Negli ultimi 10 anni, abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare diversi attaccanti di alto spessore. Tra questi, non può che esserci Edinson Cavani. Siamo nel 1996 e Cavani gioca per strada con ragazzi più grandi di lui; da cui viene anche trattato male. In quegli anni, "El matador" entra nell'accademia calcistica Danubio; una delle migliori accademie dell'Uruguay.
Il debutto nel calcio professionistico sembra non voler arrivare, ma ecco che nel 2006 esordisce in prima squadra segnando 9 gol; contribuendo alla vittoria del torneo di chiusura.
Nel gennaio 2007 avviene il trasferimento a Palermo, dove debutterà e segnerà il primo gol circa 2 mesi dopo. Arriva la stagione 2007/08 e il classe '87 dovrà fare i conti con Stefano Colantuono, che utilizzerà l'uruguaiano come esterno d'attacco e segnerà solo 5 reti. Le 2 stagioni successive però, sembra smuoversi qualcosa e Cavani sigla 15 reti per annata. Nei 3 anni e mezzo passati a Palermo, la media di Edison non è granché: 37 reti in 117 partite.

Siamo nell'estate del 2010 e il giocatore firma un quinquennale con il Napoli, squadra allenata da Mazzari che sogna lo scudetto. Arriviamo nel mese di aprile e il giocatore raggiunge 22 gol in campionato, superando il record di Antonio Vojak. El matador concluderà la sua prima stagione in azzurro segnando 33 reti in 47 presenze.
L'anno a seguire si riconferma segnando 28 reti, di cui 5 in Champions League. Quell'annata fu memorabile per il Napoli, visto che dopo anni riesce ad aggiudicarsi un trofeo, la Coppa Italia, che ha un sapore più dolce vista che l'avversaria è la Juventus.
Terzo anno di Napoli: i gol non finiscono più. Cavani è una macchina e vince la classifica marcatori della Serie A (l'ultimo a riuscirci a Napoli fu Maradona). I 29 gol messi a segno che lo hanno portato a ciò, regalano al ragazzo un passo molto importante della sua carriera: il trasferimento al PSG.

È il 2013 e la squadra che da un paio di anni domina la Francia è in cerca di altri innesti da affiancare a Ibrahimovic, Lavezzi e Tiago Silva. Il passaggio avviene per 66 milioni di euro totali e l'uruguaiano firma un contratto di 5 anni. La prima stagione fu abbastanza discreta, mettendo a segno 25 gol in tutte le competizioni. Anche le 2 stagioni a seguire supera i 20 gol, ma c'è qualcuno qualcosa per far rendere ancora meglio Edinson, ovvero la presenza di Ibrahimovic, anche lui centravanti.
Ecco che nella stagione 2016/17 lo svedese lascia Parigi; lasciando esplodere El matador: boom! 48 gol stagioni di cui 8 in Champions e 35 in campionato (numeri non da poco). Nel campionato successivo ripete l'annata quasi come l'anno precedente, raggiungendo quasi i 40 gol; ma è dalla stagione 2018/19 che le presenze cominciano a diminuire; lo stesso anche i gol. L'acquisto di Mauro Icardi da parte del PSG fa intuire all'uruguaiano che non è più il punto fermo dell'attacco. Il giocatore resta un ultimo anno nella capitale francese dove non verrà sfruttato al meglio, svincolandosi a giugno al termine del contatto. Ad ottobre del 2020 firma con il Manchester United, dove siglerà 17 reti nella prima stagione (numeri decenti vista comunque l'età e il contesto). Nello scorso anno, però, ha cominciato a dare i primi segni di "stanchezza": 20 presenze con una rete realizzata.

Oggi Cavani è svincolato e diversi club vorrebbero ingaggiarlo.
La trattativa più concreta sarebbe quella con il Valencia, che dovrà liberarsi di qualcuno entro fine mercato per fare posto all'uruguaiano. Il non voler smettere di giocare dimostra quanta passione ci sia da parte del matador; che con la sua grinta, oltre a fare gol, non ha smesso di crederci ed ha guadagnato tutto ciò che abbiamo riassunto. L'amore dei napoletani nei suoi confronti, i gol a Parigi che lo hanno confermato come top a livello europeo. Guardare la bacheca di uno come El matador e non vedere una Coppa dei Campioni lascia segno di amarezza, non solo da parte di chi lo ha amato e lo ha tifato (come a Napoli); ma da chiunque ami questo sport.

Non possiamo dire che l'ex Napoli è il miglior centravanti degli ultimi 15 anni, ma senza dubbio è uno dei migliori per qualità, gol decisivi e fame. Se volessi un attaccante da inserire nella mia squadra, anche come riserva di lusso, quello è Edinson Cavani, che a 35 anni in Liga può ancora dire la sua.

"Vorrei lasciare il calcio quando decido io e non vorrei che fosse il calcio a lasciare me."
Edinson Cavani