Il dado è tratto. Alle ore 20.00 si sono spente le luci della sessione invernale del calciomercato. Chi doveva intervenire lo ha fatto, altri ci hanno provato ed altri ancora sono rimasti quasi a fare da spettatori. Nessun botto, come ampiamente prevedibile visto il periodo storico, ma nonostante questo abbiamo avuto modo di apprezzare qualche colpo e qualche gradito ritorno. Aspettarsi di più sarebbe stata roba per impavidi sognatori e le parole di Marotta, amministratore delegato dell'Inter non lasciano spazio ad interpretazioni di questo genere: "La pandemia ha segnato una svolta nell'economia mondiale in generale. Abbiamo meno ricavi e quindi meno soldi, dobbiamo rivedere i contratti dei giocatori e non ci saranno più trasferimenti così onerosi. Dovremo essere bravi a sviluppare i calciatori in casa". Ecco forse questa ultima parte potrebbe essere una nota lieta, approfittare di questo periodo economicamente piuttosto buio per ridare slancio ai vivai ed attingere nuovi prospetti non dal mercato internazionale ma dalle rispettive giovanili. Roba che profuma di calcio di un tempo, altro che business. D'altronde il talento spesso emerge nelle difficoltà e quindi divertiamoci andando a giudicare l'operato delle 20 società di Serie A.

MILAN, voto 7: l'invidiabile posizione in classifica avrebbe potuto suggerire anche di non fare movimenti apparentemente superflui. Invece tra le big è l'unica squadra uscita ampiamente rinforzata da questa sessione di mercato. Si è intervenuto con oculatezza, andando a mettere delle toppe nelle pochissime falle dimostrate nel girone d' andata. Tomori è apparso subito in palla e ben inserito negli schemi in una difesa che ha concesso qualcosa di troppo quando è venuto a mancare uno dei due titolarissimi. Meitè è un centrocampista polivalente che potrebbe concedere anche qualche turno di riposo a Kessie. Un altro che insieme ad Ibra, per caratteristiche, non aveva un sostituto all'altezza. Proprio per questo andare a prendere lo svincolato Mandzukic potrebbe risultare un colpaccio da condor. Se tirato a lucido è un altro che ha nel DNA una mentalità vincente. A dimostrazione che il Diavolo ci crede.

INTER, voto 5: non basta l'uscita dalle competizioni europee per giustificare l' immobilità dei nerazzurri. L' uscita di Nainggolan non è stata minimamente rimpiazzata, Eriksen è rimasto, ma probabilmente nelle mani di Conte continuerà la sua parabola discendente, a meno che non si riscopra un nuovo calciatore in questo ruolo di vice Brozovic. Forse sarebbe valsa la pena "sacrificare" Sanchez per arrivare a Dzeko e consegnare nelle mani dell' allenatore un terzo attaccante più funzionale al 3-5-2. Ma questo scambio è stato solo una suggestione. Certo, la rosa presa così ha tutti i mezzi per puntare a vincere, ma forse andava fatto qualcosina di più. Soprattutto non andava sciupato così un tuttocampista con i mezzi del Ninja. Tiratina d' orecchie.

ROMA, voto 6,5: da capire come finirà la situazione Dzeko. Intanto i giallorossi hanno scippato alla Juve un grande prospetto, quel Bryan Reynolds che potrebbe fungere da vice Kardsorp sulla destra. Giovane di belle speranze. Ottimo il ritorno anche di Stephan El Shaarawy che ha tutte le carte in regola per far bene nello scacchiere di Mr. Fonseca. Con Borja Mayoral che ha dimostrato di essere un ottimo "bomber" di scorta i giallorossi potrebbero ripetere le belle gesta messe in opera nel girone d'andata. C'è solo da sistemare qualche scaramuccia in spogliatoio e da invertire la rotta nei big match, dove manca ancora una vittoria.

JUVENTUS, voto 5: solo acquisti in prospettiva per la Juve. Su tutti Rovella, che resta in prestito al Genoa, ed Akè giovane di belle speranze arrivato dal Marsiglia che andrà a farsi le ossa in U23. Sfumato Reynolds per la questione degli slot extra-comunitari, potrebbe essere un grande rimpianto. Sostanzialmente si è pensato più a scambi e plusvalenze in grado di far quadrare i conti che realmente a rinforzare la rosa. A dirla tutta, forse è la squadra che meno aveva bisogno di questo calciomercato.

