (in prestito al Venlo), Kluivert (in prestito al Lipsia), Perotti (ceduto al Fenerbahce), Antonucci (in prestito alla Salernitana), Olsen (in prestito all’Everton) . Spese: 42,5 milioni. Entrate: 44,5 milioni. Saldo: -2 milioni.
Gli arrivi sono molto buoni, ma alcune cose sono da ricamare e ritoccare.
Un mercato che ha tenuto tutti sulle spine, specie per Smalling, ma che, alla fine, ha reso contenti tutti. Bene il ritorno del centrale dal Manchester United e quei cinque milioni di bonus che hanno un sapore di schernimento: arrivano solo in caso di vittoria della Champions League, con una squadra che ancora non sa se vi parteciperà il prossimo anno. Kumbulla è un grande investimento, un po’ pericoloso, ma è inserito nella top 20 dei migliori talenti del 2000. Il riscatto dell’armeno è quello che ci voleva, così come l’arrivo di Pedro: leggiadria, esperienza e carisma, lo spagnolo, è tutta un’altra storia. E, a proposito di spagnoli, ecco che arriva anche Borja Mayoral come vice-Dzeko. Un buon ingaggio, può dire la sua. Rimane il dubbio più grande su Dzeko: felice, infelice, giù di morale, su di morale? Tre partite consecutive all’inizio del campionato senza gol, non era mai capitato, anche se la prima l’ha vista da spettatore. Florenzi è stato un capitano abbandonato e non mi è piaciuta la gestione di Under: da obbligo di riscatto a diritto. Le cose cambiano. Manca l’acquisto più importante: un ds. La Roma si è rinforzata, ma necessita di un esterno lì davanti e c’è stato il pasticcio con El Shaarawy. Non prevedo una posizione migliore della quinta o della sesta.

Sampdoria: voto 6,5
Acquisti
: Damsgaard (dal Nordsjaelland per 6,5 milioni), Verre (fine prestito dal Verona), Ravaglia (dalla Cremonese), Candreva (dall’Inter per 2,5 milioni), K. Baldé (in prestito dal Monaco), A. Silva (dal Leicester), Letica (dal Club Brugge). Cessioni: Seculin (fine prestito dal Chievo), Bertolacci (svincolato), Barreto (rescissione del contratto), Maroni (fine prestito dal Boca Juniors), Simic (al Zaglebie Lubin), Murru (in prestito al Torino), Falcone (in prestito al Cosenza), Caprari (in prestito per 1,5 milioni al Benevento), Murillo (in prestito al Celta Vigo), Stoppa (in prestito alla Pistoiese), Chabot (in prestito allo Spezia), Bahlouli (in prestito al Cosenza), Belec (in prestito alla Salernitana), Capezzi (in prestito alla Salernitana), Stijepovic (in prestito all’Alessandria), D’Amico (in prestito al Chievo), Depaoli (prestito con obbligo 0,6 milioni all’Atalanta), Vieira (prestito con obbligo per 0,75 al Verona), Klimavicius (in prestito all’Empoli), Bonazzoli (in prestito con obbligo al Torino per 1,5 milioni), Palumbo (in prestito alla Ternana). Spese: 9 milioni. Entrate: 4,35 milioni. Saldo: -4,65 milioni.
Bene, molto bene.
La squadra di Mr. Ranieri ne è uscita rinforzata rispetto allo scorso anno. L’acquisto di Candreva porta qualità (già si è vista in diverse occasioni) così come l’approdo di Keita Balde, ancora malconcio per il Covid. L’acquisto di Adrien Silva porta maggiore fantasia alla rosa. Bravi nel tenere Ramirez, uno dei giocatori chiave della squadra che non doveva essere ceduto nonostante la corte estenuante di Giampaolo. Errore nella cessione di Bonazzoli, convinti di poter chiudere Llorente e invece adesso si trovano con un attaccante in meno. Nel complesso, più che sufficiente.

