Se c'è un caso "principe" che riguarda il doping e il suo utilizzo premeditato e calcolato in ogni dettaglio, senza alcun dubbio è il caso di Lance Armstrong e il suo "programma".
Lance inizia a farsi conoscere nel 1993 quando, a sorpresa, vince la prova in linea dei campioni mondiali ad Oslo, il 94 è un anno mediocre mentre il 95 si mette in luce vincendo la classica San Sebastian è una tappa al Tour de France, nel 96 la Freccia Vallone. Già in quei anni si era fatto conoscere nell'ambiente come uno disposto a tutto per vincere, arrivando perfino alle minacce e allo intimorire gli avversari con la sua forza e arroganza, che poi premiava con compensi chi si adattava ai suoi dettami e non si metteva tra lui e la vittoria.
Armstrong viene considerato da tutti come un corridore da gara singola non adatto alle grandi prove a tappe, ma è proprio a quello che lui mira. In quei anni fa la conoscenza in gruppo di Johan Bruynelle, ciclista belga, che lo mette a conoscenza del fatto che non potrà mai competere coi campioni del momento a causa del loro uso di eritropoietina, epo, un metodo messo in atto dal dottor Michele Ferrari, medico della squadra Gewiss Ballan che dominava in lungo e in largo le corse.
Lance, parlò coi propri compagni convincendoli a provare anche loro, poi andò dal dottor Ferrari. Il dottore, quando lo vide si rifiutò di lavorare per lui, in quanto era troppo muscoloso per poter pensare a gare come il Tour, liquido' dicendogli che se voleva l'epo, avrebbe potuto prenderla da solo in Svizzera dove era ancora possibile acquistarla senza prescrizione, e così fece. Andò con i propri compagni di squadra e iniziarono ad usare epo, testosterone e ormoni della crescita in modo autonomo, e i primi risultati si videro subito con le vittorie in linea.
Mentre a Lance montava in testa l'idea di creare un team per conquistare il mondo, dovette scoprire, nel '96 di avere un tumore ai testicoli al terzo stadio con metastasi al cervello.
Iniziò la chemio, subì l'operazione al cervello e mentre era ricoverato in ospedale dentro di sé aveva deciso che se sarebbe sopravvissuto, avrebbe dominato il mondo. Un giorno mentre era ricoverato ricevette la visita dell'amico e compagno di squadra Frankie Andreu e sua moglie Betsy, ad un certo punto entrò in stanza un dottore che aveva bisogno di fare alcune domande a Lance, tra le altre, ad un certo punto chiede "ha mai fatto uso di sostanze dopanti?" e Lance forse nell'unico attimo di onestà della sua carriera, rispose, si, epo, testosterone, cortisone e ormoni della crescita. A quel punto Betsy rimase scioccata di uscita dall'ospedale chiese spiegazioni al futuro marito e gli fece promettere che lui non si sarebbe piegato al volere di Lance. Tornato a casa, Lance dopo essersi rimesso in piedi e in buona salute, la prima cosa che fece fu di prendere un volo per l'Italia, precisamente si recò a Ferrara a casa del dottor Ferrari e gli chiese se ora la chemio e il tumore lo avevano fatto dimagrire abbastanza per entrare nel suo programma. Ferrari capì con chi aveva a che fare e trasformò Armstrong nel suo Adamo, il suo Frankenstein.
Il dottore spiegò a Lance che tutti potevano usare l'epo ma nessuno sapeva come trarre il massimo con il minimo rischio di essere beccati, nessuno tranne lui. Insieme misero in piedi un programma fatto di trasfusioni di sangue dopato, microdosaggi mirati, e campioni di urine pulite per i controlli. Tutto questo, poi Lance lo farà fare ai suoi compagni, perché solo lui era in contatto personale con il dottore. Una volta che sarebbe tornato grande, a Lance mancava una squadra, dopo il cancro tutti lo avevano mollato e l'unica squadra che gli fece firmare un contratto fu la US postal, ma lui sapeva che era una squadra piccola senza ambizioni e così iniziò la parte seconda del suo piano.
Approfittando dell'amicizia con il patron della squadra, Armstrong decide di fare alcuni cambiamenti, il primo, si incontro' con Bruynelle, e gli spiegò il suo piano e lo convinse a diventare direttore della squadra, poi fece riprendere i sui amici e compagni come Andreu, Hamilton e diede inizio al "programma" obiettivo? Tour de France 1999. Il secondo piano fu quello di fondare una fondazione benefica, la Lance Armstrong foundation, che si occupava di ricerca e lotta al cancro, mossa geniale, sfruttando la sua immagine e l'idea del braccialetto "live strong" iniziarono ad arrivare milioni di dollari. L'atleta americano, che aveva sconfitto il cancro, tornato in sella che aiutava i bambini e i malati di cancro, praticamente la perfetta storia americana che nessuno voleva rovinare. Iniziò il Tour e dopo il prologo della cronometro da lui vinto, arrivarono le montagne, le tappe dove lui, normalmente, sarebbe dovuto andare in difficoltà, invece tra lo stupore generale, Lance, iniziò a volare, letteralmente volare in montagna, stravincendo con distacchi enormi, e sebbene questo fatto scatenò l'entusiasmo di tutti i suoi fans, a qualcuno questa cosa fece subito storcere il naso. Il primo fu il giornalista che aveva capito che c'era qualcosa che non andava, non poteva essere vero quello che si vedeva in quelle salite. Armstrong vinse quel Tour de France è divenne in Dio, un imperatore la favola perfetta. Negli USA riceveva premi e onorificenze da ogni stato, annoverava tra i suoi sostenitori gente come Bush, Trump, il sindaco di New York Giuliani, stelle dello spettacolo di prima grandezza, insomma, Lance era diventato ricco ma soprattutto potente.