NAPOLI, voto 4,5: Gattuso sì, Gattuso no?! La dirigenza partenopea deve aver focalizzato tutte le attenzioni sull'uomo seduto in panchina o non si spiega questo immobilismo. Sono state piazzate tre zavorre come Milik, Llorente e Malcuit ma davvero non si spiegano le zero entrate. È sotto gli occhi di tutti cosa manca a questa squadra ma non si è fatto nulla per migliorarla. Né un terzino né un centrocampista dai piedi buoni che possa dettare i tempi di gioco. Gli infortuni di Mertens ed Osimhen non hanno aiutato, ma in ogni caso gli azzurri si ritrovano lì a lottare per le posizioni che contano. Le voci che parlavano di Emerson Palmieri e di Zaccagni in chiusura per giugno, non bastano. Ma forse a Castevolturno hanno già in mente su chi far ricadere tutte le colpe?

ATALANTA, voto 6,5: gestita malissimo la questione Papu Gomez, calciatore difficile da sostituire. Però a Bergamo hanno avuto il merito di rimediare subito agli errori di valutazione fatti in estate. Nè De Paoli e neppure Piccini hanno offerto garanzie come sostituti di Hateboer ragion per cui si è puntati decisi sul giovane Maehle. Il giocatore danese ha già dimostrato di avere la "gamba" giusta per entrare negli schemi di Gasperini. Potenzialmente è un gran colpo. Capitolo Papu: i calciatori di qualità sicuramente non mancano alla Dea, basti pensare a gente come Miranchuk e Malinovsky che sicuramente ancora non hanno espresso la loro miglior versione. La partenza di Gomez potrebbe certamente lasciare più spazio a loro ed all' ultimo arrivato Kovalenko mezzala/trequartista dinamico ed aggressivo che non disdegna gli inserimenti in area di rigore. Arriva ancora dall' est l'ennesima scommessa della famiglia Percassi. Due operazioni, in entrata, potenzialmente ottime, mezzo voto in meno per non aver piazzato Lammers in prestito che per il ruolo di punta è la terza scelta di Gasperini. Cederlo in prestito avrebbe consegnato tra sei mesi un calciatore già pronto per la Dea.

LAZIO, voto 5,5: l'arrivo di Musacchio dal Milan regala a Simone Inzaghi un difensore roccioso e d' esperienza, che sarà inizialmente chiamato a sostituire l' infortunato Luiz Felipe. Ma che alla lunga al fianco di Acerbi potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista. È questo l'unico movimento degno di nota di una squadra che comunque nel doppio impegno contro l' Atalanta tra campionato e coppa, ha dimostrato di potersela giocare con chiunque.

SASSUOLO, voto 5: l'ottimo andamento dei neroverdi in campionato hanno fatto dormire sonni tranquilli alla dirigenza neroverde. Eppure le ultime performance della squadra hanno fatto intuire che manchi qualcosa senza l' estro di Mimmo Berardi. In un mercato non molto accessibile, vista la relativa tranquilla posizione in classifica, probabilmente sarà stato chiesto a De Zerbi di attingere dalla primavera e lanciare qualche giovane. Ci sarà evidentemente più spazio dunque per vedere all' opera ragazzi come Raspadori ed Oddei. Giovani in rampa di lancio.

SAMPDORIA, voto 5,5: Ernesto Torregrossa è arrivato a rinforzare un reparto che contava già con nomi importanti. Si tratta sicuramente di un ragazzo pronto che potrebbe dare una mano. Ma le toppe andavano messe altrove, più di una volta Ranieri è stato costretto ad adattare a terzini giocatori non di ruolo. Ad oggi mancano ancora valide alternative ad Augello e Bereszynski.

VERONA, voto 6,5: due ottime pedine sono arrivate a rinforzare l'organico di Ivan Juric. Sturaro e Lasagna sono quei profili che potrebbero esaltarsi sotto la guida dell' attuale tecnico gialloblù. Il primo se messo apposto fisicamente potrebbe diventare una sorta di nuovo Amrabat. Il secondo arriva per sostituire Di Carmine ed apporta quelle caratteristiche che mancavano agli attaccanti già presenti in rosa. Ci sono le prospettive per continuare il bel campionato fatto finora.

FIORENTINA, voto 6: preso Rosati come terzo portiere e Kokorin che andrà a rimpolpare il reparto offensivo fungendo da prima alternativa al tandem Vlahovic-Ribery. Malcuit alla lunga potrebbe anche scalzare Caceres e Venuti ma forse la mossa migliore è stata non cedere Callejon, nonostante sia palesemente fuori dal progetto di Prandelli, ad una diretta concorrente come il Parma.

