Sono un tifoso del Napoli, e mi piace fare questa premessa perché ne vado fiero e vado ancora più fiero di non essere un esaltato, ma uno spettatore del calcio e anche molto critico. Dopo la rovinosa sconfitta del Napoli di ieri sera con il Lipsia, ho letto numerosi commenti denigratori del gioco del Napoli e della squadra che "avrebbe snobbato la partita". E' giusto, non vi si può dar torto. Ma quanto giusto, era doveroso uscire da questa coppa e ora vi spiego il perché.

Tralasciando completamente il discorso scudetto, quello che voglio spiegare a voi tifosi, sempre molto umilmente, è che non è possibile per le italiane di medio/alta classifica impegnarsi in una coppa del genere. Se riflettete bene, ieri sera il Napoli e Lazio sono scese in campo con le "riserve" e se riflettete meglio, guardando la classifica, Napoli e Lazio sono in lizza per entrare in Champions. Ora la domanda sorge spontanea: che vi qualificate a fare se poi non ve la giocate? La risposta è facile e ha un contenuto solo ed esclusivamente economico. Napoli, Lazio, Roma (e ci aggiungerei anche Milan ed Inter) hanno come uniche fonti di reddito i diritti tv e i proventi delle coppe. Adesso sorge spontanea un'altra domanda: se i proventi sono così importanti, perché non andare avanti? Le ragioni sono due: la prima riguarda l'abnorme differenza di introiti tra Champions ed Europa League che farà propendere sempre le squadre per la prima piuttosto che la seconda. La seconda ragione è di carattere "nazionale". Per come è impostato il format dell'Europa League, solo squadre come il Lipsia, il Marsiglia, l'Arsenal ecc possono concretamente arrivare in fondo. Perché? Perché nei loro campionati non possono ambire a nulla di diverso e inoltre, pur perdendo punti per strada, sono certe di arrivare comunque tra i primi perché il livello è troppo basso. Prendiamo ad esempio la Lazio: se volesse arrivare in fondo alla coppa perderebbe punti in campionato, dove la Samp, il Milan e le altre dietro premono rischiando, di fatto, di perdere l'ingresso in Champions e gli introiti che le permetterebbero di fare un buon mercato, adeguare gli ingaggi e trattenere i più forti (stesso discorso per Napoli, Roma , Inter e Milan).

Tutto questo instaura un circolo vizioso per cui le squadre non potranno mai puntare a vincere realmente le coppe, ma solo a parteciparvi. L'unica squadra che potrebbe fare un cammino tranquillo su due fronti è la Juve, perché ha uno stadio di proprietà che le permette di avere introiti che non dipendono né dai diritti tv né dalle coppe ed ha, inoltre, la tranquillità di poter piazzarsi sempre tra le prime, per non dire vincere. Voglio precisare che questo non è un discorso di "fatturati", è un discorso più profondo, strutturale. La realtà è che stiamo diventando un campionato di serie B e molto presto anche di serie C, perché le squadre non sono assolutamente messe in condizione di poter lottare su più fronti, non possono permetterselo. Tornando al Napoli, è vero: le coppe vanno onorate e contano anche le motivazioni e la mentalità vincente (questo vale anche per le altre). Ma vi voglio dire, vi rendete conto il Napoli SOLO CON LE MOTIVAZIONI cosa sta portando avanti in campionato? Se va a giocarsi la coppa fino alla fine, il Napoli perde lo scudetto (e questo è probabile che avvenga anche senza coppe) ma, molto più importante, perderebbe la Champions e perdendo la Champions addio primi posti. Questa è la realtà e vale per tutti. Finché non ci decideremo a diminuire il numero delle squadre (aumentando gli introiti per le prime) e finché le squadre non intraprenderanno un percorso di indipendenza dalle solite fonti economiche, mi dispiace ma andrà sempre peggio. Per tutti, nessuno escluso.