Nel calcio moderno non esistono più le bandiere! 

Quante volte abbiamo sentito questa affermazione e chissà quante altre volte dovremo abbandonarci ai ricordi per cercare negli occhi di chi veste la divisa della nostra squadra del cuore. Quante altre volte saremo costretti a digitare nella barra indirizzi del nostro browser il link di youtube ed in seguito nella barra di ricerca la frase "Ac Milan - Manchester United" ed in seguito zittirci per qualche minuto ed assaporare quel buon gusto misto ad un brivido rivedendo le immagini scorrere dei nostri campioni.

Si è passati da un gioco del pallone che ci regalava degli esempi, dei veri maestri di vita da imitare ad un calcio che in eredità ai giovani calciatori lascia solamente qualche dab-dance e qualche altro riflesso della società malata in cui viviamo. Ed è esattamente questo ciò di cui voglio parlare: è solamente il calcio ad essere malato o questa riflessione bisogna ampliarla all'intera società ed al nostro modo di vivere?
Ovviamente, parlando così si fa di tutta l'erba un fascio e non è assolutamente mia intenzione farlo, ciò che però penso che sia evidente sotto gli occhi di tutti è che il pallone, così come ci viene offerto, è il riflesso della nostra società e del modo in cui tutti, soprattutto i più giovani, affrontano la vita.
Tutto si riduce all'apparire, all'avere un profilo Instagram con tanti follower, ad inventare un'esultanza che diventi virale oppure a sfoggiare la propria ricchezza senza il minimo ritegno né onore.
Si è tutto ridotto a ragazzini adolescenti o poco più, che per l'amor del cielo nessuno me ne voglia, con un talento formidabile che però tengono in mano società intere con la minaccia o quasi il ricatto di partire. Ed è così che il nostro calcio, soprattutto quello italiano da sempre sinonimo di passione con tradizioni decennali, sta prendendo sempre di più le sembianze di uno show d'intrattenimento, ricalcando il modello americano di sport. Le tradizioni, i sani valori e principi, lasciano spazio a dei giocatori e sportivi che fanno una vita da rockstar e che lo pubblicizzano anche.

A mio avviso, tutto ciò è stato sicuramente fomentata dall'entrata nel mondo del calcio dei vari petrolieri, tycoon o imprenditori cinesi che con il calcio, purtroppo, hanno poco a che vedere. Così come nella loro attività privata, prendono in mano delle società con delle tradizioni storiche e decennali, dove l'amore per la maglia, il rispetto per le regole e la professionalità ha sempre prevalso, e le trasformano così in delle vere e proprie macchine da soldi da esportare verso i paesi che ahimé, non conoscono l'importanza di questi valori in uno sport come il calcio.
La lista di calciatori e nomi che rispecchiano esattamente quando detto prima potrebbe essere chilometrica, sono i nomi che sentiamo e che ascoltiamo tutti giorni, alcuni dei quali vediamo di più sulle testate rosa piuttosto che sulla Gazzetta dello Sport. 

Quindi, in conclusione, sarò forse io che sbaglio, ma con la mia combriccola di amici continuerò a digitare su youtube nella barra di ricerca "Ac Milan-Manchester United".