Ma vi siete mai chiesti quale fosse stata la vostra squadra peggiore degli ultimi trent'anni? Io sì, e oggi vi svelo quali sono state le mie Juventus peggiori dal 1990 ad oggi.

Juventus 1990-1991
Ero poco più di un bambino, eppure ricordo quella stagione come la più tribolata degli anni 90. La Juventus stava cambiando pelle, partendo dalle parti alte, dove avvenne la sostituzione alla presidenza da Giampiero Boniperti a Vittorio Caisotti di Chiusano, questo portò all'addio alla panchina bianconera di Dino Zoff. Come vicepresidente venne presentato Luca Cordero di Montezemolo. La nuova Juventus dopo i fasti degli anni '80, tra molti alti e pochi bassi era pronta a ripartire. Tra gli acquisti più importanti: Roberto Baggio per 25 miliardi di Lire più Renato Buso che fece il percorso inverso. Dal Colonia il 'piccolo' fantasista Thomas Häßler per 15,4 miliardi di Lire, il difensore brasiliano Julio Cèsar dal Montpellier per 850 milioni di Lire, e dalla Lazio il giovane ventunenne Paolo Di Canio per 500 milioni di Lire, oltre a due pupilli del tecnico che stava per sedere sulla panchina bianconera come Luppi e De Marchi, entrambe difensori. In uscita la Juventus cedette il bielorusso Aleinykov e l'ucraino Zavarov, oltre al furetto portoghese Rui Barros, mentre si era appena ritirato, una delle colonne portanti di quella difesa, Sergio Brio. La società, per il dopo Zoff, scommise su una sorpresa della stagione passata; Luigi Maifredi, tecnico scelto proprio da Luca Cordero di Montezemolo Il tecnico veniva da alcune ottime stagioni sulla panchina del Bologna, tra cui una salvezza 1987-1988 e una qualificazione in Coppa UEFA 1988-1989. Il suo calcio era votato all'attacco, soprannominato 'Calcio-Champagne', era un tecnico. Alla prima uscita ufficiale, Supercoppa Italiana 1990, la Juventus subisce un sonoro 5-1 dal Napoli al San Paolo, mentre in campionato dopo un ottimo girone d'andata a soli due punti dalla capolista Inter di Trapattoni. Il girone di ritorno dopo un 4-2 all'Inter e due 5-0 su Roma e Parma, la squadra ha un calo clamoroso, che la porterà dopo 28 anni consecutivi di qualificazioni europee, ad un settimo posto finale, e al non partecipare a nessuna manifestazione nella stagione 1991-1992. Maifredi pagò con l'esonero e il suo Calcio-Champagne si andò a benedire.

Juventus 2010-2011
La società era tornata da quattro anni in Serie A, in quella stagione presentava il nuovo presidente Andrea Agnelli, oltre allo Stadio di proprietà, e si preparava, un anno più tardi, al cambio di marcia finale. Dopo una stagione al quanto di basso livello, con Ciro Ferrara alla prima panchina in Serie A, subentrando sul finire della stagione precedente in corso al posto di Claudio Ranieri, poi esonerato e sostituito da Zaccheroni che non riuscì a riportare la squadra tra le prime quattro in zona Champions, anch'esso esonerato a fine stagione. La Juventus in quella stagione spende 59 milioni di Euro, con l'arrivo di Fabio Quagliarella dal Napoli per 14 milioni di Euro, Krasic per 15 milioni dal CSKA Mosca, Jorge Martìnez 8 milioni dal Catania, il giovane Leonardo Bonucci 8 milioni dal Bari, Simone Pepe 8 milioni dall'Udinese, Matri 9 milioni al Cagliari, Alberto Aquilani in prestito dal Liverpool e lo stagionato Andrea Barzagli per 300 mila Euro dal Wolfsburg, mentre aveva ceduto i deludenti Diego, Felipe Melo e Poulsen a Wolfsburg, Galatasaray e Liverpool, oltre a Molinaro allo Stoccarda insieme a Mauro Camoranesi, Giovinco al Parma e l'addio ai vecchi Fabio Cannavaro che volò ad Abu-Dhabi e Zebina al Brescia. La squadra annovera ancora gente del calibro di Alex Del Piero, il capitano con le sue 37 primavere, oltre a giocatori importanti come Gigi Buffon, Claudio Marchisio, David Trezegùet e Luca Toni. La squadra poteva ambire ad un posto in zona Champions. In panchina venne scelto l'uomo dei miracoli, Luigi Delneri, che aveva portato il Chievo Verona ad un autentico miracolo, prima la promozione in A stagione 2000-2001 e poi al quinto posto in A nella stagione successiva, che valse la prima e unica qualificazione in una competizione europea per i clivensi. Dopo due altri ottimi piazzamenti nei due anni successivi, la Juventus crede in lui.  Dopo essere partita con il piede giusto nei preliminari di Europa League, dove supera prima gli irlandesi dello Shamrock Rovers e poi gli austriaci dello Sturm Graz, qualificandosi al girone A dell'Europa League, in campionato la squadra nelle prime quattro gare porta a casa soltanto una vittoria, quella contro l'Udinese, perdendo con Palermo e Sampdoria, oltre alla clamorosa quanto inaspettata sconfitta contro il Bari. A metà settembre la Juventus sembra ingranare, con una serie di vittorie consecutive che la portano al secondo posto in coabitazione di Napolie Lazio alle spalle dell'Inter. Tutto si dissolve in gennaio, quando la squadra impatta contro il Parma che gli rifila 4 reti, nel 1-4 finale, allo Juventus Stadium, che fa scivolare la squadra nei meandri della classifica. Dopo l'infortunio gravissimo occorso a Fabio Quagliarella, autore di ben 9 reti fino a quel momento, e l'uscita a girone in Europa League, la squadra cala vistosamente, tanto da ritrovarsi a marzo, dopo aver inanellato due vittorie di fila con Cagliari e la vittoria sull'Inter, fuori dalle prime quattro posizioni. Buttata fuori ai quarti di Coppa Italia dalla Roma, ecco che la stagione si tramuta in un vero calvario, che chiude con la Juventus al settimo posto finale. Del Neri è esonerato.

