Ehi voi, siete ancora capaci di intendere e di volere nonostante i 25 kg di cibo pro-capite di questi ultimi giorni? Avete ancora un briciolo di serenità nonostante le malefatte della classe arbitrale? Volgiamo lo sguardo indietro all’anno che si appresta a terminare e godiamoci i gol più belli, più spettacolari, più cool segnati dalla Lazio in questo 2018. Alla faccia di Irrati, di Nicchi e di chi ci vuole male. Cioè quasi tutti.

Non sono affatto pochi, perché affatto banale è stato il 2018 della Lazio. Bella, maledetta, avvincente, non vincente: la squadra di Inzaghi ha vissuto 12 mesi davvero intensi, con picchi di calcio champagne e momenti di difficoltà. Abbiamo quindi scelto 10 gol per celebrare il trionfo estetico della nostra Lazio in un 2018 che difficilmente potrà essere dimenticato.

Nota a margine: per contestazioni e/o segnalazioni rivolgersi a… nessuno. La classifica che segue non si discute, si ama. Un po’ come la difesa a 3.

10) Cataldi vs Spal, 4/11/2018: Rocket Queen

Danilo Cataldi è uno dei più grandi misteri tecnici degli ultimi anni in casa Lazio. Uscito dai ranghi della Primavera con uno Scudetto cucito addosso e le stimmate del predestinato, ha fatto un paio di stagioni molto promettenti tra i professionisti (prima al Crotone, poi nella Lazio di Pioli) prima di perdersi tra prestazioni opache, prestiti anonimi e titolari sudamericani. L’inizio di questa stagione è stato quantomeno incoraggiante, perché quando è stato chiamato in causa Cataldi ha lanciato segnali positivi… e ha lanciato anche questo razzo dritto per dritto che ha fulminato il fratellino (sic!) di Milinkovic-Savic. Il gol è bello nella sua violenta semplicità: Danilo prende palla sulla sinistra, se la porta verso il centro con tanti piccoli tocchi di aggiustamento e poi lascia partire un bolide terra-aria di collo pieno. Esecuzione impeccabile e Spal al tappeto.

9) Leiva vs Benevento, 31/3/2018: 360°

Altra stagione, altro regista, altro tiro dalla distanza. A un certo punto della scorsa annata Lucas Leiva era in grado di fare praticamente tutto, talvolta contemporaneamente. Nel periodo primaverile, in particolare, il brasiliano ha messo a segno alcune reti pesanti che lo hanno fatto apprezzare anche oltre le doti di interdizione. Ma se per importanza il gol del vantaggio a Kiev nel ritorno degli ottavi di Europa League e il pareggio in casa contro il Bologna hanno più rilevanza, per bellezza il gol che faremo vedere ai nostri nipotini fra qualche anno sarà questo segnato contro il malcapitato Benevento in un nuvoloso pomeriggio pasquale. Leiva riceve palla al limite dell’area di rigore, appena fuori dalla lunetta dei 16 metri, e davanti gli si para un muro di maglie giallorosse. Allora Leiva ci insegna che si risponde al brutto solo con il bello. Tiro a giro nel punto mediano dell’angolo alla sinistra del portiere, che guarda il pallone insaccarsi senza osare l’intervento perché non pensava di prendere ripetizioni di geometria all’Olimpico in un nuvoloso pomeriggio pasquale.

8) Immobile vs Chievo, 2/12/2018: Peripatos

Nel 335 a.C. circa Aristotele fondò la scuola peripatetica, una delle più grandi scuole filosofiche greche nonché antenata dell’attuale Liceo. I suoi membri erano noti con il nome di peripatetikoi, in quanto avevano ripreso l’usanza del loro Maestro di camminare mentre insegnava. 2.353 anni dopo, fedeli eredi della scuola aristotelica, anche Joaquin Correa e Ciro Immobile hanno fatto vedere che si può insegnare calcio mentre si cammina (per il campo). Questo gol di Immobile è bello dall’inizio alla fine e sembra uscito direttamente da una consolle di gioco. Tacco di prima del Tucu a servire Ciro, che chiude subito l’uno-due rapido con cui è stata disordinata la difesa del Chievo. Poi il Tucu porta avanti il pallone in conduzione per qualche metro, attirando fuori posizione ben 3 avversari, prima di restituire il pallone a Ciro. Il quale, ormai solo a ridosso dell’area di rigore, vi entra con rapidità felina e scarica un destro rabbioso sul primo palo.

7) Correa vs Milan, 25/11/2018: November Rain

Arrivati a questo punto della classifica, i lettori più esperti di musica rock si saranno accorti che per due gol abbiamo scelto come titolo brani dei Guns N’ Roses. Ma se per Rocket Queen il titolo è descrittivo dell’azione, per la posizione numero 7 l’associazione è data dal mese e dalle condizioni climatiche in cui è stata giocata la partita. Sul finire di novembre, a pioggia ormai finita, con la partita che si avvicinava alla sua fine. Ancora lui, uno che di bellezza se ne intende a quanto pare, si inventa un colpo eccezionale per pareggiare i conti con un Milan che stava portando a casa la vittoria più immeritata della storia del calcio. L’assist involontario di Zapata viene addomesticato da Correa di coscia, dolcemente. La palla va verso l’esterno, cade lì dove è più difficile anche solo pensare di calciare verso la porta. Ma questo Correa non lo sa e di controbalzo, senza mai guardare Donnarumma, gonfia l’angolino basso della rete bagnata dalla pioggia di novembre.

