Programmazione. Probabilmente la parola cardine della rinascita della Juventus football club. Perchè nel calcio - come in tutti gli ambiti della vita - se non ti poni degli obiettivi difficilmente raggiungi dei risultati appaganti.

Il saper mettersi in gioco giorno dopo giorno, con umiltà e quel pizzico di autocritica che passo dopo passo ti porta all'emancipazione. 

Basti guardare il calciatore, dalle divine fisionomie, che è atterrato il 17 luglio a Torino, dove un intero popolo, dalla seconda pelle bianca e nera, gli ha affidato sogni, speranze e preghiere per osservare, luccicante, quella coppa ormai vista sollevare troppe volte dai nostri avversari.

Sogni e speranze che anche un ragazzo nato a Funchal aveva, di essere e diventare uno, o il più forte giocatore di tutti i tempi, e di lasciare un'impronta indelebile sul rettangolo verde di gioco.

Per far sì che CR7 vinca la "sua" coppa, 4 col Real Madrid e 1 col Manchester Utd, serve una camapagna acquisti, non tipo Psg, che butta nel magazzino un po' di tutto ma un rafforzamento della squadra mirato e oculato. Se si potesse avere la possibilità di leggere il pensiero di Ronaldo, come Nick Marshall nel film "Quello che le donne vogliono", tramite un dono, sicuramente vorrebbe una ventata di area nuova e calda, come la corrente del Golfo, che mantenga quel clima caldo e mite per continuare a dominare in Italia e vincere in Europa.

Vorrebbe sicuramente giocatori come lui, forti mentalmente e che siamo capaci di leggere le sue istruzioni solamente con uno sguardo. Sicuramente, se non dovesse rimanere Mandzukic, vorrebbe una prima punta che faccia il lavoro sporco per lui, bravo sia con le sponde e le spizzate di testa, portandosi via 1-2 uomini così che possa trovare gli spazi giusti per potersi infilare con le sue ampie falcate. Poi acceterebbe di buon grado Chiesa, un giocatore - italiano - bravo nel uno vs uno e nel dribbling e che ha l'attitudine del gol; il nome che proporebbe è Joao Felix, il diamante grezzo del Benfica, che sta facendo grandi prestazioni nel principale campionato portoghese e si è messo in mostra anche in Europa League; un ragazzo dal viso pulito e minuto finora di grande umiltà, uno dei fattori più importanti per arrivare nell'elite del calcio mondiale.

Poi inequivocabilmente si avvalerebbe delle qualità di 2 top player a centrocampo, come Isco, Pogba, Rakitic, Kroos, e di qualche ventata di gioventù tipo Rabiot e Ndombele, giocatori con peculiarità e caratteristiche differenti ma che farebbero fare Upgrade decisivo per il raggiungimento del traguardo europeo. 

Perchè, onestamente, il reparto che ha visto aumentare il deficit in questi anni è proprio il centrocampo, il pulsante di una squadra, che dopo Pirlo, Pogba, Vidal e Marchisio, ha si tenuto alto il livello, ma mai raggiungendo o superando quel standard. 

Un atto di ringiovanimento andrà fatto, infine, in difesa col già programmato ritiro di Barzagli e la fine del prestito di Caceres, rimanendo così con solo 3 centrali, inequivocabilmente pochi per competere al massimo su 3 competizioni.

Qui Cr7 lascierebbe carta bianca a Paratici e Nedved nel trovare giocatori da Juve, con Manolas ottimo interprete del ruolo, forti e con carisma giusto per tener chiuso il fortino bianconero... la fame di vittorie.