Durante il secondo Tour, un controllo doping lo trovò positivi al cortisone, prima di divulgare la notizia, vista la sua importanza, lo avvisarono e lui trovò il modo di farsi fare una ricetta per una pomata per i testicoli, retro datata e così la fece franca, chi poteva permettersi di andare a fondo? con quello che aveva avuto era normale usasse dei farmaci particolari no? Ma siccome le ilazioni iniziavano ad aumentare, Lance fece la seconda mossa geniale, donò 100 mila dollari alla USADA, l'associazione antidoping americana e gli acquistò uno dei macchinari più all'avanguardia della lotta al doping, geniale! Nessuno però poteva sapere che avevano un macchinario simile nel camper dell'altra squadra per tenere sotto controllo i valori di tutti e essere pronti ad intervenire con trasfusioni in caso di controllo doping qualora qualcuno risultasse fuori valore. I rapporti col dottor Ferrari continuavano, di nascosto da tutti, nessuno doveva saperlo, ma la cosa si seppe presto in giro, cioè che Lance avesse avuto contatti col dottore del doping e questa cosa aleggiava sempre sopra la sua testa. Il "programma" prevedeva che il doping non viaggiasse mai con la squadra, per essere al riparo da perquisizioni, esisteva "motoman", giardiniere di Lance che in moto provvedeva a trasportare l'epo da una tappa all'altra, di notte. Il mattino tutti trovavano la propria siringa pronta dentro le scarpe, tutti sì iniettavano la sostanza e poi si gettava dentro le lattine di coca cola e veniva buttata. Nessuno poteva trovare traccia. Lance vinse il secondo poi il terzo Tour consecutivamente, era diventato uno tra gli uomini più importanti del mondo e più amato in assoluto. Eppure la lotta di Wallsh continuava, lui non si arrendeva, prima o poi avrebbe trovato una crepa nel sistema. Nel frattempo Ferrari venne arrestato, ufficialmente per problemi finanziari, ma sotto si cercava altro. Nelle indagini vennero chiamati alcuni corridori a testimonianza e qualcuno iniziò a parlare e a dire cosa succedeva tra i corridori. Il primo fu Simeoni a testimoniare contro, e questa cosa non andò giù a Armstrong che durante una tappa lo avvicinò e gli disse" hai fatto un grosso errore a testimoniare contro Ferrari, perché io sono forte e potente e ti rovinero' la vita." al termine, Lance, inquadrato dalle telecamere, sorridente fece il famoso gesto di chiudersi la bocca con una cerniera. Intorno al castello di Lance iniziarono a vedersi le prime crepe

Il suo compagno di squadra Hammilton lasciò la Postal per cercare gloria personale altrove e al suo posto arrivò Floyd Landis, altro americano che accettò di lavorare per Armstrong e accettò il programma. Le vittorie non finivano più, quattro, cinque, sei fino al settimo Tour de France consecutivo, incredibile, troppo.
Ma i dubbi aumentavano di pari passo. Attacchi arrivarono da più parti. Il giornalista Wallsh aveva testimonianze a sufficienza che raccontavano quanto succedeva, la moglie di Frankie, l'infermiera e alcuni corridori. Il cerchio sì stava per chiudere. Lance si ritirò. Perfino il broker Bauman, che doveva pagare bonus ad Armstrong in base alle vittorie lo cito' per imbroglio. Nel 2006 vinse il suo ex compagno di squadra Landis che però fu subito beccato e squalificato. Quando nel 2009 Armstrong tornò a correre con la squadra spagnola Astana, Landis lo chiamò per essere aiutato a ritornare in sella, Lance gli disse di no e così, Floyd Landis tradito vuoto' il sacco. Lance inizio' a sentirsi braccato, e tutta la sua potenza, le sue minacce i suoi tentativi di fermare il fiume di testimonianze che stavano uscendo erano vane.
Il castello era crollato, il grande imbroglio era ormai stato scoperto. Le indagini portarono tutto a galla. Nel 2012 Armstrong si presentò in diretta da Oprah e pronunciò quei cinque si che demolirono il ciclismo e chi aveva creduto in Armstrong. Perse tutto, oltre la faccia, soldi sponsor, tutto. Vennero cancellate tutte le sue vittorie dal '98 in poi. La favola americana si era trasformata in un incubo.

Troppa onnipotenza, troppa fame di soldi e successo hanno tradito Lance. Fortunatamente tutto è stato portato alla luce. Grazie a chi non ha mollato e non si è fatto intimorire.