La Roma si trova sesta in classifica, in piena corsa per la Champions - non certo la migliore stagione della squadra della capitale ma comunque non da buttare (vedi l’esplosione di Zaniolo).
A inizio anno l’allenatore era Di Francesco e l’unica vera certezza era un giocatore, Daniele De Rossi. 

Il centrocampista azzurro, seppur con alcuni infortuni, ha dato il massimo per la sua amata squadra e quando è stato assente, la sua mancanza si è sentita.

De Rossi è ben 18 anni che gioca con la maglia della Roma e il rinnovo per un giocatore del genere è una formalità, si sa che certi giocatori “decidono da soli” se rinnovare o meno. Cosi però non è stato per il campione del mondo che due giorni fa in conferenza stampa ha annunciato il suo addio.
Durante la conferenza De Rossi ha fatto intendere anche in maniera abbastanza esplicita che è stata la dirigenza a non volergli rinnovare il contratto e non lui a non voler rinnovare.

Ad accrescere quest’ipotesi c’è l’audio uscito oggi, nel quale De Rossi dice a un amico fidato i retroscena che ci sono dietro il suo addio. Nell’audio De Rossi racconta che quasi in maniera ironica aveva proposto di giocare “a gettoni”, 100 mila euro a presenza.

Da quanto è emerso, la dirigenza non aveva voluto parlare con De Rossi riguardo il rinnovo, ma venuta a sapere di quest’idea aveva accettato, promettendo un bonus oltre i 100 mila euro. De Rossi però ha ritenuto questa proposta poco dignitosa verso la sua figura.

Sta di fatto che dopo 18 anni conditi da non troppi trofei ma da tante emozioni, i destini della Roma e di De Rossi si dividono. De Rossi non si è sentito di escludere una pista italiana (come l’Inter) ma da appassionato di calcio spero che Daniele o si ritiri i vada all’estero.
La sua figura è (e non potrebbe essere altrimentri) legata alla Roma.