Giorni di attesa, sarà in questo periodo che prenderà forma la squadra che disputerà la nuova stagione, quella 2022/23, forti del fresco titolo di Campione d'Italia. Una stagione che, con l'inserimento del Mondiale del Qatar in periodo autunnale, logicamente per alleviare le temperature fin troppo calde, sarà compresso in due fasi con impegni molto ravvicinati. Si inizierà a metà agosto e la squadra allenata da Mister Pioli sarà impegnata su tre fronti: in Champions, da testa di serie del suo girone, in Campionato e anche in  Coppa Italia.
Iniziando a scrivere mi è balzato all'occhio un dato particolare. La nuova stagione che sta per avere inizio sta subendo l'influenza dalla lettera S, poichè molti degli argomenti di attualità, che vengono dibattuti, iniziano proprio per questa lettera dell'alfabeto. Allora seguitemi in questa simpatica spiegazione:

SOSTENIBILITA'. Quante volte abbiamo sentito questa parola che è diventata il "mantra" della gestione Elliott. Oramai anche l'ultimo dei tifoso milanisti sa benissimo quale giocatore può essere accostato al Milan. Deve essere, poco costoso e possibilmente giovane. RedBird Capital non abbandonerà certamente questa filosofia, che oltretutto si è rilevata anche vincente. Cercherà di alzare le entrate, di rafforzare la squadra, ma la priorità resterà ugualmente indirizzata a non portare perdite sui bilanci societari.
SCARONI. E' il Presidente del Milan, con un ruolo ben definito, curare i rapporti con gli amministratori politici, nel tentativo di poter concretizzare la realizzazione del nuovo stadio di proprietà. E' il volto del Milan, di cui è tifoso, garantendo quella presenza e una continuità, anche se solo simbolica, mentre tutto stava cambiando, indispensabile per mantenere aperte porte e relazioni che altrimenti sarebbero state drasticamente interrotte.
SALA. E' il Sindaco di Milano. Da lui dipendono molte delle sorti riguardanti la realizzazione del nuovo stadio e di tutta l'area immobiliare e di quella verde, collegata. Dire che le colpe siano solo sue se il progetto appare bloccato e con tempi lunghissimi, sarebbe riduttivo. Bisogna rassegnarsi al fatto che per Milano e per moltissimi milanesi, lo stadio non è certo un problema primario e la consapevolezza che le Olimpiadi Invernali del 2026 dovranno avvalersi dell'impianto attuale, non facilita alcun passaggio.
SAN SIRO. E' lo stadio di Milan e Inter. Difficile pensarlo abbattuto per costruirne uno di dimensioni ridotte. Certamente necessiterebbe di essere riammodernato, ma distruggerlo appare una scelta fin troppo azzardata. Anche volendo sorvolare su tutte le problematiche correlate alla demolizione, siamo così sicuri che in nome del progresso sia giusto cancellare uno stadio che è parte integrale della storia del calcio italiano e internazionale? Probabilmente No e tutti i comitati che ostacolano questo passaggio ne sono ben consapevoli. 
SPETTACOLO. La cosa certa è che Milan e Inter hanno esigenze e obiettivi che attualmente divergono totalmente. Il Milan spinge per avere lo stadio di proprietà nel più breve tempo possibile. Il recente cambio di proprietà con RedBird ad entrare al fianco di Elliott, con quote di maggioranza, ha messo la realizzazione dello stadio di proprietà, quale priorità e vuole avere certezze sui tempi di realizzazione. L'Inter ha altre problematiche da affrontare. Non vuole accelerare, non essendo pronta per sostenere spese così ingeinti e probabilmente percepisce la possibilità di poter avere San Siro, solo per sé. Il più classico dei "due piccioni con una fava". Avere lo stadio di proprietà, già pronto, con una spesa anche inferiore al preventivato, rimanendo nel "Meazza".
Lo Stadio è parte integrante dello spettacolo. E' fondamentale per aumentare i ricavi, lo sanno al Milan e i tifosi spingono per una scelta non condivisa con l'Inter, ben sapendo che abbandonare San Siro, sarebbe triste, oltre ad una beffa pensando che a costruirlo fu Pirelli, ai tempi Presidente del Milan, ma ciò potrebbe anche decretarne la salvezza e ciò sarebbe ugualmente importante.
SESTO SAN GIOVANNI. Lo stadio, solo per il Milan, potrebbe sorgere in quella zona. L'area privata, gli ingenti investimenti da fare e i conseguenti ricavi, nella consapevolezza di poter riqualificare una zona desolata, sono tutti argomenti più che sufficienti per spingere il Sindaco di quel territorio a "incentivare" il Milan in questa operazione. Gerry Cardinale, nella sua breve e recente visita a Milano, ha voluto visionare la zona e, da quello che si vocifera, ne è rimasto piacevolmente impressionato, tanto da voler concretizzare questa soluzione che ai più sembrava un piano B utile solo per velocizzare passaggi che appaiono insuperabili.
SQUADRA. Se veramente il Milan volesse accelerare sulla realizzazione dello stadio, al punto da essere il primo annuncio della nuova proprietà, lo potremo constatare a breve, quando Cardinale tornerà a Milano e probabilmente rinnoverà anche i contratti dei Dirigenti in scadenza. Il passo successivo sarà il rafforzamento della squadra. Per quanto sia difficile capire chi vestirà la maglia rossonera per la prossima stagione, i nomi accostati sono tutti di indubbio valore, anche se giovani e filtra un cauto ottimismo.
SANCHES. Di nome Renato, portoghese che compirà 25 anni il 18 Agosto. Sarà lui il primo acquisto che verrà ufficializzato a breve. Sostituirà Kessie che giunto a fine contratto ha accettato il corteggiamento del Barcellona e sappiamo bene quanto perdere il "Presidente", sia stato doloroso. Sanches ha tutte le carte in regole per fare bene. Ha già giocato nel Bayern Monaco e nel Lilla, entrambi vincitori dei rispettivi campionati, è un titolarissimo nella nazionale Portoghese e ha un'esperienza internazionale di rilievo. Certamente non segna molti gol ed ha subito qualche infortunio di troppo, ma è sicuramente un giocatore fortissimo.
SCUDETTO. Il Milan è Campione d'Italia, per la 19 volte. Per quanto ogni squadra punterà a rinforzarsi per colmare limiti o difetti, le favorite per la vittoria finale saranno sempre le stesse che hanno scritto la storia del calcio italiano. Juventus, Milan e Inter, poco importa quale sarà la griglia di partenza che verrà proposta dai soliti opinionisti, di parte e non. La cosa importante sarà arrivare al traguardo finale davanti alle avversarie. Al di là del mercato e delle scelte che verranno fatte, dubito che venga smontato il sistema di lavoro su cui poggia questo gruppo e quindi tutto ciò di positivo che è stato fatto. Poi se potremo arrivare primi, lo vedremo al momento opportuno. La cosa certa è che lo scudetto, in bella mostra, sarà cucito sulle nostre maglie e gli altri potranno solo guardarlo.
STELLA. Ora non possiamo certo privarci di questo grande sogno, arrivare alla conquista della seconda stella, prima dei rivali cittadini. Una rivincita su chi aveva cucito prima l'unica che abbiamo entrambi in bella mostra, sulla maglia. Considerando che all'Inter è stato assegnato uno scudetto, non vinto sul campo, che doveva essere Nostro, visto che eravamo arrivati secondi e non terzi, come loro, arrivare a 20 scudetti per primi, ci spetta quasi per diritto.
SPONSOR. Una crescita costante, un percorso chiaro, dove vincere ed essere attrattivi è alla base di tutto. Un Milan come sempre che è all'avanguardia, che si proietta e guarda all'Europa con quella mentalità prettamente americana che proprio nello sport riesce a mostrare il suo lato migliore. Nulla è lasciato al caso, tutto è finalizzato ad ottimizzare lo spettacolo. Vincere e Convincere, con gli Sponsor che ne sono parte integrale, oltre che utilizzatori, dove ogni singolo appuntamento è sempre un Evento, unico e non replicabile. Una sensazione elettrizzante, dalla prima all'ultima, dove il solo fatto di esserci, di partecipare, gratifica tutti.

