A Roma, dopo anni difficili e altalenanti, la sponda biancoceleste della città sta trovando, da un paio d'anni a questa parte, un condottiero in grado di portare la Lazio ai vertici del calcio italiano.
Simone Inzaghi è l'uomo della svolta per il club di Lotito. Non è una frase fatta, ma una costatazione semplice e veritiera. Il fratello di Pippo in questa stagione sta facendo letteralmente volare le ambizioni della sua Lazio che si ritrova, a poco più di un mese dalla fine della stagione, terza in campionato e quasi tra le migliori quattro compagini dell'Europa League.
Un risultato eccezionale, frutto di tanto lavoro e della capacità del tecnico di trovare la giusta quadratura del cerchio.
Ma realisticamente dove possono arrivare Ciro Immobile e compagni?

La caratteristica della squadra capitolina che salta all'occhio principalmente è la capacità di reggere la pressione (soprattutto psicologica) nei momenti di flessione fisiologica nel corso della stagione. Una maturità che pochi si aspettavano da una squadra, si bella ma non troppo attrezzata per reggere l'urto delle tre competizioni.
La verità è che l'alchimia trovata da Inzaghi è qualcosa di strabiliante. Tutti i giocatori sono perfettamente consapevoli di ciò che possono e non possono dare. Ognuno in questo modo è portato a dare di più ad andare oltre per sé stesso e per la squadra. Chiaro poi che avere delle eccellenze in ogni reparto aiuta, ma tutto sarebbe vano senza quello spirito che stanno mettendo in campo i biancocelesti.

Detto ciò, molto del futuro della Lazio si deciderà in questa settimana: giovedì l'attende la trasferta in Austria per ipotecare le semifinali di Europa League, mentre domenica è attesa dal derby con vista Champions contro la Roma. Da questi due match si potrà evincere sicuramente qualcosa, ma a prescindere Simone Inzaghi lotterà fino all'ultima partita per un accesso in Champions che non sembra così utopistico a questo punto della stagione.

In Europa la questione si complica vista la caratura di avversari come Atletico Madrid e Arsenal,ma la sensazione è che una volta in semifinale la squadra biancoceleste possa davvero spiccare il volo verso la finale e lì, si sa, è tutta un'altra storia.

Staremo a vedere se le aquile oseranno volare così in alto.