Che sia una stagione segnata dall'arrivo di CR7 sarà il campo a stabilirlo, anche se di dubbi o perplessità sul fatto che la Juve sia di gran lunga ancora la favorita allo scudetto ce ne sono pochi.
In questo spiraglio piccolissimo di dubbi la Lazio, che viene da una stagione sicuramente positiva nonostante la fallita qualificazione in Champions League, in che modo può dire la sua?
Sicuramente ad oggi è la squadra che, Juventus a parte, non ha stravolto la propria immagine, anzi... è andata ad aggiungere tasselli non dal nome altisonante, ma i soliti colpi alla "Tare", funzionali alla crescita del gruppo squadra.

Acerbi, sembra essere il difensore perfetto come vice De Vrij; Inzaghi lo ha voluto fermamente e spera che dalla sua statistica principale dello scorso anno, ovvero miglior difensore negli anticipi, e dalla sua bravura sulle palle alta, la squadra ne possa beneficiare nel numero di gol subiti.
Durmisi è quel classico giocatore che si sente nel gruppo ignorato da tutti nelle classiche formazioni estive della squadra titolare, ma che grazie alla sua tecnica nel calciare le punizioni, la sua grinta, darà un valore aggiunto sulla fascia sinistra come alternativa al Capitan Lulic.
Berisha, già più conosciuto, è il colpo alla Tare, che da lustro ad un centrocampo già ricco di soluzioni. Badelj la ciliegina sulla torta, Correa dovrà non far rimpiangere l'affetto che i tifosi laziali provano per l'ex Felipe Anderson e a lui spetterà illuminare la Lazio quando Luis Alberto avrà bisogno di tirare il fiato. Proto darà giuste motivazioni e un adeguato sostegno a un Strakosha richiestissimo in estate.

E allora... se oggi finisse il mercato, con un Milinkovic-Savic ancora in rosa, un anno in più di esperienza e di analisi tattica sugli errori commessi, dei tasselli importanti che portano maturità e alternative, perché per la Lazio dovrebbe essere impossibile sognare di stare al passo della Juventus e del Napoli?
L'anno scorso lo ha dimostrato di poterci stare al loro passo, salvo black out mentali e torti arbitrali che ne hanno condannato i risultati. Ok, ma se Milinkovic-Savic salutasse? Con i soldi che chiede Lotito, al netto del poco tempo rimasto sul Calciomercato, la Lazio avrebbe il contante per andare a puntellare ulteriormente una rosa per trovare l'alter ego del serbo e quei due ruoli per andare comunque a sognare un traguardo importante.

E' il momento di sognare Lazio, perché no?