Juventus 2019-2020
La Juventus è da 8 anni campione d'Italia, tre con i tecnico Conte e cinque con il tecnico Allegri, oltre a 5 Supercoppa Italia e 4 Coppe Italia, oltre a due finali di Champions League. La società, decide di tagliare con Allegri, e tentare la carta Maurizio Sarri, ex tecnico del Napoli e del Chelsea, che oltre ad aver fatto ammirare suo Napoli negli anni e fatto divertire la platea partenopea, ha appena vinto l'Europa League con il Chelsea. La società nel frattempo rinforza ogni reparto; In difesa viene acquistata la giovane stella Matthijs De Ligt per 85,5 milioni di Euro dall'Ajax,  dal Manchester City arriva in uno scambio Danilo che spedisce Joao Cancelo al club inglese, dall'Atalanta viene acuistato il giovanissimo Dejan Kulusevski per ben 35 milioni di Euro, dal Sassuolo arriva la rivelazione Mehri Demiral, mentre a costo zero Adrien Rabiot dal PSG e Aaron Ramsey dall'Arsenal, oltre ai ritorni di Gigi Buffon a costo zero dal PSG e Gonzalo Higuain che torna proprio dal Chelsea di Sarri dove era in prestito. In uscita oltre a Joao Cancelo, c'è lo scambio Spinazzola-Luca Pellegrini con la Roma, Moise Kean all'Everton per 27,5 milioni di Euro, Martin Caceres alla Lazio per 1,5 e il ritiro di Andrea Barzagli. La squadra sembra molto forte, è ancora la candidata allo scudetto, anche se l'Inter si è rafforzata e non poco. La stagione parte a razzo 6 vittorie su sette gare, battendo l'Inter e scavalcandola in testa alla classifica, oltre al pari nel girone di Champions League sul terreno dell'Atletico Madrid. Tutto oro quel che luccica, e la Juventus è spedita sia in campionato dove mantiene la testa della classifica, bene in Champions dove si tiene stretta il primo posto. Ma dicembre s'affaccia e non è proprio un bel vedere, doppia sconfitta contro la Lazio, la prima in campionato, e la seconda nella Supercoppa Italiana. La squadra c'è, ma il gioco langue, tanto che la squadra appare spesso impacciata, e solo ai colpi di genio di Paulo Dybala e del campionissimo Cristiano Ronaldo, salvano la panchina e la faccia a Sarri. Febbraio consolida la Juventus al primo posto, anche se dietro sia Lazio che Inter insorgono, mentre in Champions perde l'andata in trasferta sul terreno di gioco dell'Olimpique Lione per 1-0. Ecco che il Covid, nel momento meno brillante prende il sopravvento, dapprima chiudendo gli stadi, per poi fermare il calcio per il Lockdown Nazionale. La Juventus in quel lasso di tempo ricarica le pile, che sembravano essere al limite con il pericolo che le rivali inseguitrici potessero averne di più. Al ritorno in campo, la Juve perde subito la finale di Coppa Italia contro il Napoli, e per la prima volta negli ultimi 9 anni non vince una competizione nazionale oltre allo scudetto, ma il campionato incombe, e la squadra sembra averne di più delle rivali, arrivando ad alzare il suo nono scudetto consecutivo. Ma la mazzata è dietro l'angolo, visto che dopo la sconfitta nell'andata in Champions a Lione, nel ritorno imponendosi per 2-1 in casa viene estromessa dalla competizione per la regola del gol fuori casa. Sarri viene esonerato dalla Juventus.