Una volta si parlava del platonico titolo di campione d'inverno come di una solida base verso la conquista dello Scudetto, ma un altro sport molto praticato in Italia è quello della consegna della "Palma di Regina del calciomercato", proviamo a ragionarci un po' su.

JUVENTUS: 7 Era quasi impossibile migliorare una rosa così completa, ma alcune operazioni sono davvero importanti e di rilievo, andiamo per ordine.
Trattenere Dybala nell'estate in cui il Barcellona ha venduto Neymar, può valere già un 10, ma la sessione appena trascorsa non si è rivelata una delle più tranquille. Dani Alves è volato verso il PSG non senza destare diverse perplessità, in virtù di una duttilità tattica che lo ha reso protagonista nel finale di stagione di tutte le fasi della fascia destra. Non tutti credono che De Sciglio possa rappresentare quantitativamente e qualitativamente una opportuna alternativa, soprattutto in chiave europea. Bonucci ha sposato il progetto Milan, lasciando un vuoto nella difesa dove probabilmente Howedes più di Rugani potrà farsi valere, ma il centrale italiano era una certezza in quell'ingranaggio rodato ed è davvero troppo presto per capire se lo stopper tedesco (campione del Mondo in carica con 7 presenze nella spedizione brasiliana), possa avere un immediato impatto.
Ottimo l'innesto di Douglas Costa, uno di quei giocatori votati alla spasmodica ricerca dell'assist più che agli onori personali e qualche perplessità per quello di Bernardeschi, non per l'assoluto valore del giocatore, ma per un affollamento in fase offensiva-laterale che probabilmente a Torino non si era mai visto.
Qualcosa in più doveva essere fatta per il ruolo di "vice-Higuain", tre competizioni da protagonista non sono uno scherzo e Mandzukic rappresenta un tassello irrinunciabile sul versante sinistro, per quanto offre in tutte e due le fasi della manovra.

MILAN: 7.5 Se si dovvesse valutare il mercato in termini di entusiasmo e di "marketing della passione", al duo Fassone-Mirabelli toccherebbe un 10, erano anni che non si registrava una partecipazione così importante di pubblico a San Siro sponda milanista.
La ciliegina Bonucci rischierebbe di mettere in secondo piano un paio di operazioni davvero niente male. Rodriguez si è integrato immediatamente nella manovra di Montella e Kessié sembra giocare in quel ruolo e con quei colori da molto più dei veritieri 2 mesi. Se di Zidane l'Avvocato diceva fosse più bello che utile, di Kalinic si potrebbe affermare il contrario, nonostante la bellissima favola del "babybomber" Cutrone.
Biglia ha uno spessore tecnico e caratteriale completamente diverso da Montolivo ed André Silva, seppur in maniera discontinua, sta iniziando a mostrare sprazzi di ottime giocate. Ma spesso il campo si è rivelato un banco di prova molto crudele per le squadre regine del mercato, ne sanno qualcosa dall'altra parte del naviglio Moratti e i tifosi dell'Inter, resta da capire la tenuta atletica di alcuni calciatori molto "leggeri" per il nostro campionato e la loro integrazione in una Serie A sempre più imbrigliata tatticamente.

NAPOLI: 6 Stesso discorso della Juventus, quasi impossibile migliorare un qualcosa di già competitivo nella compagine più bella dal punto di vista del gioco della Serie A. Ottima intuizione aver pescato un elemento molto promettente quale Ounas, di cui sentiremo certamente parlare. I gioielli non solo non sono stati venduti, ma non si è nemmeno lontanamente pensato di esporli in vetrina, segnale di una maturazione societaria e di una forte volontà di prendersi finalmente il giusto ruolo sul palcoscenico italiano ed europeo. Però l'ultimo giorno di calciomercato ha fatto scendere vertiginosamente la valutazione dell'intera sessione, alcune cessioni passate in sordina ci consegnano un leggero campanello d'allarme, paradossalmente Sarri ( probabilmente il più importante anello dell'intera catena) avrà a disposizione una rosa meno numerosa dello scorso anno, il che lascia davvero perplessi, soprattutto nella stagione successiva alla "lezione Milik"

ROMA: 5.5 Nella prima stagione del "dopo Totti" non si sarebbe dovuto parlare d'altro, ma l'improvvisa accelerata di cessioni di livello ha spostato le lancette dell'attenzione su un nuvoloso stato d'animo della piazza. Inversione di tendenza nelle ultime ore con l'acquisto del giovane Schick, ma Salah ha lasciato troppe "vedove inconsolabili" in curva Sud e Dzeko sembra soffrire il gioco voluto da Di Francesco, al quale bisognerebbe spiegare che un pizzico di equilibrio in più non guasterebbe, lasciando allo stesso tempo, qualche metro a Nainggolan, perchè una Ferrari nel traffico del Grande Raccordo Anulare rischia seriemente di ingolfarsi.

INTER: 5.5 Questa valutazione non tiene conto del valore dei giocatori acquistati e delle operazioni in uscita, ma è una sottolineatura su una pessima strategia di comunicazione della società. Non si possono organizzare conferenze stampa facendo un certo tipo di nomi, snocciolando una solidità finanziaria impressionante e dicendo tutto e il contrario di tutto ogni singolo giorno. I tifosi dell'Inter ricorderanno questa sessione come quella del "abbiamo un piano A, probabilmente riusciremo in quello B, anzi... realizziamo il piano C". Doveva arrivare Rudiger, ma si è virato su Skriniar, si è provato Nainggolan ( per ammissione dello stesso Sabatini) quando poi non si aveva nemmeno la disponibilità per chiudere Schick. Probabilmente la parola d'ordine è stata "controtendenza", si è preferito operare in maniera diversa quasi volendosi dissociare dalle passate sessioni estive, dove i calciatori arrivavano più per volere di alcuni procuratori che delle guide tecniche. Borja Valero e Vecino sembrano essersi integrati bene nello scacchiere di Spalletti ( sempre più leader), ma in difesa la coperta è troppo corta, forse cedere Murillo è stato un rschio troppo grosso e poco calcolato. Ottimo l'innesto di Cancelo, nonostante l'infortunio che lo terrà fuori un mese, può offrire diverse varianti in materia di modulo e occhio a Dalbert, in Francia era davvero impressionante, ma oltralpe c'è un tipo di calcio molto più leggero e meno tattico.

Ora la palla passa al campo e vinca il migliore!