6) Immobile vs Napoli, 18/8/2018: Premio Platini

Nel dicembre del 1985 Michel Platini segnò contro l’Argentinos Junior uno dei più bei gol della sua carriera. Ma fu annullato. Quindi il Premio Platini è per il gol inutile più bello. L’anno scorso il riconoscimento meno ambito del mondo calcistico andò a Murgia. Immobile si è risentito, vuole tutto per lui, anche questo premio. E allora alla prima giornata mette subito le cose in chiaro. Si inventa un gol assurdo con un controllo a seguire che elude l’intervento di ben 3 difensori partenopei, prima di togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali. Poi ovviamente la Lazio si fa rimontare dal Napoli – come è ormai tradizione – e perde la partita. Ma almeno Ciro si porta a casa il Premio Platini.

5) Marusic vs Marsiglia, 25/10/2018: L’Incognita

Il doppio confronto con l’O.M. è stato il primo vero spartiacque di questa stagione. Le vittorie conseguite contro i francesi, infatti, hanno permesso alla Lazio di assicurarsi il passaggio del turno in Europa League con largo anticipo. La partita di fine ottobre al Velodrome, in particolare, è stata decisiva e significativa: perché abbiamo battuto a casa loro i finalisti della scorsa edizione, buttando fuori dalla competizione i simpaticissimi Garcia e Strootman. SPIACE. Il gol della sicurezza porta la firma di Adam Marusic, uno che in questa prima parte di stagione ha alternato prestazioni anonime ad altre inspiegabili. Come inspiegabile è questo sinistro a giro sotto il sette dopo una finta à la Ronaldo. Shhh, tutti zitti. Marusic è tornato. Forse.

4) Correa vs Udinese, 26/9/2018: Hangover with Love

El Tucu Correa è una delle note più liete di questo altalenante avvio di stagione. Arrivato per raccogliere l’eredità di Felipe Anderson, l’argentino ex Samp sta svolgendo egregiamente il suo lavoro e dopo un inizio in cui sembrava essere preso in considerazione solo come soluzione a partita in corso, ultimamete sembra avere conquistato un posto da titolare. Di sicuro la qualità non gli manca, altrimenti gol come questi te li sogni…Correa riceve largo a sinistra e si mette subito in proprio. Punta l’uomo, fa 3 finte misteriose per disorientarlo, poi lo oltrepassa di tecnica e di fisico e infine calcia all’angolino basso da posizione defilata. Quell’uomo era Larsen, e a Udine giurano che non si è mai ripreso del tutto da quella sera. Noi, invece, proprio quella sera siamo caduti nella trappola del Tucu.

3) Milinkovic-Savic, 29/12/2018: Milinkocrazia Primitiva

Vi confesso un peccato. Nel momento in cui scrivevo questa classifica, non avevo trovato alcun posto per Milinkovic-Savic. L’unico suo gol preso in considerazione era quello contro il Sassuolo dello scorso campionato, ma lo trovavo in fondo normale, quasi anonimo per uno come lui. Inoltre non mi piaceva molto il giocatore visto in questo avvio di stagione, quindi lo avevo deliberatamente escluso dalla top ten. Poi è arrivata l’ultima partita dell’anno e con essa questa roba qui. Contro Irrati (malimort…), contro la Var (malistramort…), contro lo spirito natalizio e i regali a senso unico alle squadre avversarie (non sia mai un’interpretazione a nostro favore eh). Un bolide sotto l’incrocio dei pali per rimettere un po’ di cose a posto. Per (ri)mettere comunque la nostra Lazio lì da sola al quarto posto. Per ribadire chi è che comanda, nonostante tutto. Per farmi chiedere umilmente scusa per averlo ignorato prima. Scusa Sergej, non lo faccio più.

2) Immobile vs Cagliari, 11/3/2018: Eh?!?!

Nell’anno solare che sta per chiudersi Ciro Immobile ha segnato più di ogni altro giocatore di Serie A. Gli è riuscito praticamente tutto, ha timbrato il cartellino in ogni modo possibile con la stessa regolarità del ragionier Fantozzi nella Megaditta del Duca Conte Balabam. Quando si è accorto che gli mancava un gol di tacco ha deciso di mettere in scena questo numero circense contro il Cagliari, pareggiando all’ultimo respiro un match che sembrava ormai perso. Cross della disperazione di Felipe Anderson, Immobile anticipa tutti girandosi di spalle e colpendo il pallone con il tacco. Ne esce fuori un arcobaleno che si insacca preciso lì dove il portiere non può arrivare. Cioè, Immobile qui ha segnato al 95’ con un pallonetto di tacco al volo. Com’è umano lei!

1) Luis Alberto vs Spal, 6/1/2018: La Magia dell’Epifania

La classifica dei gol più belli del 2017 è stata vinta da Luis Alberto. Quest’anno allora sicuro si cambia, non sarà mica possibile ripetersi o addirittura superarsi. E niente, nemmeno una settimana dall’inizio dell’anno e abbiamo già il gol dell’anno. Però dai Luis, stavolta hai esagerato. Il gol segnato alla Spal da Luis Alberto è l’essenza del talento, l’epitome della classe, il senso del calcio. Una poesia declamata in versi. Un’opera d’arte senza tempo. Un vinile raro accompagnato da un vino d’annata. Tutto e niente. Un uomo che pattina tra gente che cade ai suoi piedi. Luis Alberto e la bellezza, the same old story.