La giornata 24 va in archivio senza molte sorprese. Vincono le prime 5 della classe, attendendo il posticipo tra Lazio e Milan si questa sera. Ma vediamo nel dettaglio, le squadre come si sono comportate in questa giornata: -JUVENTUS: Come sempre letale, non sbaglia un colpo. Higuain mostruoso, tocca 2 palloni e li finalizza come solo lui sa fare. E nel finale sia Mandzukic che Dybala sbagliano il 3-0. Ottima prova di Cuadrado, Rugani e Khedira. Un po’ indietro di condizione sembra essere Marchisio. non ancora al top, nonostante l’assist sull’1-0. Da rivedere sicuramente Chiellini, deludente e troppo irruento. Si becca un giallo dopo 20 minuti e esce per infortunio. Con Rugani è tutta un’altra musica. -ROMA: Vince massimizzando il risultato con il minimo sforzo. Resta in scia alla Juve anche se i punti di svantaggio restano 7 e il vantaggio sul Napoli a solo 2. Ancora un’altra prova immensa di Radja Nainggolan, che, nonostante la settimana turbolenta per le polemiche anti-Juve, sfodera un'altra performance da 8 in pagella. Così e così il capocannoniere della Serie A, Dzeko, che prima sbaglia un rigore calciando a fil di palo, poi si redime con il gol del 2-0. Bene Fazio, Rudiger, Strootman e Manolas. Da rivedere Paredes, che deve velocizzare il gioco e dare geometrie, e da riportare al top Salah. Nonostante l’assist, poco decisivo. -NAPOLI: Fuori Callejon per squalifica? non c’è problema, c’è Giaccherini che sforna una grande prestazione e sfrutta al meglio la sua possibilità di giocare. Hamsik sontuoso e Mertens un pochino in ombra, contro un Genoa autoritario che però fatica in zona gol. Dopo un primo tempo difficile per l’intensità messa dai rossoblù, ci pensa Zielinski, giocatore che sta dimostrando di essere da Big. Decisivo, ogni volta che calca il prato. Vanno fatti però tanti complimenti a Sarri che a dispetto delle critiche subite per il poco utilizzo dei panchinari, ha saputo trovare il momento giusto in cui inserirli. Penso a Tonelli con 2 gol decisivi, a Diawara, ormai quasi insostituibile a discapito di Allan, e proprio a Zielinski. -INTER: La crescita di questa squadra è sotto gli occhi di tutti. 8 vittorie nelle ultime 10 partite, Coppa Italia compresa. Unico punto di domanda che resta sono gli scontri diretti dove i nerazzurri non hanno fatto bene. le 2 sconfitte infatti sono arrivate con Lazio e Juventus. Straripante Joao Mario, ieri incontenibile. Bene Candreva ed Eder, entrambi in gol, e il solito Handanovic, che mette sempre la manona decisiva in ogni partita. Bene anche Kondogbia e Palacio. Non benissimo, invece, Ansaldi e Miranda, anche ieri imprecisi soprattutto in fase difensiva. Le squalifiche di Icardi e Perisic non si sono fatti sentire più di tanto anche per la caratura dell’avversario. -SASSUOLO: In 10 dopo 3 minuti, crolla sotto i colpi letali di Inglese. Squadra fragile che vive dei soli acuti dei singoli. Non sembra esserci più la sicurezza difensiva e i ribaltoni offensivi che hanno contraddistinto i neroverdi lo scorso anno. Per la prima ,età di stagione c’erano le attenuanti Europa League e infortuni. Ma ora? le scuse stanno per terminare. E la stagione mediocre degli emiliani anche. Matri porta da solo il peso dell’attacco. Berardi deve ritornare decisivo, Politano, Ricci e Defrel sono completamente scomparsi. Aquilani non ha dato l’apporto che si sperava, e dietro si balla. Acerbi e Cannavaro, un tempo sicurezza, oggi molto imprecisi. Di Francesco deve trovare una soluzione, perché così si arriva dopo la 10° piazza. -PESCARA: Oddo fa il massimo, e non è una battuta. Questa squadra non è in grado di supportare l’impatto della Serie A e al 99% retrocederà di nuovo. Manca una punta da salvezza garantita (uno alla Borriello per intenderci) manca un leader carismatico in difesa (Campagnaro e Stendardo non hanno quella personalità), manca qualità a centrocampo (l’acquisto di Muntari va in un'altra direzione). Forse anche l’allenatore dovrebbe capire che serve un altro tipo di gioco per portare a casa punti importanti, e il calcio champagne che propone a tratti la sua squadra, contro squadre ben organizzate come Empoli, Udinese, Chievo e Sassuolo non ha effetto. -ATALANTA: Continua il periodo positivo, sia a livello fisico, che realizzativo, che di risultati degli orobici. Un Gomez alla Higuain, Un Gasperini alla Mourinho del triplete, un Kessiè alla Makelèlè, e una Caldara alla Sergio Ramos, fanno ben sperare per la parte finale della stagione. L’obiettivo ormai chiaro è la zona Europa. e con questi presupposti il sogno è realizzabile. Sempre in controllo della partita, nonostante il Palermo abbia gettato le armi solo all’80’, i nerazzurri hanno fornito un’atra prestazione importantissima su un campo non semplice per il clima di guerra (sportivamente parlando) che aleggia sul Renzo Barbera. -CAGLIARI: Fa il massimo contro la prima della classe, ed esce sconfitto, tirando poco ma battagliando con onore su ogni pallone. Prova positiva per i ragazzi di Rastelli, che a fine partita era visibilmente amareggiato e deluso per il mancato risultato. Ma il Cagliari non deve fare punti con la Juve. Ora è a +13 dalla salvezza, e può stare tranquillo. Ma 14 gare senza obiettivi può giovare all’ambiente? quante motivazioni troverà l’allenatore per tirare avanti? -TORINO: Questa squadra è un’incognita. è capace nella stessa partita di uccidere l’avversario col suo gioco e agonismo in 60’, e di prendere 3 gol assurdi in 10 minuti. E’ capace di battere la Roma seconda in classifica, e di pareggiare a Pescara o perdere col Bologna. Troppa poca costanza per una squadra che ha ambizioni europee. Nonostante il tridente si trovi e funzioni a meraviglia, c’è ancora tanto su cui lavorare, soprattutto la solidità difensiva. Con un Belotti da piu di 20 gol si può puntare in alto, ma serve tanto lavoro e soprattutto tanta concentrazione, perché questa squadra ha le qualità per arrivare in Europa, ma troppo spesso si perde in narcisistici ghirigori, che le fatto perdere punti per strada. E domenica gita all’Olimpico con la Roma… PALERMO: La condanna alla B sembra inevitabile. E Venerdì si apriranno le porte del temutissimo Stadium di Torino. Ieri altra prova insufficiente, per cattiveria e voglia di vincere la partita. Certo la società non aiuta la stabilità, gli allenatori vanno e vengono come la gente al supermarket, i giocatori, non sembrano all’altezza della categoria, e con questi presupposti si può solo scender giu in B. Il solo Nestorovski non basta, il resto è poca cosa, partendo da Posavec, proseguendo con Goldaniga, Aleesami, Cionek e Pezzella, e terminando con Jajalo, Chochev e Trajkovski. I miracoli qualche volta capitano, ma qui sembra proprio un caso impossibile… Commentate numerosi e lasciate le vostre opinioni Grazie