Il campionato 2017-18 è stato storico. Perché la Juventus è entrata nel mito vincendo sette scudetti consecutivi, impresa che non era mai riuscita a nessun'altra squadra? Ma no! Perché il Napoli ha battuto tutti i record possibili e immaginabili e, nonostante questo, si è classificata appena seconda? Negativo! La scorsa stagione ormai alle spalle, dimenticata e messa in cascina, è stata appunto "storica" per l'introduzione, come ben sappiamo, del VAR. Lo strumento tecnologico che avrebbe dovuto fare giustizia e spegnere qualsiasi tipo di polemica una volta per tutte! Ecco, mi raccomando, all'uso del condizionale: "Avrebbe". Perché conosciamo benissimo la trama paradossale del film del campionato precedente. Gli stessi club che hanno osannato il VAR durante la stagione 2016-17 ("Ci vuole assolutamente! Non è possibile che quelli là facciano sempre un campionato a parte. Così finalmente sapremo chi è davvero il migliore") si sono rivoltati contro l'uso della tecnologia: "Si ma... non è perfetta. La si usa solo quando..". 

Giustamente. Troppo poco usarla nelle circostanze più nette, più chiare. In quelli che dovrebbero essere etichettati come "orrori macroscopici". I presidenti di alcune squadre (che noia fare sempre gli stessi nomi!) hanno invocato l'uso del VAR in qualsiasi momento utile della partita. Il direttore di gara commette una leggerezza e assegna un fallo laterale ad una squadra anziché all'altra perché c'è stato un doppio rimpallo? Usiamo la moviola! L'arbitro aveva concesso tre minuti di recupero ma fischia qualche secondo dopo e si propizia così un gol allo scadere? Inseriamo una nuova funzione alla tecnologia! Pulsante "rewind" per tornare indietro e decretare il finale di partita in quell'istante preciso! Si, può darsi che mi sia bevuto il cervello e stia, come mio solito, ironizzando un po' troppo. Ma può anche essere (conoscendo certi numeri di una di certe società...) che l'anno prossimo queste dichiarazioni esilaranti salteranno fuori. E rideremo tutti a crepapelle come se di fronte ci trovassimo una commedia di Renato Pozzetto. 

Insomma, tornando seri per un attimo... Come si fa ad uscire da questa voragine in cui la Serie A ha deciso di starci? La voragine sarebbe il/la VAR con tutte le sue sfaccettature. Quelle polemiche, come detto, in primo piano. La Lega ha deciso di autorizzare la trasmissione sui maxischermi degli stadi dopo la decisione presa dall'arbitro una volta presa in considerazione la situazione da "varrare". E' un pro o un contro? Io lo vedo come un aspetto postivissimo. I tifosi devono essere liberi di interpretare a modo loro, ma sempre con onestà intellettuale e con imparzialità, il caso preso in esame. Troppo comodo fare affidamento alle dichiarazioni del post-gara: "Il VAR ha sbagliato! Ci hanno rubato la partita! E' una truffa indegna...". Il tifoso si fa trascinare da queste focose affermazioni fatte da "X" lasciandosi fare il lavaggio del cervello. E' giusto invece che il tifoso allo stadio riesca a farsi una propria idea, senza alcun tipo di pregiudizio cosicché magari, poi, in tv quando sentirà pincopallino dire: "E' una vergogna. Che partita ingiusta e rubata da arbitro e VAR!", il tifoso potrà rispondere: "Ma questo qui ci è o ci fa? Perché fare una polemica inutile e far credere cose che non sono vere alle gente da casa?" Ecco perché il sottoscritto è totalmente d'accordo con questa iniziativa alla quale mi auguro aderiscano tutte le società di calcio, in modo tale da mandare un messaggio chiaro: basta polemiche, mettiamo più trasparenza! Il pubblico lo merita!