Non è uno scherzo.
In una Serbia che ha ripreso ad armarsi come non accadeva da decenni, in linea con gli amici russi, anche se guardano pure all'Unione Europea, all'entrata dello stadio della Stella Rossa di Belgrado, il Marakana, così chiamato in onore del noto Maracanã di Rio de Janeiro, arriva ora un carro armato. Con poggiata la bandiera della Stella Rossa.
Un carro armato T-55, dell'esercito Jugoslavo degli anni '90.  Sulla bandiera c'è scritto esercito del nord.

Una chiara provocazione, incredibile, che accade in una zona balcanica dove la tensione, giorno dopo giorno, cresce. Tra muri, filo spinato, squadrismi, dove ritornano le aggressioni per la propria appartenenza etnica, tra croati, serbi e non solo. Il carro armato è stato presentato dalla pagina ufficiale della Stella Rossa con scritto, Marakana ha ora una nuova attrazione. E' un regalo della società ai propri tifosi ed il carro armato risulterebbe essere non operativo, anche se più di qualcuno ha espresso delle perplessità anche perchè ricorderebbe la guerra contro i croati e soprattutto la battaglia di Vukovar.

Insomma, sicuramente non un bel segnale, che arriva dal mondo del calcio. E ci si augura che le federazioni internazionali possano prendere provvedimenti sul punto. Ma chi conosce la storia di Belgrado sa bene quanto il culto della guerra sia ben presente in questa città, che ha subito purtroppo delle devastazioni importanti, venne bombardata nel '41, venne bombardata nel '44, e venne Belgrado bombardata dalla NATO durante la guerra del Kosovo nel 1999. Ed il museo della guerra di Belgrado è uno dei punti di riferimento della storia della città. Ma ciò non può giustificare questa provocazione.
Certo, che una bandiera della pace sarebbe stata sicuramente preferibile ad un carro armato!