A Torino Giampaolo era stato tristemente patetico, provando a rigirare la frittata. Aveva sostenuto che i suoi avevano dominato fino al 55° per poi incorrere in pochi, imprevedibili, minuti negativi. Balle balle balle balle grosse grosse grosse grosse. Talmente grosse che il tentativo di rivoltare la frittata è andato male, perchè questa gli si è spiaccicata sul viso. Del resto le ragioni farlocche sono come le bugie, hanno le gambe cortissime, quasi inesistenti e non vanno da nessuna parte.

La verità è che a Torino il Milan aveva fatto per un po' una valida circolazione di palla, ma solo perchè Mazzarri, inspiegabilmente guardingo, aveva tenuto indietro i suoi temendo chi lo sa quali terribili conseguenze se avesse osato un po' di più. Il pressing granata era stato, in sostanza inesistente, finchè il Toro non ha capito che il re Milan era nudo come un verme. Nudo perchè è l'unica squadra del continente europeo che, alla fine di settembre, non ha un briciolo di velocità.
Montella lo ha capito e, questa sera, ha messo i suoi alle caviglie dei rossoneri, facendoli correre a vuoto. Le ragioni farlocche che Giampaolo aveva sciorinato giovedì si sono spente, quindi, tristemente questa sera e per spegnerle è bastata una buona squadra come la Fiorentina, non l'Inter o la Juventus.

Giampaolo inoltre si è ostinato a giocare in 9 uomini, schierando il duo Suso-Piatek, ottimi giocatori, ma incapaci di intendere e di volere al momento, almeno dal punto di vista calcistico. Ogni volta che la palla andava verso di loro era persa. E se Suso, nel primo tempo, ha almeno impegnato dalla distanza il numero uno avversario, Piatek era stato buono solo a rimproverare Leao, ben presente in partita e pungente, rispetto al suo presuntuoso collega.

Quando Musacchio si è fatto buttare fuori per un fallo inutile e stupido, oltre che cattivo, ai danni di Ribery, Giampaolo ha finalmente capito che sostituire Leao sarebbe stato grottesco e ha richiamato in panchina il polacco, terrore dei portieri perchè fa i suoi bisogni nei portoni. Uscito anche Suso, il giovane e promettente Leao è andato in porta con un'azione personale. Il suo gol è stato uno sberleffo involontario a Giampaolo e alla sua testardaggine.

Niente, Giampaolo ha preparato la squadra peggio di quanto avesse fatto Gattuso, che pure aveva allenato un Milan che a dicembre e aprile si era spento. Non solo, ma ha anche deciso di fare come Spugna nella canzone di Bennato, quando dice di Capitan Uncino "Non lo tradisco e fino all'inferno lo seguirò". Ha deciso di seguire all'inferno i suoi protetti, Suso e Piatek, e sapete perchè? Ve lo spiego.

Giampaolo ha provato a barare ovvero ha confidato solo nelle giocate individuali dei 2 pupilli. Ora, il Maestro di Calcio, scelta consapevole della società che fin dall'inizio ha puntato su di lui ecc. ha rovinato una stagione prima ancora che iniziasse. Complimenti!

La società? Maldini e Boban hanno avuto il compito di vendere prima di comprare, cosa ardua in un mercato in cui anche Paratici ha avuto difficoltà a farlo. Il problema è che la Juventus aveva già una certa squadra, il Milan ne aveva un'altra.
Visto Leao, forse non hanno comprato male, ma solo scelto male il tecnico.

Non a caso, ho optato per una foto di Leao, per illustrare l'aticolo.