Brocchi è appena arrivato, e dopo la partita scialba contro il Carpi, già si dibatte sull’allenatore della prossima stagione. Nonostante abbia pensato dall’inizio che sia stato un errore mandare via Mihajlovic per poi prendere Brocchi, penso che questo sia comunque un problema secondario. Le priorità sono altre. Secondo me la lista delle priorità per riportare il Milan in alto, in ordine di importanza e consequenzialità, è la seguente: 1) Cessione della società e arrivo di nuovi capitali da investire 2) Stravolgimento dell’organigramma societario in favore di una nuova dirigenza giovane, dinamica e capace 3) Definizione di un progetto chiaro e a lungo termine 4) Scelta di un allenatore in linea con questo progetto 5) Rinforzo della rosa, partendo dal centrocampo, poi la difesa e infine l'attacco, in base alle esigenze dell’allenatore Brocchi ha una bella idea di calcio, e potrebbe anche andare bene in un progetto a lungo termine con una rosa forte. Ma deve svincolarsi dalle scelte forzate dalla dirigenza. Deve pensare con la sua testa, e imparare velocemente dai suoi errori, che ancora sono tanti e dovuti all’inesperienza. Ha avuto in passato un grande maestro come Ancelotti, e giocando poco nel Milan di quegli anni, ha speso gran parte del suo tempo in panchina seduto accanto a lui, raccogliendo sicuramente molti input. Questo potrebbe rivelarsi oggi una grande fortuna per lui. Per questo, cambiare Brocchi lo vedo come l’ultimo dei problemi. Se Brocchi si dovesse trovare ad allenare una rosa molto forte, pur se non costruita in base alle sue scelte, avrebbe molti meno problemi di quelli che deve affrontare oggi.