L'Italia, il paese, tra le tante alte cose, del calcio, dove questo sport occupa ancora un posto di prim'ordine, milioni di praticanti ad ogni livello, milioni di tifosi che settimanalmente seguono la propria squadra del cuore, allo stadio o da casa in tv. Una passione questa che ha portato, nel tempo, le tifoserie ad esprimere il loro amore nei confronti della squadra, con cori, inni, coreografie da togliere il fiato. Ci sono squadre in Italia e in Europa che si sono rese famose per queste cose. L'inno dei tifosi del Liverpool "youl never walk alone", la curva del Borussia Dortmund tutta gialla che si muove sotto i salti dei tifosi, i derby di Genova e Roma, con coreografie mozzafiato. San Siro la scala del calcio che quando è sold out, sia nel caso di Inter o di Milan é una meraviglia. Insomma, quando il tifo è pura passione, nei confronti della propria squadra, e non contro gli avversari, diventa veramente un'arma in più per la squadra di casa, e assistere di persona a uno di questi spettacoli, è una cosa che ti rimane nel cuore. Poi c'è il rovescio della medaglia, quel tifo passionale è spettacolare, può trasformarsi in violenza, razzismo, odio, insulti. A volte ci scappa il ferito o nel peggiore dei casi pure il morto. E queste sono situazioni che mai e poi mai vorremmo vedere ancora.

Ma quello di cui voglio parlare oggi è un'altra sfaccettatura del tifo. Quel tifo che perde di passione e diventa quasi un lavoro, un affare, una sorta di mezzo per ricattare le società. 

Io sono, quello che viene considerato un "tifoso occasionale", per motivi di distanza, oltre 400 chilometri da Torino, e per motivi logistici non seguo più la mia Juve allo stadio, la seguo da casa in tv, al limite vado quando si avvicina, tipo Verona o Udine. Ma anche quando in passato riuscivo ad andarci con più frequenza, non ho mai fatto parte di nessun gruppo di tifosi organizzati, e quindi non so di preciso come funzionano le dinamiche all'interno di una curva, e come sono i rapporti con la società. Ma so per certo, è perché mi sono informato, che se si arriva a parlare di "dinamiche" qualcosa che va oltre il normale tifo ci deve essere. Da tempo i tifosi della Juventus hanno iniziato uno sciopero del tifo che ha qualcosa di vergognoso. Ufficialmente si parla di caro biglietti, ma arrivare a questi livelli e a queste durate, nasconde motivi più profondi di una mera questione di prezzi dei biglietti. Alcuni gruppi del tifo organizzato hanno rapporti diretti con la società, e questo accade ovunque, per coreografie, trasferte, biglietti, gestione della curva, esistono biglietti regalo che poi vengono rivenduti in una sorta di bagarinaggio, e altro ancora. La storia è piena zeppa di episodi di tifoserie che hanno minacciato, tenuto testa a società e forza dell'ordine, ricordo Genny a Carogna, o tifosi Genoa che hanno obbligato i calciatori a spogliarsi in campo per protesta, o altre situazioni in cui i tifosi decidevano se giocare o no. Quindi, le "dinamiche" portano comunque le società ad essere, in un certo senso, schiave dei gruppi ultras, che volendo possono minacciare o creare situazioni per cui poi le società si trovano costrette a pagare multe o vedersi chiudere dei settori dello stadio.

Ovviamente ci sarà anche il punto di vista dei tifosi, che sempre in riferimento a quelle dinamiche, magari si sentono trattati male o che qualche promessa non è stata mantenuta, ma arrivare, come in questo caso, a scioperare contro la squadra è una cosa incredibile.

Stiamo parlando, comunque, di una squadra che da anni in Italia sta dominando e in Europa comunque è protagonista, ci sono calciatori, uomini, che da anni onorano la maglia tirando la carretta e dando sempre tutto per la causa bianconera. Questi ragazzi non meritano assolutamente di giocarsi le partite nel silenzio di uno Stadium ammutolito. La squadra va sempre sostenuta, accetto le critiche alla squadra quando essa o alcuni giocatori si rendono protagonisti di mancanza di impegno o scarsi risultati, ma lo sciopero del tifo per problemi extra calcio no, assolutamente no. La Juve sta vivendo il momento più importante della stagione, a livello di Champions abbiamo una sfida quasi impossibile da affrontare, nel ritorno contro l'Atletico, e c'è bisogno, oltre che una prestazione eccellente, c'è bisogno di uno Stadium stracolmo che diventi una bolgia dal primo all'ultimo minuto a sostegno dei ragazzi e di Allegri. Capisco che la squadra non esprima un calcio di altissimo livello e che Allegri non sia nelle simpatie di tutti, compreso il sottoscritto, ma da qui a non sostenere questa squadra o addirittura sperare nella eliminazione per cambiare allenatore, lo trovo assolutamente vergognoso. La società, poi, ha riportato questa squadra a vedere i top club più forti non più con il binocolo, ma avvicinandosi molto e avendo progetti di espansione ancora più lungimiranti. Ha portato un Ronaldo in squadra a dare lustro a questa squadra in ogni angolo del mondo. Poi se questa squadra, questa società, con lo stadio privato tra i più belli d'Europa, porta un prezzo più alto di altre, ci può anche stare. Se poi uno non se lo può permettere, allo stadio non ci va. Un'altro fatto che non condivido è quello per cui, questi gruppi di tifosi che stanno scioperando, tentano anche di intimare e minacciare anche altri gruppi o tifosi "occasionali" a non tifare nemmeno loro. Cioè c'è gente che arriva allo stadio per la prima volta, riesce a farlo magari una volta nella vita, e oltre6ad assistere a una scena surreale, si sente pure minacciato a non tifare. Assurdo. Facciamo ridere l'Italia intera, ci prendono in giro e hanno pure ragione.

Finoallafine, sempre forza Juve.