Ode, davanti alla classifica, per un campionato mai iniziato

LA VECCHIA ASSASSINA

***

E quando la vecchia uccise di nuovo

nessuno indossò più lo sguardo sorpreso,

qualcuno spiegò che "si tratta di un gioco"

per cui era inutile darvi un gran peso,

*

alcuni cercarono un altro interesse,

perfino indossarono sguardi distratti,

in tasca le scuse rimaste inespresse,

inutili e arrese alla luce dei fatti.

***

La vecchia esibiva un sorriso beffardo,

immobile, in piedi, su quel campionato,

colpevole, nulla da dire a riguardo,

se non che quel coso era appena iniziato

*

e lo si poteva lasciare durare,

facendo il giochino del gatto col topo,

però mai nessuno poteva evitare

che quell'assassina uccidesse di nuovo

***

e, solo d'estate, la sabbia ed il sole

creavano a volte ben strani miraggi

per cui si spendevano tante parole

e alcuni più arguti scrivevano saggi,

*

venduti però solamente quel mese,

'ché a Napoli, a Roma e alla Madonnina

non si progettavano vere sorprese

perché si fermasse la vecchia assassina.

***

Così il campionato iniziava segnato

da un vizio di forma sui posti in contesa,

la vecchia ghignava tenendosi a lato,

un poco annoiata e un poco sorpresa

*

da tutte le chiacchiere, spese per buone,

per fingere i giochi un pochino normali,

finché si iniziava a giocare a pallone,

con tutti quei complici, finti rivali.

 

*Scusate, dovevo riempire un'attesa, altrimenti noiosa. Non avevo voglia di leggere né parole crociate da compilare, così ho pensato di annoiare anche il prossimo.

Calatino-a-Interland