Sassuolo: voto 7
Acquisti
: Gravillon (fine prestito all’Ascoli), Ricci (fine prestito alla Spezia), Pierini (fine prestito al Cosenza), Pinato (fine prestito al Pisa), Defrel (riscattato per 9 milioni dalla Roma), Chiriches (riscattato dal Napoli per 8 milioni), Haraslin (riscattato dal Lechia G. per 2 milioni), Ayhan (dal Fortuna D. per 2 milioni), Schiappacasse (dall’Atletico Madrid), Maxime Lopez (in prestito dal Marsiglia), Romagna (dal Cagliari per 4 milioni) Cessioni: Babacar (in prestito all’Alanyaspor), Pinato (alla Cremonese), Magnani (in prestito al Verona), Satalino (in prestito al Cesena), Russo (in prestito all’Entella), Marchizza e Dell’Orco (in prestito allo Spezia), Gomez Dutra (in prestito all’Albacete B.), Pellegrini (in prestito al Gubbio), Celia (in prestito all’Alessandria), Goldaniga (in prestito al Genoa), Frattesi (in prestito al Monza), Tripaldelli (al Cagliari per 3 milioni), Adjapong (in prestito al Lecce), Mazzitelli (in prestito al Pisa per 2,5 milioni), Sernicola (in prestito alla Spal), Brignola (in prestito alla Spal), Manzari (in prestito alla Carrarese), Broh (in prestito al Palermo), Scamacca (al Genoa), Sala (in prestito alla Spal), Pierini (in prestito all’Ascoli), Ghion (in prestito al Carpi), Odgaard (in prestito al Lugano) Spese: 25 milioni. Entrate: 5,5 milioni. Saldo: -19,5 milioni.
Uno dei migliori, al pari delle grandi.
Non tanto sul fronte degli acquisti (anche se l’arrivo di Maxime Lopez intriga e non poco) quanto sul fronte della permanenza. Rimane Locatelli, dove la Juventus di Pirlo lo voleva fortemente; rimane Traoré che aveva più mercato di qualsiasi altro giocatore; rimane Boga, dove veniva dato come partente, ma che invece non vede l’ora di sfrecciare in campo; c’è Ciccio Caputo che ne ha fatti 4 in una partita, peccato che 3 gli sono stati annullati, ma che comunque è entrato nel giro della Nazionale. Insomma, con De Zerbi, la qualità c’è è può essere un ronzio bello fastidioso perfino per le squadre più titolate. Non dico Europa, ma il nono e il decimo posto è troppo poco per questa squadra.

Spezia: voto 5
Acquisti: Sala
(svincolato), Ismajli (dal Hajduk Spalato per 2,5 milioni), Zoet (dal Psv per 1,5 milioni), Marchizza (in prestito dal Sassuolo), Dell’Orco (in prestito dal Sassuolo) Mattiello (in prestito dall’Atalanta), Piccoli (in prestito dall’Atalanta), Rafael (svincolato), Deiola (in prestito dal Cagliari), Farias (in prestito dal Cagliari), Agudelo (in prestito dal Genoa), Agoumé (in prestito dall’Inter), Pobega (in prestito dal Milan), Estevez (in prestito dall’Estudiantes de la Plata per 0,25 milioni), Verde (in prestito dall’Aek per 0,2 milioni), Chabot (in prestito dalla Sampdoria), Sena (in prestito dall’Atletico Mineiro per 0,3 milioni), Provedel (dall’ Empoli). Cessioni: Scuffet (fine prestito dall’Udinese), Vitale (fine prestito dal Verona), Di Gaudio (fine prestito dal Verona), Federico Ricci (fine prestito dal Sassuolo), Nzola (fine prestito dal Trapani), Ragusa (fine prestito dal Verona), Cerretti (fine prestito dall’Imolese), D’Eramo (al VisPesaro), Angeletti (in prestito al Pontedera), Awua (in prestito al Cittadella), Gudjohnsen (in prestito al Odense BK), Colombini (in prestito al Novara), Desjardins (in prestito al Novara).
Spese: 4,75 milioni. Entrate: nessuna. Saldo: -4,75 milioni.
Come il Crotone, serviva di più.
Dovevano prendere esempio dal Benevento e invece hanno preso esempio tra di esse: il Crotone dalla Spezia e la Spezia dal Crotone. Un copiato che non vale la permanenza nella massima categoria e, nel caso dovesse arrivare, si tratterebbe per certo di miracolo sportivo. Tanti prestiti e nessun nome coinvolgente. L’unico con l’appeal è Galabinov, ma uno da solo, non fa una squadra. Male, male.

Torino: voto 5,5
Acquisti: Rodriguez
(dal Milan per 3 milioni), Segre (riscattato dal Chievo 0,1 milioni), Linetty (dalla Sampdoria per 7,5 milioni + 1,5 bonus), Vojvoda (dallo Standard Liegi per 5,5 milioni), Murru (in prestito dalla Sampdoria), Cancello (in prestito dall’Inter), Vianni (dal Napoli), Karamoko (in prestito dal Chievo), Sava (dalla Juventus), Bonazzoli (dalla Sampdoria in prestito per 1,5 + 8 milioni per il riscatto obbligatorio al 9° gol), Gojak (prestito dalla Dinamo Zagabria per 1+ 4,5 obbligo con determinate condizioni). Cessioni: De Silvestri (svincolato), Aina (in prestito al Fulham per 2,5 milioni), Damascan (in prestito al RKC Waalwijk), Kone (in prestito al Cosenza), De Luca (al Chievo), Boye (in prestito all’Elche), Rauti (in prestito al Palermo), Iago Falque (in prestito al Benevento), Fiordaliso (alla Cremonese), Berenguer (ceduto all’ Athletic Bilbao per 10,5 milioni + 1,5 bonus), Djidji (in prestito al Crotone). Spese: 18,5 milioni. Entrate: 13 milioni. Saldo: -5,5 milioni.
Incompleto.
Giampaolo chiedeva rinforzi e, questi, non sono arrivati. O meglio, sono arrivati, ma non fanno parte delle sue richieste. Rimane Izzo, uno che aveva espressamente richiesto la cessione; Rodriguez è l’unico arrivato dai desideri dell’allenatore, ma non basta. Ha chiesto un regista, Torreira, niente; arriva Linetty che offre robustezza; poteva arrivare Ramirez, ma, anche lui, rimane nel taccuino delle richieste dei giocatori da seguire. Bonazzoli è un buon colpo, ma che non fa prendere la sufficienza a questo mercato. Un Torino che poteva essere una sorpresa e che invece sembra avere i fantasmi alle spalle della scorsa stagione.