In questa lunga serie di S, che alla fine risultano essere undici, ogni riferimento al campione SVEDESE che ha indossato la maglia con il medesimo numero, non è per nulla casuale.
SUPERIBRA è stato fondamentale in questa SCALATA del Milan, 
che prese inizio dopo la pesante sconfitta per 5 a 0 subita a Bergamo. Dal giorno del suo arrivo sono cambiate molte cose ed erano in molti a ridere per la scelta fatta da una dirigenza milanista già fin troppo criticata.
Ecco un'altra S, dimenticata, quella delle SCELTE, che sembravano azzardate, ma che al contrario si stanno dimostrando tutte vincenti. Erano in molti a dubitarne e fra questi c'ero anch'io. Il SOGNO, pronosticato a Sassuolo, nella notte dei rinnovi e della rinuncia al progetto Rangnick, ha preso forma, giorno dopo giorno, fino ad arrivare alla vittoria più bella. In questa lunga serie di S, avrei ancora da scrivere per ore. Di SORPASSI, di SVINCOLATI di SCHEMI o semplicemente della STORIA di questo Club così glorioso.
E allora non posso non citare lui, il mitico Arrigo da Fusignano, SACCHI, nella notte che il Milan sommerse il grande Real Madrid, nella semifinale di ritorno per 5 a 0, spalancando l'ingresso in finale poi vinta. Era il 19 Aprile del 1989 e segnarono Ancellotti, Rijkaard, Gullit, Van Basten e Donadoni. La partita perfetta, quasi impossibile da dimenticare.

Il Milan sta tornando, in molti hanno sofferto per la sua assenza, anche i rivali.
Ora l'asticella si alza, si punta in alto, perché Milano e l'Italia SIAMO NOI, ma bisogna tornare ad alzare la Coppa dalle Grandi Orecchie.