BENEVENTO, voto 6: c'era realmente poco da fare per la matricola terribile che sta andando oltre ogni più rosea previsione. Preso De Paoli, al posto di Maggio, che farà da vice Letizia in un ruolo dove fino ad ora era stato adattato un ben più offensivo Improta. Bella la scommessa Gaich che potrebbe rivelarsi una possibile sorpresa. Tuttavia c' è da vedere come sarà il suo impatto con il campionato italiano. Per adesso dovrebbe partire dietro Caprari e Lapadula.

UDINESE, voto 5,5: ceduto Lasagna a Verona è stato sostituito da Llorente. Nome ed attaccante di peso, che potrebbe regalare quei goal che sono mancati dal reparto avanzato friuliano. L'acquisto più importante resta aver resistito un' altra sessione alle lusinghe per De Paul, per la verità, stavolta non molto cercato. Chi lo voleva probabilmente ha capito che per portarlo via bisogna pagare moneta, vedere cammello. Mezzo voto in meno della sufficienza per la cessione di Mandragora al Toro, che al top della forma avrebbe potuto far comodo.

GENOA, voto 7: Strootman è un lusso per una squadra che lotta per salvarsi, per una volta Preziosi è riuscito a non smantellare la squadra, aggiungendo qualche tassello di spessore. Anche Onguene alla lunga si ritaglierà il suo spazio. Buon innesto in prospettiva pure il giovane Portanova. Promossa anche la strategia di trattenere Scamacca che sarebbe potuto finire a Parma. Ballardini ha cambiato volto ad una squadra che per fortuna, almeno per una volta, il mercato non ha stravolto.

BOLOGNA, voto 5: regaliamo un centravanti a Sinisa. Questo dovrebbe essere lo slogan dei tifosi felsinei. Con Santander ancora fuori e Barrow che Mihajlovic proprio non vede in quella posizione, prendere una punta doveva essere una priorità. Sono invece arrivati solo tre difensori dal mercato. Acquisti che fanno numero, ma che di certo non spostano gli equilibri della squadra.

SPEZIA, voto 6: la squadra ligure sta giocando davvero un bel calcio pur avendo moltissimi interpreti che sono appena alla prima esperienza in Serie A. Gran parte del merito è di un mister che ha saputo dimostrarsi sfrontato ed all' altezza della massima serie. Il solo acquisto di Saponara regala all' allenatore una nuova soluzione sulla trequarti. Con un calciatore che porta esperienza e che se messo in condizione può dare ancora più imprevedibilità alla manovra spezzina.

TORINO, voto 6,5: i granata stanno navigando in cattive acque ma Nicola sembra aver dato animo ad una squadra che con Giampaolo sembrava altamente sfiduciata. Gli innesti di due pupilli del nuovo allenatore come Mandragora e Sanabria fa capire che si rema in una sola direzione. Due arrivi che già conoscono il mister, e che quindi non avranno nessuna difficoltà ad adattarsi alle direttive del nuovo allenatore.

CAGLIARI, voto 7,5: l'obiettivo numero uno era riportare il Ninja in Sardegna ed è stato ampiamente centrato nei primi giorni di mercato. Duncan è un altro fedelissimo arrivato alla corte di Di Francesco. Gli altri arrivi di Calabresi, Deiola ed Asamoah passano poi in secondo piano visto che proprio sul gong i dirigenti hanno chiuso per un difensore di spessore, portando in Sardegna Daniele Rugani. Scippato a dirette concorrenti, quali Torino e Bologna. Colpo di coda.

PARMA, voto 6,5: è la squadra che qualcosa di più doveva fare vista la preoccupante posizione di classifica. Ed in effetti Krause ed i dirigenti crociati non sono rimasti a guardare. Si è puntato sul rilancio di Conti e Bani e su giovani che possono portare entusiasmo e qualità come Man, Zagaritis e soprattutto Zirkzee. A Graziano Pellè poi il compito di mettere a segno quei goal che sono mancati sia sotto la gestione Liverani e non arrivano neppure con D'Aversa.

CROTONE, voto 5,5: si doveva fare di più per sperare di poter raddrizzare una stagione che pare avere per i pitagorici un finale fin troppo scontato. Di Carmine va a rinforzare un attacco che, eccezion fatta per Junior Messias, spesso ha latitato. Ounas proverà a rilanciarsi dopo aver fallito a Cagliari, ma onestamente non sembra molto funzionale per lo schieramento di Stroppa. Aria di cambiamenti in vista?

Omai quel che è fatto è fatto, si tornerà a parlare di calciomercato in estate, per adesso parola al campo.