Udinese: voto 6,5
Acquisti: Ouwejan
(in prestito dall’Az Alkmaar per 1 milione), Opoku (fine prestito all’ Amiens), Perica (fine prestito al Mouscron), Coulibaly (fine prestito al Trapani), Molina (svincolato), Forestieri (svincolato), Arslan (svincolato), Bonifazi (in prestito dalla Spal per 0,8 milioni), Pereyra (dal Watford), Pussetto (dal Watford), Deulofeu (in prestito dal Watford), Makengo (dal Nizza per 3 milioni). Cessioni: Sema (fine prestito dal Watford), Fofana (al Lens per 12 milioni), Opoku (all’Amiens), Perica e Sierralta (al Watford), Barak (in prestito al Verona), Aly Mallé (all’Ascoli per 0,5 milioni), Ingelsson (al Paderborn), Compagnon (in prestito al Potenza), Renzi (in prestito alla Pistoiese), Bajic (in prestito all’Ascoli) Oviszach (alla Cavese), Troost-Ekong (al Watford), Mazzolo (in prestito al Virtus Verona), Matos (in prestito all’Empoli), Perisan (al Pordenone), Teodorczyk (in prestito al Cherleroi). Spese: 4,8 milioni. Entrate: 12,5 milioni. Saldo: +7,7 milioni.
Rimangono i più forti e la famiglia Pozzo non si scompone.
Le offerte arrivano, ma devono rispettare le richieste, altrimenti, i giocatori rimangono. E, di fatti, i giocatori sono rimasti lì a Udine: Musso poteva partire, ma non l’ha fatto; così come De Paul, con un giro di mercato da impazzire: vicinissimo alla Fiorentina, alla fine rimane alla corte di Gotti; anche Lasagna, forte dell’interesse dei bergamaschi, ha manifestato il proprio gradimento, ma o 30 milioni o niente. La Dea si ferma a 20 e il giocatore rimane ad Udine. Bene l’arrivo di Bonifazi in difesa, così come il ritorno di Pereyra: serve tempo, ma può dare una grande mano. Fofana venduto a poco, l’unica pecca di questo mercato.

Verona: voto 5,5
Acquisti: Cetin
(in prestito dalla Roma), Magnani (dal Sassuolo), Ruegg (dallo Zurigo per 2 milioni), Pandur (dal Rijeka per 1 milione), Gunter (dal Genoa per 4 milioni), Ilic (in prestito dal Manchester City), Tameze (dal Nizza per 3 milioni), Dimarco (in prestito dall’Inter), Benassi (in prestito dalla Fiorentina), Amione (dal Belgrano per 2 milioni), Barak (in prestito dall’Udinese), Favilli (in prestito dal Genoa), Salcedo (in prestito dall’Inter), E. Colley (in prestito dall’Atalanta), Mané (svincolato), Vieira (in prestito dalla Samp), Ceccherini (in prestito dalla Fiorentina), Kalinic (dall’Atletico Madrid). Cessioni: Rrahmani (al Napoli per 15 milioni), Amrabat (alla Fiorentina per 22 già calcolati a gennaio), Eysseric (fine prestito dalla Fiorentina), Radunovic (in prestito all’Atalanta), Pessina (fine prestito dall’Atalanta), Adjapong (fine prestito dal Sassuolo), Verre (fine prestito dalla Samp), Borini (fine contratto), Pazzini (fine contratto), Salcedo (fine prestito dall’Inter), Henderson (al Lecce per 1 milione), Saveljevs (al Mantova), Kumbulla (in prestito alla Roma per 12 milioni +13,5 per l’obbligo + 3,5 di bonus), Bocchetti (in prestito al Pescara), Ragusa (al Brescia), Stepinski (in prestito al Lecce), K. Cisse (al Cittadella), Casale (in prestito all’Empoli). Spese: 12 milioni. Entrate: 41,5 milioni. Saldo: +29,5 milioni.
Acquisti che piacciono, sono tutti da vedere.
Arriva Kalinic per l’attacco, dove a Roma aveva fatto male, ma ha comunque portato 5 gol all’attivo; arriva Benassi, anche se deve assolutamente ritornare quello di un tempo, perché la situazione è tutt’altro che positiva nei suoi riguardi; Cetin arriva dalla Roma ed è un buon rinforzo, specie in quel reparto che ha perso tanto. Già, perché se ne sono andati Kumbulla, Rrahmani, Amrabat e Pessina. I nomi più caldi hanno abbandonato gli scaligeri e Juric è pronto ad una nuova sfida.