È vero, il campionato è terminato da poco più di una settimana e già si ricomincia con le disquisizioni tecnico-tattiche? Perché no? Ma prima di iniziare facciamo le dovute premesse: io non sono un allenatore, sono solo un grande appassionato del calcio e di tutte le sue sfaccettature fra le quali figura anche quella più tecnica. Ed è proprio quest'ultima che vorrei prendere in considerazione in questa rubrica, nello specifico cercando di dirvi la mia riguardo a come potrebbe giocare l'Inter di Antonio Conte.

Iniziamo dal modulo, ma ancor prima con una precisazione a riguardo: credo che al giorno d'oggi pochi allenatori si affidino solamente ad un particolare schema, piuttosto il loro intento è quello di amalgamare il proprio credo calcistico alle risorse umane, ovvero i calciatori che hanno a disposizione. Ciò non toglie che molti considerino un modulo più adatto di altri al loro stile di gioco, per esempio Conte ha dimostrato particolare affezione al 3-5-2 e a tutte le sue derivazioni del caso. Facendo riferimento alle passate esperienze, il tecnico leccese ha quasi sempre prediletto giocare con la difesa a tre che in base alle circostanze mutava a cinque con l'abbassamento dei due tornanti di centrocampo. Punto focale del reparto sarà il cosiddetto play, un difensore con spiccate qualità tecniche in grado di costruire e quindi di far partire la manovra dal basso. Tutti gli indizi conducono a Stefan de Vrij, che a mio parere quest'anno ricoprirà un ruolo di assoluto rilievo nell'Inter dovendosi dividere sia nell'impostazione del gioco in fase di possesso che naturalmente nel difendere in quella di non possesso, coadiuvato manco a dirlo dal neoacquisto Godín e da Škriniar.

Passiamo dunque al centrocampo: ipoteticamente sarà a cinque, tre centrali e due tornanti. A meno di sorprese Marcelo Brozović avrà in mano le chiavi della metà campo, adoperandosi sia per fare da collante con la difesa e quindi arretrando a dialogare con de Vrij, sia palleggiando e verticalizzando per creare occasioni ai suoi compagni quando si attacca. Il secondo dei tre centrocampisti (Barella?) dovrà accompagnare e dar manforte al croato in caso di necessità, comunque potrà godere di una discreta libertà d'azione in fase offensiva e di interdizione. Per quanto riguarda il terzo centrale, potenzialmente Nainggolan, si dedicherà a mansioni più offensive, cioè avrà licenza di inserirsi fra le maglie della difesa avversaria per fare gol, caratteristica nelle corde del belga, non omettendo ovviamente le coperture preventive in caso di non possesso. Infine i due esterni di centrocampo, o meglio, tornanti, i quali potrebbero essere da ricercare sul mercato visto che la squadra nerazzurra, a parte Asamoah ed il (non più) certo partente Perišić difetta dei giusti interpreti, a meno che non si faccia di necessità virtù, adattando i vari D'Ambrosio, Politano, ecc. Tornando al lato puramente tecnico, essi dovranno fare la spola fra attacco e difesa a seconda delle fasi, inoltre sarà richiesta una buona quantità di cross all'interno dell'area di rigore per le spizzate degli attaccanti. Per quanto mi riguarda all'interno della partita saranno gli uomini a ricoprire il maggior numero di chilometri e che, di conseguenza, subiranno il maggior dispendio di energie. 

Ultimo, ma non per importanza, è l'attacco. Di base i veri attaccanti saranno due, ma con l'aggiunta in fase di spinta del centrocampista incursore e l'allineamento dei tornanti, il reparto conterebbe addirittura cinque interpreti. Ma concentriamoci sulle due punte di ruolo, potrebbe essere arrivato il momento della definitiva consacrazione di Lautaro Martínez entrando in pianta stabile nell'undici titolare? Forse sì, visto che nelle passate gestioni Conte era solito abbinare un attaccante più mobile, capace di svariare sul fronte offensivo, ad un vero nove: staremo a vedere. Ma chi potrebbe essere il suo compagno? Sicuramente dovrà essere forte fisicamente e in grado di giocare di sponda per la squadra. Oltre a Edin Džeko che sembrerebbe in dirittura di arrivo, continuano a farsi insistenti le voci sul gigante belga Romelu Lukaku (192 cm x 96 kg) che andrebbe a formare con il Toro una coppia davvero interessante a mio avviso. Senza considerare la variabile impazzita Mauro Icardi, il quale andrebbe ad aggiungere ulteriori sfaccettature all'attacco. 

Ecco l'idea che mi sono fatto basandomi sulle passate gestioni dell'allenatore salentino, secondo voi come giocherà questa Inter targata Antonio Conte?