La pandemia di Covid-19 non ha frenato lo spettacolo del calcio spagnolo. Dopo tre mesi infatti, riavvolgiamo il filo e notiamo che la pausa forzata non ha scombussolato più di tanto i valori. Tante sono state le conferme in questa 28a giornata di Liga. Proviamo ad analizzarle una ad una.
Lucas OCAMPOS (Siviglia): il re Mida del derby di Siviglia. L'ala argentina conferma di essere definitivamente esplosa e, dopo due terzi di stagione di livello eccelso, trascina la formazione di Lopetegui a tre punti di platino per la corsa Champions grazie ad un rigore trasformato e ad uno spettacolare assist in tacco volante per la testa di Fernando. Un pericolo costante per le retroguardie avversarie.
Carlos FERNANDEZ (Granada): la punta andalusa ha l'argento vivo addosso. Prima procura l'autogol di Djenè grazie alla sua pressione insistente e successivamente mette sotto la traversa il missile che vale la rimonta del suo Granada sul più quotato Getafe. L'attaccante di proprietà del Siviglia vuole chiudere al meglio la stagione per far sognare le coppe al suo Granada per poi garantirsi magari la grande chance della carriera nel "suo" Ramon Sanchez Pizjuan.
Adrian EMBARBA (Espanyol): conferma l'impatto straordinario con la massima serie. L'ala destra madrilegna trascina i catalani ad un successo che dà speranza di raggiungimento dell'obiettivo salvezza. Il 28enne cala due assist: prima favorisce la zuccata di Espinosa con una meravigliosa pennellata di mancino, poi manda in porta Wu Lei con uno splendido filtrante. Lo spagnolo può rappresentare una risorsa fondamentale per Abelardo Fernandez in questo finale di stagione.
Lionel MESSI (Barcellona): poteva mancare lui? Il ritorno dopo la pausa è uno show totale per la Pulga. Il "10" argentino cala due assist e si prende nel finale anche la gioia personale. I numeri sono da capogiro: il sei volte pallone d'oro è di gran lunga il capocannoniere del campionato (20 gol) e il miglior assist-man (14 passaggi vincenti). Il capitano del Barcellona ha partecipato attivamente a quindici delle ultime diciotto segnature dei suoi (7 gol e 8 assist). Insomma: torna Messi, torna la magia.
Takefusa KUBO (Maiorca): è vero, il Maiorca viene travolto 0-4 dal Barcellona, ma ciò non impedisce al classe 2001 giapponese di far notare ancora una volta la sua classe. Talento cristallino, personalità da vendere; dal suo mancino vellutato partono quasi tutte le palle gol dei rossoneri. Il giovane fantasista di proprietà del Real Madrid ha seriamente tutte le carte in regola per diventare uno dei più forti calciatori asiatici di tutti i tempi.
KOKE (Atletico Madrid): il capitano della banda Simeone trascina i suoi onorando visceralmente la maglia che porta. Come al solito non bello da vedere, ma efficace e concreto. Crea tantissimi pericoli in avanti, ma al contempo dà man forte alla difesa. Ciliegina sulla torta è l'assist a Diego Costa che sintetizza la sua immensa intelligenza calcistica.
Eden HAZARD (Real Madrid): il belga, uno dei principali flop della prima parte di stagione, è protagonista nella vittoria dei Blancos sull'Eibar. É al centro di ogni trama offensiva dei suoi e si dimostra molto partecipativo ed integrato nel gruppo: l'altruismo nel fornire l'assist del 2-0 a Sergio Ramos ne è la prova.
Mikel OYARZABAL (Real Sociedad): l'anima della Real. Ritmo forsennato per tutti i novanta minuti. Lotta, si sbatte, cerca di tramutare ogni pallone in occasione da rete. Cliente scomodo per la difesa dell'Osasuna. Consacra la sua prestazione con la rete del pari dove è freddo davanti all'estremo difensore ospite dopo la cavalcata di Willian Josè.