L'attesa dell'annuncio di Giampaolo come allenatore del Milan stava diventando a dir poco grottesca, considerando che in passato Ferrero aveva liberato Montella senza particolari problemi e che aveva già fatto capire di considerare Pioli un nuon sostituto. Non devo averlo pensato solo io, tuttavia. Forse Maldini, che tiene all'immagine della società, o forse Gazidis, uomo pragmatico, devono aver pensato che fosse un grosso rischio portare in rossonero un allenatore con l'etichetta di ultimo ripiego. Ma lo stesso, ormai ex, tecnico blucerchiato doveva essere già da giorni preoccupato di questa situazione pericolosa per la sua immagine e la sua dignità professionale. In sostanza, credo che, molto probabilmente su aut-aut di Giampaolo, il Milan abbia chiesto a Sarri una risposta definiva (ovvamente un 2 di picche) o ha direttamente e saggiamente deciso di lasciar perdere chimere che non avrebbero portato da nessuna parte (se anche Guardiola sbarcasse in bianconero, Sarri rimarrebbe al Chelsea o si farebbe pagare una buonuscita in attesa di altre offerte che, di certo, non mancherebbero).

La risoluzione del contratto fra blucerchiati e Giampaolo è avvenuta oggi, in un caldo sabato balneare, con una fretta che conferma: 1) che si era atteso troppo e che, ad attendere ancora, si rischiava il ridicolo 2) che il piano si è inclinato all'improvviso. Devo essere sincero: se a questo punto venisse annunciato Giampaolo, mi andrebbe bene, a differenza di due settimane fa. E' tutto sommato un tecnico valido, abbastanza giovane, ma ormai esperto. Le sue squadre giocano un calcio interessante, anche se mi preoccupa il calo che la sua squadra ha subito a partire proprio dalla vittoria sul Milan. E' motivato, mentre i nomi più prestigiosi guardano la società rossonera con una certa condiscendenza che non può essere di aiuto a svolgere un buon lavoro.

Resto dell'idea che non sia il cosiddetto "uomo giusto", quello su cui la società ha puntato con ferrea convinzione in quanto ideale per il suo progetto e patatì patatà... ma credo pure che non sia neanche il cosiddetto "uomo sbagliato", quello che fa danni irreparabili. Il Milan attuale è questo: necessità di vendere, specialmente nei prossimi 15 giorni, ma in mancanza anche dopo. Giocatori che hanno mercato, ma è difficile decidere se vadano venduti. Giocatori che di certo vanno venduti, ma che non si sa se abbiano mercato. Un gruppo di dirigenti (Maldini, Boban e Massara) sicuramente bravi, ma non espertissimi nei rispettivi ruoli. Un Fair Play finanziario che pone scadenze precise... beh, come diceva Confucio, se sei in un pasticcio, goditelo. Buon lavoro! C'è anche l'ipotesi che Giampaolo si sia rotto i chitarrini di attendere e abbia risolto in tutta fretta per annunciare la firma con un'altra società. Ma a questo punto, speriamo di no. Per i motivi di cui sopra, se Giampaolo deve essere, Giampaolo sia!